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ottobre
2015
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tech
&
finanza
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ur non essendo ancora con-
cluso, il 2015 è già un anno
record per le fusioni e le ac-
quisizioni nel mondo dei se-
miconduttori. Secondo quanto
riferito dal sito statunitense
Cnbc, il comparto ha raddop-
piato le unioni rispetto all’inte-
ro scorso anno. Il valore delle
operazioni di aggregazione
finora annunciate si è attesta-
to a 104,7 miliardi di dollari
contro i 46,3 miliardi del 2014;
si tratta di un dato record per
le attività di M&A (Merger &
Acquisition) nel settore dei
microprocessori. Ma come si
può spiegare tanta attività?
Di sicuro l’industria
sente la necessità di
crescere per abbatte-
re i costi unitari grazie
alle economie di sca-
la. Ma non si tratta
solo di questo. Sem-
pre più di frequente,
infatti, le aggregazio-
ni sono dettate dalla
necessità di ampliare
la propria gamma di
prodotti o di entrare
in nuovi segmenti di mercato.
Dopo le recenti maxi opera-
zioni di acquisto di
Broadcomda parte di
Avago Technolo- gies(37 miliardi di dollari) e
di
Freescale Semiconductorda parte di
NXP(17 miliardi
di dollari), è adesso il turno
dell’operazione che vedrà pro-
tagonista
Dialog Semiconduc- tor .La società anglo-tedesca,
fornitrice tra l’altro di chip per
gli iPhone e iPad di
Apple, ha
spiegato di voler rilevare l’a-
mericana
Atmelcorp. con l’o-
biettivo di espandere il proprio
portafoglio prodotti in ambito
industriale. Dialog, infatti, rea-
lizza circa il 70% del fatturato
(in totale 900 milioni di dolla-
ri annui) grazie ad Apple. Per
ridurre la sua dipendenza dal
gigante statunitense ha optato
per una strategia di diversifica-
zione puntando all’automotive
e, più in generale,
all’ IoT (Internet of
Things) mercato che,
secondo uno studio
di
McKinsey ,potreb-
be crescere fino a 30
miliardi di dollari nel
2020. Per Dialog, l’of-
ferta da 4,6 miliardi
di dollari su Atmel è
quindi la strada mae-
stra da percorrere per
costruire un futuro più
solido. Non a caso, per con-
quistare l’azienda americana,
la società si è detta disponi-
bile a sborsare 4,65 dollari in
contanti e 0,112 azioni proprie
per ogni titolo Atmel pagando
un premio del 43 per cento e
sfilando la preda ai concor-
renti americani di
Cypress Semiconductor. L’operazione,
che porterà il gruppo a un fat-
turato annuale di 2,7 miliardi di
dollari, dovrebbe chiudersi nel
primo trimestre del 2016 ed è
stata descritta dal Ceo Jalal
Bagherli come importante per
creare un leader nelle soluzio-
ni on chip di power manage-
ment e embedded processing
che sia pronto ad affrontare
una nuova era per l’industria,
successiva a quelle del com-
puting e della mobilità.
Qualcomm e Samsung
insieme per il
Galaxy
Record di
M&A
nei semiconduttori
Nel 2015, il settore
dei semiconduttori
ha registrato un anno
record per fusioni e
acquisizioni. Rispetto
allo scorso anno,
le operazioni di
aggregazione sono
raddoppiate. Ultima
operazione in data,
quella tra Dialog e
Atmel
E
lena
K
irienko
F
ederico
F
ilocca
L’
autunno in corso potrebbe se-
gnare la riscossa di
Qualcommsul mercato mondiale dei chip
per smartphone, consentendo
così alle azioni del gruppo statu-
nitense di recuperare il terreno
fin qui perduto a Wall Street nel
2015. Secondo quanto riportato
dalla stampa specializzata core-
ana, il nuovo Samsung Galaxy
S7, che sarà
lanciato
sui
mercati mon-
diali nel marzo
del 2016, po-
trebbe monta-
re a sorpresa
anche l’ultima
generazione
dei processori
Snapdragon realizzati dal co-
losso americano dei semicon-
duttori. Attualmente il cuore del
modello di punta del gruppo
coreano, il Galaxy S6, a diffe-
renza delle versioni precedenti
è stato praticamente fatto tut-
to in casa dato che impiega
esclusivamente la tecnologia
Exynos. Alla base di questa
scelta le scarse prestazioni che
erano stato riscontrate all’ini-
zio del 2015 dal processore
AP Snapdragon 810 rispetto a
quelle evidenziate dal Exynos
di
Samsung Electronics .Per il
Galaxy S7, il colosso coreano
dell’elettronica che punta a ero-
dere le quote di mercato con-
quistate dalla rivale
Applecon
l’iPhone6, e ora con l’iPhone 6s,
starebbe pensando di rivolgersi
un’altra volta a Qualcomm, che
ha praticamente pronto il pro-
cessore AP Snapdragon 820. In
realtà, il nuovo sistema messo
a punto dal gruppo californiano
dovrebbe essere impiegato sol-
tanto sui dispositivi che saranno
commercializzati in Cina e ne-
gli Stati Uniti mentre per quelli
destinati alle altre aree geo-
grafiche, Europa inclusa, sarà
montato il Samsung Exynos. La
decisione di tornare a rifornirsi
da Qualcomm sembra legata
sia alle migliori prestazioni che
il nuovo processore è in grado
di fornire sia a motivi logistici. Su
questo ultimo punto, la società
di ricerche di mercato IDC ricor-
da che la Cina e gli Stati Uniti
rappresentano attualmente il
41,5% del mercato mondiale
dei telefonini. La notizia della
ripresa dei rapporti tra Qual-
comm e Samsung è stata ac-
colta positivamente dagli inve-
stitori, con il titolo che nel giorno
in cui è stata pubblicata questa
indiscrezione ha fatto un balzo
del 3,55% a Wall Street. Cer-
to, la performance delle azioni
del gruppo guidato da Steve
Mollenkopf nel corso del 2015
è fin qui da dimenticare, aven-
do perso circa un quarto del
proprio valore. A giudizio della
maggioranza degli analisti che
segue Qualcomm, 21 su un to-
tale di 38 rilevati dalla piattafor-
ma Bloomberg, a questi i prezzi
i relativi titoli sono da comprare,
con un prezzo obiettivo che si
aggira intorno a 70 dollari. In
pratica, questi esperti ritengo-
no che quanto perso nei primi
dieci mesi del 2015 potrebbe
essere recuperato in tempi non
troppo lunghi. E l’accordo con
Samsung potrebbe andare in
questa direzione.
Il nuovo processore Snapdragon
potrebbe essere installato nel
prossimo modello di punta del
colosso coreano dell’elettronica
di consumo che sarà venduto
in Cina e Stati Uniti mentre per
gli altri mercati verrà montato
la tecnologia di casa Exynos.
Una scelta dettata dalle migliori
prestazioni e da motivi logistici.
Nel 2015, il titolo ha perso oltre
un quarto del proprio valore ma
per gli analisti può recuperare
Jalal
Bagherli,
Ceo di Dialog
Semiconductor