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n. 20 novembre 2015
lar Reactor); per la produzione di materiali e il recupero di energia
da digestione anaerobica ((NH4)2SO4, biopolimeri, biogas); per lo
smaltimento dei fanghi (processo integrato di ossidazione ad umido
compreso il trattamento in fase liquida).
Il progetto P-REX riguarda: il recupero del fosforo dai processi di trat-
tamento e smaltimento dei fanghi; la valutazione economica, ambien-
tale e del rischio delle possibilità di recupero del fosforo; l’attuazione
del recupero del fosforo a livello europeo; la gestione, la diffusione e
la formazione relative ai temi del progetto.
Le sfide principali del progetto End-O-Sludg concernenti i fanghi sono:
il controllo delle fonti di sostanze inquinanti; il riutilizzo del materiale
o lo smaltimento; l’impatto ambientale e sanitario delle pratiche di ge-
stione dei fanghi; la conformità alle normative e l’opinione pubblica.
A livello internazionale, ad esempio, l’IWA (International Water Asso-
ciation) e la WEF (Water Environment Federation) organizzano con-
ferenze specialistiche sui fanghi e l’IWA ha inoltre costituito un gruppo
che si occupa specificatamente di tematiche sui fanghi (Sludge Ma-
nagement Specialist Group).
Per quanto riguarda la situazione italiana, in diversi convegni, giorna-
te di studio e fiere il tema dei fanghi ha trovato largo spazio e non solo
si è discusso delle strategie migliorative attuate ed attuabili a livello
italiano e comunitario, ma grande attenzione è stata data anche alle
nuove tecnologie per la minimizzazione della produzione del rifiuto e
per la valorizzazione del prodotto derivabile da esso.
Le tecnologie
Le tecnologie di valorizzazione dei fanghi hanno lo scopo di recupera-
re massa (sostanze di valore) e/o energia (principalmente sotto forma
di calore). In generale, i processi in gioco possono essere divisi in
termici e chimico/biologici.
Tra i processi termici citiamo l’incenerimento, la gassificazione, la pi-
rolisi (che permettono di produrre calore ed energia elettrica tramite
turbine a vapore/gas) e l’ossidazione a umido.
I processi chimico/biologici coinvolgono principalmente l’uso agrico-
lo, il compostaggio, la produzione di fertilizzanti e la co-digestione.
Non viene qui presa in considerazione la digestione anaerobica ed
aerobica perché argomento già ampiamente trattato in altri articoli di
settore.
La case history è ricca in merito al riutilizzo agricolo dei fanghi e an-
che la loro termovalorizzazione è adottata in diverse Regioni (es. Tec-
noborgo di Piacenza, proprietà di Iren Ambiente, San Vittore del Lazio
(FR), proprietà di Acea, Brescia, proprietà di A2A).
In entrambi i casi, però, alcuni miglioramenti sono possibili: l’appli-
cazione di apparecchi per la disidratazione dei fanghi (centrifughe,
nastropresse, filtropresse ecc.) con performance più elevate ha un
impatto positivo sia nel caso del riutilizzo agricolo, sia nella valorizza-
zione termica. Nel primo caso, una disidratazione più spinta permette
di ridurre i volumi da smaltire sui campi coltivati mentre, nel secondo,
di far diminuire le quantità di combustibile necessarie ed avere una
In apertura. Eisenmann Pyrobustor.
Foto in alto a sinistra. Fanghi essiccati.
Foto in basso a sinistra. Filtropressa Bucher Unipetkin.
Foto in alto a destra. Processo di elettrodisidratazione