DEI FANGHI
VALORIZZAZIONE
combustione autosufficiente utilizzando i soli fanghi. Tale combustio-
ne inoltre presenterebbe un maggiore contributo termico (sotto forma
di vapore) per la produzione di energia elettrica.
Esempi innovativi sono i sistemi di disidratazione della Bucher Uni-
pektin o gli apparecchi di elettrodisidratazione (es. Cinetik di Eimco
Water Technologies, EDW di Water Technologies of Australia e Elec-
trokinetic di Electrokinetic Limited), che possono portare al raggiungi-
mento di un contenuto di sostanza secca del 30%.
Gli altri processi termici hanno ancora uno sviluppo limitato su larga
scala. In Italia, un impianto in cui viene operata la pirolisi del fango
prima di sottoporlo a completa ossidazione è Ida Tobl, di San Loren-
zo di Sebato (BZ), proprietà di ARA Pusteria; la tecnologia brevettata
impiegata è il Pyrobustor di Eisenmann.
Infine, l’ossidazione a umido è un processo in cui l’ossidazione del
materiale organico presente nei reflui avviene in fase liquida, contra-
riamente all’incenerimento che realizza l’ossidazione in fase gassosa.
Il fango liquido, solitamente uscente dalla fase di ispessimento, con
un contenuto solido variabile dal 3 al 6% viene immesso in un reattore
tenuto a temperature moderate (150 - 330 °C) e pressioni di 1 – 22
MPa. L’agente ossidante è ossigeno e questo viene fornito tramite
l’insufflazione di aria o ossigeno puro. Tecnologie brevettate di riferi-
mento sono Athos, Zimpro e Dual Top.
In aggiunta, una particolare menzione meritano gli sforzi messi in
campo per riuscire a recuperare fosforo dai fanghi: diversi processi/
tecnologie sono stati sviluppati ed alcuni hanno anche trovato un’ap-
plicazione a livello industriale.
Alcuni agiscono sui fanghi ad alto contenuto di umidità, altri sulle ce-
neri dei fanghi inceneriti. Si rimanda al progetto P-REX precedente-
mente citato per ulteriori approfondimenti.
Il futuro
Il tema della gestione dei fanghi interessa sempre di più i gestori del
Servizio Idrico Integrato e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche
adottabili a livello tecnico e sostenibili a livello economico e ambienta-
le deve essere al centro di nuove politiche di miglioramento dell’intero
processo di depurazione delle acque. Ciò entra nella logica di trasfor-
mazione degli impianti di trattamento delle acque reflue in centri di
valorizzazione dei materiali di scarto.
Alla base di tutto ciò, sta al decisore effettuare una precisa valutazio-
ne dei bilanci di massa ed energia caso per caso per poter scegliere
l’azione da adottare. Per fare ciò, una precisa e continua raccolta dei
dati degli impianti, con la possibile costituzione di database provinciali
e regionali delle serie storiche, deve essere costituita.
Bibliografia
P-REX
www.p-rex.euRoutes
www.eu-routes.orgEnd-O-Sludg
http://cordis.europa.eu/result/rcn/54875_en.htmlPyrochar
www.pyrochar.eu/inicio.aspxW. Malacrida, “Optimization of the treatment and disposal of
sewage sludge in the district of Como: options and scenarios
assessment”, Master Thesis, 2014.