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n.20 novembre 2015

viene articolato su due livelli:

- la logistica primaria, che riguarda

l’ottimizzazione dei percorsi di raccolta

stradale dei RSU e delle frazioni

differenziate;

- la logistica secondaria, che affronta

il problema di allocare i flussi di rifiuti

(urbani e industriali) prodotti sul

territorio rispetto alla complessa rete di

impianti di trattamento utilizzati.

Nei paragrafi successivi i due livelli

verranno trattati separatamente,

facendo leva su progetti ormai

largamente consolidati presso Gruppo

Hera, uno dei primari operatori italiani

nella filiera dei rifiuti.

Logistica primaria

Il problema

La pianificazione della raccolta

coinvolge numerose fasi,

rappresentate in Figura 1, ciascuna

delle quali richiede la soluzione di

specifici problemi di ottimizzazione.

Il processo illustrato fa riferimento

al caso più diffuso della raccolta

stradale di rifiuti conferiti in cassonetti,

a loro volta collocati in postazioni

in cui possono essere presenti più

cassonetti. La stima dei conferimenti

viene generalmente condotta dalle

aziende mediante campagne di

osservazione sul territorio, integrate da

un monitoraggio dei pesi complessivi

raccolti. Più recentemente sono stati

impiegati sistemi di pesatura a bordo

dei veicoli o all’interno dei cassonetti,

ma i costi e la qualità dei risultati

ottenibili non appaiono al momento

promettenti. La localizzazione delle

postazioni può essere ovviamente

supportata da modelli di ottimizzazione

ma, a causa della numerosità e

complessità dei vincoli da considerare,

spesso tale operazione è svolta dalle

aziende in modo manuale a partire

dalle localizzazioni esistenti.

Il modello

Il problema presentato comporta la

messa in gioco di diversi algoritmi di

ottimizzazione, ognuno focalizzato su

uno specifico sotto-problema.

Ottimizzazione delle frequenze e

delle configurazioni delle postazioni:

è stato elaborato un modello di

programmazione lineare intera che

permette di definire l’assortimento

ottimale dei contenitori da associare

alle postazioni di raccolta e

simultaneamente di definirne le

frequenze di servizio in modo tale che

siano ottimizzati i costi complessivi

derivanti dall’investimento necessario

all’acquisto o spostamento dei

contenitori ed ai costi variabili

necessari allo svolgimento dei viaggi.

Routing per la creazione dei percorsi

:

consente di determinare i viaggi di

raccolta, gestendo diverse frequenze

di servizio e quindi viaggi che

vengono eseguiti su più giorni di

un orizzonte temporale di una o

più settimane. Inoltre, l’algoritmo

permette di considerare viaggi

multipli nel turno di lavoro (deposito

raccolta

scarico intermedio

raccolta

scarico finale

deposito)

e finestre temporali per alcuni punti

che devono essere visitati a fine

o inizio turno (ad esempio punti

in strade congestionate o vicino

ad aree scolastiche). Il problema

di routing risultante è noto come

‛Periodic Vehicle Routing Problem

with Intermediate Facilites’ ed è

estremamente difficile da risolvere.

L’algoritmo elaborato, basato

sull’approccio Adaptive Large

Neighborhood Search, si è dimostrato

molto efficace, essendo in grado di

risolvere problemi con centinaia di

punti da servire in pochi minuti di

tempo di calcolo su un normale PC.

Clustering per la creazione dei

macro gruppi di raccolta:

quando il

problema è particolarmente grande

o la conformazione del territorio è

particolare e si desidera imporre una

maggiore compattezza dei viaggi, il

routing è preceduto da un algoritmo di

clustering che, a partire dall’insieme

di punti da servire, ciascuno con la

propria frequenza di svuotamento,

della filiera

daria del rifiuto