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EON

ews

n

.

590

-

ottobre

2015

19

A

ttualità

dotti di prodotti”. Per far que-

sto, gli stabilimenti produttivi

di Taipei e Shanghai sono

governati da un sistema di

PLM (product lifecycle mana-

gement) che controlla l’intero

processo di manufacturing,

dallo sviluppo del layout del-

le schede, alla prototipazio-

ne, alla produzione in volumi.

“Tuttavia – aggiunge Liu – poi-

ché la maggior parte delle

applicazioni mission-critical, o

quelle in condizioni estreme,

richiedono nella fase

di design una pro-

gettazione dei pro-

dotti con qualità mol-

to elevata, puntiamo

anche a costruire i

migliori team di de-

sign al mondo, per i

computer e i moduli

I/O industriali; que-

sto è realmente il

nostro target”.

L’altro aspetto che

Liu sottolinea è la capacità di

ADLINK di fornire, oltre a una

presenza globale, anche team

di supporto in grado di agire

a livello locale, e creati con

l’espansione dell’infrastruttu-

ra negli ultimi due, tre anni.

“Abbiamo ’local support team’

che aiutano i clienti da vicino,

parlando nella loro lingua.

I membri del team sono mol-

to professionali, hanno anche

vent’anni d’esperienza”.

Le loro competenze si esten-

dono con know-how verticali

nei diversi segmenti, sia a li-

vello commerciale, sia R&D, e

per il supporto s’interfacciano

con l’infrastruttura di back-

end dell’azienda, in Taiwan

o in Cina. “Credo che questa

combinazione dei team di

front-end con le competenze

di back-end possa costituire

un’infrastruttura molto buona

per servire il business”. I team

di supporto locale sono ne-

cessari perché ADLINK non

costruisce la soluzione com-

pleta, ma tutti i prodotti che

vende devono poi integrarsi

con l’applicazione del cliente,

pertanto è richiesta una stret-

ta e chiara collaborazione.

Alte aspettative per

il mercato europeo

Proprio questa infrastruttura

di back-end, molto robusta

a livello di progettazione e

manufacturing, e collocata in

Asia, rappresenta secondo

Liu uno dei principali fatto-

ri differenzianti rispetto alla

maggior parte dei concorren-

ti americani o europei. “Se

invece si paragona ADLINK

ai competitor asiatici, noi in

Europa abbiamo un’infrastrut-

tura più sviluppata

sul campo, grazie ai

team con le compe-

tenze richieste per

fornire supporto e

servizi a livello loca-

le”.

Il mercato più gran-

de per ADLINK al

momento resta quel-

lo americano, segui-

to da quello asiatico.

“Ma, nel lungo ter-

mine, abbiamo una grande

aspettativa che il mercato eu-

ropeo, che ora sta per cresce-

re, possa diventare il secondo

per importanza.

E ciò perché la maggior par-

te delle aziende europee de-

tengono una tecnologia e un

know-how molto buono nei

vari settori verticali, ad esem-

pio nell’automazione, nei tra-

sporti, ma anche nell’area

dell’intrattenimento o nelle

telecomunicazioni. Esse pos-

seggono molta capacità d’in-

novazione e competenze; cre-

do che in cinque anni avranno

davanti varie opportunità, ed

ecco perché noi stiamo fa-

cendo grandi investimenti in

Europa. In Italia, ad esempio,

stiamo potenziando la nostra

infrastruttura attraverso part-

ner come Goma Elettronica”.

Personalmente, Liu intravede

una grandissima opportuni-

tà nel mondo Industrial IoT

e Industry 4.0, che produrrà

un grande impatto nel Vec-

chio continente, fornendo

ad ADLINK la possibilità di

espandere il proprio business

nei vari settori verticali ’high

end’ di questo comparto.

Giuseppe

Gozzo,

presidente e

Ceo di Goma

Elettronica

L’

European MEMS Summit

di SEMI,

che si è tenuto il 17-

18 settembre 2015 a Milano,

è stato caratterizzato da oltre

20 keynote e ha permesso di

condividere le prospettive dei

numerosi relatori provenienti dai

diversi punti della supply chain.

L’evento è stata l’occasione per

discutere dei principali trend

relativi ai MEMS, in particola-

re per quanto riguarda il loro

impiego nel settore dell’IoT,

e delle sfide tecnologiche da

affrontare. Dai keynote sono

emersi numerosi spunti come

per esempio la necessità per

i MEMS di ricorrere a fattori di

forma particolarmente compatti,

soprattutto in altezza, contenere

i consumi energetici e ridurre i

costi. Accanto a queste tenden-

ze c’è anche quella importante

relativa a una sempre maggiore

integrazione fra sensori, comu-

nicazioni, elaborazione dei dati

e alimentazione.

Per i fattori di forma, Christophe

Zinck, senior application engi-

neering manager di

ASE Group

ha sottolineato che ci sono an-

cora molte sfide da affrontare

per il packaging, comprese

quelle relative alle schermature

per evitare fenomeni parassiti

fra i diversi componenti, l’in-

tegrazione delle antenne nel

package, soprattutto per i com-

ponenti destinati al wearable, e

per il testing.

Per quanto riguarda il conteni-

mento dei consumi, le ricerche

sono legate in particolare alle

esigenze dei moduli wireless

alimentati a batterie e al miglio-

ramento dell’efficienza.

Stefan Finkbeiner, amministra-

tore delegato

Bosch Sensor- tec ,

ha sottolineato che “l’appli-

cazione di sensori MEMS nei

mercati IoT-enabled, richiederà

ai sensori di compattarsi ulte-

riormente e di lavorare in modo

ancora più efficiente come negli

smartphone”.

Sul versante dell’integrazio-

ne, Martina Vogel, dell’istituto,

Fraunhofer ENAS

, ha eviden-

ziato che i MEMS si sono evo-

luti negli ultimi due decenni da

componenti monofunzione mi-

niaturizzati a sistemi integrati

complessi. Gli Smart System di

terza generazione sono ormai

sistemi intelligenti, autosuffi-

cienti, con funzionalità avanzate

e riuniscono rilevamento, elabo-

razione dei dati, comunicazione

e attuazione e questi sistemi

saranno la base hardware per

l’Internet of Things (IoT).

Sempre in tema di integrazione

Benedetto Vigna, executive vice

president e general manager,

Analog MEMS and Sensors

Group di

STMicroelectronics

ha

precisato che “siamo già sulla

buona strada per un sensore

che contiene più sensori inte-

grati con una batteria a film sot-

tile, un microprocessore/ASIC

e la capacità di comunicazione

wireless. Le due sfide tecniche

sono la radio low power e l’ener-

gy harvester ad alta efficienza”.

Martina Vogel ha anche preci-

sato che le analisi di mercato in

Il futuro dei

MEMS nell’IoT

F

rancesco

F

errari

Il recente summit di SEMI dedicato ai MEMS è stato ricco di

spunti per capire i principali trend del settore e le prospettive

collegate allo sviluppo dell’IoT

continua a pag.20