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E

ONews ringrazia per la pre-

ziosa collaborazione la

Fede- razione ANIE

e la

Camera di Commercio e Industria Italo- Iraniana

.

Il punto sulle sanzioni

Le sanzioni applicate all’Iran

a partire dal 2006 da parte di

Stati Uniti, ONU e Unione Eu-

ropea (UE) hanno avuto inevi-

tabili conseguenze sull’attività

commerciale del nostro Pae-

se -si legge su una recente

analisi di SACE. L’impatto in

termini di export, senza consi-

derare gli investimenti in Iran,

è stato consistente: a partire

dal 2006 si è infatti registrata

una perdita di oltre 15 miliardi

di euro di esportazioni, di cui

oltre il 60% in corrispondenza

della seconda ondata sanzio-

natoria. Il settore più colpito è

stato la meccanica strumen-

tale, che rappresenta oltre la

metà dell’export italiano verso

l’Iran e che ha subito perdite

per oltre 11 miliardi dall’inizio

delle sanzioni (oltre il 70%

della perdita complessiva).

Ma una svolta è ora possibi-

le. Il 14 luglio di quest’anno

è stato infatti siglato a Vien-

na l’accordo tra Iran e grandi

potenze (Usa, Gran Breta-

gna, Francia, Russia, Cina e

Germania), per il quale l’Iran

ridurrà di due terzi le sue ca-

pacità di arricchimento dell’u-

ranio, diminuirà le scorte di

uranio a basso arricchimento,

rimuoverà e riprogetterà il re-

attore della centrale nucleare

di Arak affinché non possa

produrre quantità significative

di plutonio. Il Paese permet-

terà inoltre l’accesso nei siti

nucleari, anche in quelli mili-

tari, agli ispettori dell’Agenzia

internazionale per l’energia

atomica (Aiea), nel caso in cui

l’Onu sospettasse delle atti-

vità legate all’arricchimento

dell’uranio. Una volta che l’A-

iea avrà verificato che il piano

nucleare venga attuato come

da intese, le Nazioni Unite, gli

Stati Uniti e l’Unione Europea

toglieranno le sanzioni, sal-

vo naturalmente reintrodur-

le in caso di inadempienze

successive. Un primo effetto

di questo accordo si è avuto

immediatamente. Oltre alle

deroghe alle sanzioni, neces-

sarie all’Iran per attuare i suoi

impegni sul nucleare (vedi la

risoluzione del Consiglio di

sicurezza delle Nazioni Uni-

te del 20 luglio 2015), sono

ripresi i contatti ufficiali tra

gli Stati. Per quanto riguar-

da l’Italia, il 4 agosto 2015 il

Ministero dello Sviluppo Eco-

nomico, SACE e Mediobanca

hanno annunciato la firma

di un Memorandum of Un-

derstanding con il Ministero

dell’Economia e delle Finanze

e la Banca Centrale dell’Iran

con l’obiettivo di facilitare lo

sviluppo di future relazioni

economico-commerciali tra

i due Paesi. L’accordo fa da

apripista a nuove importanti

iniziative che vedranno un for-

te coinvolgimento di SACE al

fianco di istituti finanziari ita-

liani e internazionali per una

più rapida ed efficace ripre-

sa dell’interscambio e degli

investimenti nel Paese me-

diorientale, storico partner di

diversi Stati europei e in par-

ticolare dell’Italia. In base al

Memorandum, le controparti

si impegnano ad avviare una

collaborazione per valutare

progetti di mutuo interesse, di

breve e medio-lungo termine,

in comparti industriali d’eccel-

lenza italiana, che siano fun-

zionali allo sviluppo economi-

co iraniano. Verranno inoltre

identificate istituzioni finanzia-

rie locali che possano benefi-

ciare di linee di credito messe

a disposizione da Medioban-

ca, con la garanzia di SACE e

del Ministero dell’Economia e

delle Finanze iraniano, al fine

di sostenere il finanziamento

e il pagamento di transazio-

ni di export e investimento.

