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SETTEMBRE 2016

FIELDBUS & NETWORKS

73

Uno sguardo a 6LowPAN

Come già accennato inizialmente,

6LowPAN è il nome di un Working Group

all’interno di Ietf, il cui scopo è definire le

specifiche per la trasmissione di pacchetti

IPv6 su reti Ieee 802.15.4.

In origine, esistevano due RFC (Request For Comments) definiti

da WG. Nel primo, “

6LowPAN: Overview, Assumptions, Problem

Statement and Goals

”, vengono definiti i requisiti, le motivazioni,

i problemi e gli obiettivi legati alla proposta di standard che viene

specificata; nel secondo RFC, “

Transmission of IPv6 Packets over

Ieee 802.15.4 Networks

”, si definiscono i dettagli tecnici e i for-

mati dei pacchetti utilizzati nel 6LowPAN, ovvero IPv6 over Low-

power Wireless Personal Area Network. In seguito vengono definite

altre due RFC, “

Compression Format for IPv6 Datagrams over Ieee

802.15.4-Based Networks

” e “

Neighbor Discovery Optimization for

IPv6 over Low-Power Wireless Personal Area Networks

” che in pra-

tica aggiornano il documento RFC 4944.

Questa premessa è importante per capire la natura di 6LowPAN,

che si propone come standard aperto non soltanto perché gratuito

nell’utilizzo, ma anche perché le specifiche, riguardanti argomenti

circoscritti, vengono messe a disposizione del pubblico anche du-

rante la loro definizione attraverso documenti meglio noti come

Internet Draft. Gli Internet Draft rappresentano specifiche in fase

embrionale e hanno una validità di sei mesi, dopo i quali possono

essere rimossi, modificati o approvati come RFC, che rappresentano

il livello successivo nel percorso di approvazione dello standard.

L’Internet Protocol version 6 (IPv6) è un protocollo di rete ‘best ef-

fort’, che si pone al livello 3 nella pila protocollare di riferimento

ISO/OSI, nato per interconnettere reti eterogenee. Rappresenta

la versione aggiornata dell’Internet Protocol che, nella versione 4,

è divenuto il protocollo di rete più utilizzato al mondo. I cambia-

menti principali rispetto a IPv4 sono stati: l’espansione dello spazio

degli indirizzi (da 32 bit a 128 bit), una razionalizzazione del for-

mato dell’header, un aumento del livello di sicurezza con gestione

di problematiche di autenticazione e privacy, la semplificazione del

multicasting e la gestione della mobilità degli host senza doverne

modificare l’indirizzo. Il formato generale secondo cui è strutturato

un pacchetto IPv6 è illustrato in Figura 4.

Si individuano fondamentalmente tre parti: la prima, ‘Basic Header’,

consiste nell’header IPv6 in senso proprio ed è sempre presente in

un pacchetto IPv6; la seconda, ‘Extension Header’, è la parte che

comprende campi opzionali eventualmente richiesti nel Basic Hea-

der; infine la terza, ‘Payload’, contiene i dati da trasmettere.

Già da questa prima suddivisione si nota l’interesse del mondo IPv6 di

trasportare soltanto le informazioni richieste. Questo approccio, ‘pay as

you go’, ha come finalità quella di snellire sia la complessità generale

del protocollo, sia la formazione dei pacchetti. Riguardo all’indirizza-

mento, il protocollo IPv4 utilizza 32 bit per la rappresentazione dell’indi-

rizzo di un host. Con la crescente domanda di indirizzi, dovuta a Internet

e alla diffusione di oggetti interconnessi (Internet of Things), si è resa

necessaria l’introduzione della versione 6 del protocollo IP proprio per

ovviare all’esaurimento degli indirizzi disponibili. Questo rappresenta

una delle modifiche più evidenti apportate dal protocollo IPv6: il modo di

rappresentare gli indirizzi passa da 32 a 128 bit. Avendo a disposizione

128 bit si possono rappresentare 2.128 indirizzi, ovvero circa 1.038, ov-

vero più precisamente più di 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi

di indirizzi univoci (IPv4 ne può garantire soltanto 4,3 miliardi).

Concludendo questa breve panoramica, è importante ricordare che

diventa fondamentale per il 6LowPAN l’adozione di meccanismi

efficienti di routing e di autenticazione dello standard nel senso

di un’effettiva, diffusa e omogenea adozione. La capacità di tra-

smettere e di instradare in maniera efficiente le informazioni sulla

rete rappresenta infatti la chiave (e la necessità) per il successo

dello standard.

Figura 3 - Stack protocollare 6LowPAN

Figura 4 - Composizione del pacchetto IPv6

Fonte www.incognito.com