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coinvolti nell’uso irriguo delle

acque a scala territoriale,

dal prelievo dei corpi idrici

superficiali e sotterranei fino

all’applicazione su campo e

all’utilizzo da parte delle diverse

colture (Figura 1).

Monitoraggio Smart

dell’ambiente e delle colture

L’agricoltura è uno degli

elementi inscindibili del nostro

territorio per la rilevanza

economica e per il suo stretto

rapporto con le risorse naturali

e il ruolo fondamentale nel

caratterizzare il paesaggio. La

Lombardia è la prima regione

agricola d’Italia e le attività

del settore - che coinvolge il

69% del territorio - sono legate

soprattutto alla produzione

di cereali e all’allevamento.

Un’agricoltura sostenibile deve

saper garantire una produzione

economicamente vantaggiosa

minimizzando gli impatti

sull’ambiente e preservando

le risorse. Il monitoraggio e

l’elaborazione dei dati che ne

derivano sono alla base della

gestione sostenibile e oggi ci

si può avvalere di tecnologie

innovative quali sensori di

campo o remoti, di modellistica

agronomica e sistemi di

supporto alle decisioni. In

questo quadro, le tecniche

di osservazione della Terra

(Telerilevamento) permettono

di raccogliere informazioni

sullo stato e lo sviluppo delle

colture tramite dati acquisiti da

sensori montati su piattaforme

satellitari, aeree e UAV

(Unmanned Aerial Vehicle).

Con una visione sinottica

e frequenti osservazioni, i

dati di Osservazione della

Terra integrano i tradizionali

rilievi

in situ

, soprattutto per il

monitoraggio a scala regionale.

L’Irea-CNR si occupa di queste

tematiche, e in particolare,

dello sviluppo di metodologie

e tecnologie ICT (Information

and Communications

Technology) per l’acquisizione,

l’elaborazione, la fusione e

l’interpretazione di dati ottenuti

da sensori sia ottici che radar

quale supporto per la gestione

del territorio e delle sue

risorse. Un importante campo

di applicazione è l’agricoltura

come dimostrano due recenti

progetti coordinati da Irea-

CNR: Space4Agri (AQ Regione

Lombardia-CNR) ed Ermes

(European Research for Mobile

Emission Sources, EU FP-7).

L’elaborazione delle immagini

telerilevate supportata dalla

disponibilità di dati

in situ

,

raccolti anche tramite tecnologie

Smart mobile, permette di

individuare in (near) real-time

il tipo di coltura in atto, il suo

stadio di sviluppo, e la presenza

di condizioni di stress. Queste

informazioni, integrate nella

modellistica agronomica,

consentono una migliore

gestione delle politiche agricole

e delle agro-pratiche quali quelle

dell’’agricoltura di precisione’,

un settore molto promettente

per l’applicazione di nuove

tecnologie a supporto di pratiche

smart come quelle a dose

variabile (variabile rate).

Presso il Dipartimento di

Scienze Agrarie e Ambientali

dell’Università di Milano si è

sviluppato il modello matematico

Armosa (Allestimento di una

Rete per il Monitoraggio dei

rilasci di nitrati dai Suoli Agricoli,

Ersaf Regione Lombardia)

in grado di stimare non solo

le produzioni agrarie, ma

anche l’impatto ambientale

dei sistemi colturali. Il modello

richiede la conoscenza dei

dati meteorologici giornalieri,

delle principali caratteristiche

del suolo e delle caratteristiche

della gestione delle coltivazioni

(irrigazione, fertilizzazioni,

lavorazioni ecc.). Questo

modello può essere utilizzato

per la valutazione olistica di

scenari di modificazione di

tecniche colturali per valutare

a priori l’introduzione di nuove

tecnologie. Inoltre, il modello

è applicabile anche per la

valutazione degli effetti dei

cambiamenti climatici utilizzando

i dati meteorologici previsti dagli

scenari climatici. Le applicazioni

di Armosa hanno consentito di

collaborare alla definizione delle

aree vulnerabili per i nitrati in

falda, di ottenere una deroga

rispetto al tetto fissato dalla

Direttiva Nitrati dimostrando

che sono realizzabili sistemi

colturali che, anche in presenza

di maggiori quantitativi di

azoto organico come input,

rilasciano pochissimo nitrato in

falda, di stimare gli incrementi

di sostanza organica nel

suolo applicando tecniche di

agricoltura conservativa, e di

predire le produzioni di mais e

il relativo impatto ambientale in

periodi futuri.

I modelli sviluppati all’Imati-CNR

in collaborazione con esperti

del settore quali Agrea srl,

enti regionali ed altri centri di

ricerca, contribuiscono, invece,

alla descrizione della dinamica

di popolazioni infestanti.

Questi modelli consentono di

prevedere a ogni istante, sulla

base di dati meteorologici, il

numero di individui presenti

in un’unità di area e, quindi,

forniscono un’informazione

fondamentale per la gestione

fitosanitaria. In viticoltura, per

esempio, sono stati sviluppati

modelli in grado di prevedere,

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n.20 novembre 2015

2015

EXPO

Figura 3 - Modello territoriale di valorizzazione della

frazione organica del rifiuto solido urbano

Figura 4 - Progetto VeLiCa