In prospettiva, l’iniziativa di-

schiude un ampio potenziale.

Secondo le stime di SACE, la

cessazione del quadro san-

G

ode di buona salute il merca-

to dei microcontrollori, soprattutto

perché sono sempre più utilizzati

in applicazione per l’ IoT. Lo af-

ferma

IHS

, società di analisi di

mercato, in un recente report ‘Mi-

crocontroller Market Tracker’, che

traccia l’andamento del mercato

dei microcontrollori.

Secondo il rapporto, il segmento

dei microcontrollori impiegati in

applicazioni quali building auto-

mation, automotive (dove le vet-

ture sono sempre più connesse),

dispositivi indossabili e altre ap-

plicazioni nell’ambito dell’IoT do-

vrebbe crescere a un tassoCAGR

dell’11%, passando dai 1,7miliardi

di dollari nel 2014 a 2,8 miliardi nel

2019.Da

segnalare che il mercato

complessivo dei MCU dovrebbe

far registrare un aumento del 4%

su base annua fino al 2019. Sec-

ondo Tom Hackenberg, senior

analyst di IHS Technology. “Senza

la positiva influenza delle applica-

zioni in ambito IoT, il mercato dei

microcontrollori sarebbe in fase

di stagnazione. E questo fino alla

fine di questo decennio”.

I trend di crescita

L’ultimo rapporto di IHS Techno-

logy sul mercato dei microcon-

trollori comprende sia l’ambito dei

dispositivi indirizzabili tramite IP

(Internet Protocol) sia i dispositivi

elettronici che possono essere

collegati a Internet.

IHS suddivide il mercato IoT in tre

categorie distinte: controller, come

PC e smartphone; infrastrutture,

come ad esempio router e server;

nodi, come la televisione a circuito

chiuso (CCTV), semafori ed elet-

trodomestici. “Ciascuna di queste

categorie offre un’opportunità di-

versa per i fornitori di hardware,

software e servizi”, afferma Ha-

ckenberg.

In che modo l’ambito dell’IoT va

a influenzare il mercato dei mi-

crocontrollori? “I trend di crescita

dell’IoT hanno una forte relazione

con il mercato dei microcontrollo-

ri, in quanto i nodi utilizzati per la

connettività e gli hub di sensori

utilizzati per acquisire e registra-

re i dati si basano principalmente

su piattaforme MCU”, afferma

Hackenberg. “La maggior parte

dei fornitori di microcontrollori sta

seguendo da vicino il trend dei mi-

liardi di dispositivi collegati;tuttavia,

la sfida del settore è ora quello di

quantificare questa nuova oppor-

tunità, dal momento che l’Internet

degli oggetti è una tendenza con-

cettuale, non un dispositivo, appli-

cazione o addirittura una nuova

funzionalità”. Poiché la connettività

IoT richiede una revisione delle

caratteristiche dei dispositivi a se-

miconduttore, molti produttori han-

no iniziato a sviluppare soluzioni

basate su piattaforme IoT mentre

altri hanno proceduto a una rior-

ganizzazione della loro struttura

creando un’apposita divisione per

Internet of Things, al fine di coglie-

re al meglio queste opportunità.

Tra i fornitori di semiconduttori

che adottano strategie focalizzate

in questo ambito figurano

Atmel Corporation , Broadcom

,

Cisco Systems , Freescale Semiconduc- tor , Infineon Technologies , Intel

,

Microchip Technologies , NXP

,

Qualcomm , Renesas Electronics Corporation

e

Texas Instruments .

Microcontrollori:

l’IoT spinge la crescita

Sono in aumento i microcontrollori utilizzati in ambito IoT,

con effetti positivi su tutto il mercato MCU

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590

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ottobre

2015

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Microcontrol-

lori utilizzati in

applicazioni IoT

rispetto a quelli

in tutti gli altri

ambiti applicativi

(Fonte: IHS)