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ecologico buono previsto dalla

Water Framework Directive per

il 2015 sarà raggiunto solo per

un numero limitato di bacini

idrici. Per salvaguardare città

ed ecosistemi è necessario

incentivare città smart che

sappiano coniugare sviluppo

e qualità della vita con la

conservazione e protezione delle

risorse. Tale obiettivo ambizioso

potrà essere raggiunto con

interventi volti alla riduzione

dei consumi domestici, irrigui

e industriali, con lo sviluppo di

tecnologie più efficienti per la

depurazione, incrementando

i dispositivi innovativi per il

controllo dello stato di efficienza

delle reti acquedottistiche e

fognarie.

Questa evoluzione è dettata negli

ultimi anni dalla volatilità dei costi

delle materie prime, insieme

alla crescente preoccupazione

per lo sfruttamento intensivo

delle risorse naturali. Ciò sta

modificando il concetto di rifiuto

tant’è che nell’ambito di qualsiasi

attività industriale o di servizio

oggigiorno ci si chiede ‛se i rifiuti

siano veramente rifiuti’ .

Nel caso degli impianti di

depurazione di reflui urbani

e/o industriali ciò ha favorito

un cambiamento del concetto

stesso di depurazione che sta

progressivamente modificandosi

da ‛rimozione di inquinanti’ a

‛recupero di risorse ed energia’

portando a considerare le acque

di scarico non più come un rifiuto

da smaltire nell’ambiente, ma

come fonte di materie prime (ad

esempio di fosforo), di energia

e di risorse da riutilizzare, un

indirizzo di ricerca che l’Irsa-

CNR sta sviluppando da alcuni

decenni. Questo cambio di

paradigma contribuisce in modo

rilevante all’adozione di politiche

ambientali più vicine al concetto

di sostenibilità ambientale.

Tra le numerose prospettive

di innovazione c’è chi ha

scommesso anche sull’utilizzo

dei batteri come produttori

di energia elettrica dai reflui

urbani. Questa possibilità, che

è coerente con la tradizione

culturale contadina del nostro

passato che non sprecava

nulla, è oggetto di una delle più

promettenti sperimentazioni

condotte da RSE SpA (Ricerca

sul Sistema Energetico) in corso

a Milano presso il depuratore

di Milano-Nosedo, una realtà

industriale perfettamente

integrata in un territorio ricco di

antiche abbazie e di cultura come

la ‛Valle dei Monaci’ .

Nella società tecnologica

avanzata si potrà, quindi,

depurare le acque inquinate

producendo energia elettrica in

‛celle a combustibile microbiche’ .

Queste celle, molto diverse dalle

‛cugine’ che “bruciano” idrogeno,

sono in fase di sperimentazione

a livello di prototipo in diversi

laboratori di ricerca nel mondo,

tra i quali un significativo

contributo è dato anche dagli

studi condotti in Lombardia.

Parlando di sfide non si può però

dimenticare che l’agroalimentare,

in termini di irrigazione, è il

maggiore utilizzatore d’acqua

a livello mondiale. Variazioni

percentualmente piccole dell’uso

irriguo possono modificare

sostanzialmente la disponibilità di

risorse per altri usi, in particolare

per quelli legati alla tutela

dell’ambiente e degli ecosistemi.

Affinché la crescita della

popolazione e i cambiamenti

globali non determinino

un ulteriore incremento

delle pressioni esercitate

dall’irrigazione sui corpi idrici,

è necessario implementare

politiche di gestione fortemente

integrate a scala di bacino e

migliorare l’efficienza d’uso

dell’acqua, adeguando i

sistemi di monitoraggio per

aumentare la conoscenza degli

usi e degli sprechi. Le azioni

mirate al miglioramento delle

pratiche irrigue sono del tutto

auspicabili, ma devono basarsi

su un’approfondita conoscenza

dello stato (quantità e qualità)

delle risorse idriche e dei loro usi,

oggetto di particolare attenzione

da parte del Dipartimento di

Scienze Agrarie e Ambientali

dell’Università di Milano, che ha

sviluppato il modello matematico

Idragra, in grado di simulare

l’intero insieme di processi

Acutis Marco

Università degli Studi di Milano

Bodini Antonella

Istituto di Matematica Applicata e

Tecnologie Informatiche Imati-CNR

Boschetti Mirco

Istituto per il Rilevamento

Elettromagnetico dell’Ambiente

Irea-CNR

Castelli Silvana

Istituto di Biologia e Biotecnologia

Agraria Ibba-CNR

Centemero Massimo

Consorzio Italiano Compostatori

Cristiani Pierangela

Ricerca sul Sistema Energetico -

RSE SpA

Galasso Incoronata

Istituto di Biologia e Biotecnologia

Agraria Ibba-CNR

Gandolfi Claudio

Università degli Studi di Milano

Lopez Antonio

Istituto di Ricerca sulle Acque (Irsa),

CNR

Marchesini Enrico

Agrea srl

Pasquali Sara

Istituto di Matematica Applicata e

Tecnologie Informatiche Imati-CNR

Pettine Maurizio

Istituto di Ricerca sulle Acque Irsa-CNR

Ravasio Nicoletta

Istituto di Scienze e Tecnologie

Molecolari Istm-CNR

Speranza Giovanna

Università degli Studi di Milano

Stroppiana Daniela

Istituto per il Rilevamento

Elettromagnetico dell’Ambiente

Irea-CNR

Tartari Gianni

Istituto di Ricerca sulle Acque Irsa-CNR

Tonin Claudio

Istituto per lo Studio delle

Macromolecole Ismac-CNR

Zaccheria Federica

Istituto di Scienze e Tecnologie

Molecolari Istm-CNR

Zini Enrico

Arpa Lombardia

Figura 1 - Celle a combustibile

microbiche in sperimentazione in una

vasca di depurazione dell’impianto

Milano-Nosedo.

Figura 2 - Rappresentazione schematica del monitoraggio del territorio e delle risorse

mediante tecnologie innovative di Osservazione della Terra, affiancate da tecnologie

Smart mobile, che utilizzano sensori montati su piattaforme satellitari, Unmanned

Aerial Vehicle (droni) e stazioni meteorologiche a terra.