EXPO 2015
L’economia circolare
applicata all’agricoltura
Si è svolto ad ExpoMilano 2015, presso il padiglione del Ministero delle politiche agricole ali-
mentari e forestali il convegno “La circolarità del Mondo Agricolo. L’applicazione dei principi
dell’economia circolare in agricoltura”, che ha visto un panel di esperti confrontarsi sulle pro-
spettive offerte dall’economia circolare rispetto alla maggiore sfida che l’agricoltura dovrà af-
frontarenei prossimi anni: sfamarequasi 10miliardi di persone - tanti sarannogli abitanti della
Terranel 2050 - cui dovremo fornireancheacquapulitaecombustibile.
L’agricolturamodernaapplica i principi dell’economia lineare: prende, usaegetta. Habisogno
dall’esterno di continui apporti di materie prime, che vanno esaurendosi, e produce rifiuti che
non trovano corretta collocazione e finiscono per inquinaremari e fiumi. Un sistema agricolo
cosìconcepitononèsostenibileepertantodestinatoalcollasso,speciesottolacrescentepres-
sione demografica. Per sfamare quasi 10 miliardi di persone l’agricoltura dovrebbe essere in
grado,inmenodi40anni,diraddoppiarel’attualeproduzionedisoiaecarne,ediincrementare
diunterzoquelladicereali.L’agricolturamoderna,inoltre,conl’utilizzodifertilizzantichimiciche
mancano di elementi organici preziosi, favorisce la perdita di sostanza organica del terreno, il
cheasuavoltacomportaerosionedelsuolo,chediventasemprepiùfragile,efavorisceinonda-
zioniefranesemprepiùdiffusesulnostroterritorio.Acausadell’erosionesiperdonoognianno
nelmondo24miliardiditonnellatedisuolo,chelanaturariescearicostituireannualmentesolo
perunacentesimaparte:ciòvuoldirechelanaturaimpiegherà100anniperrecuperareciòche
l’uomo sta dissipando ogni anno. Una risposta a questi problemi può venire dall’agricoltura
circolare,ovverodallapossibilitàdirecuperarelerisorsesottrattealterrenomaancoraincircolo
(irifiuti,gliscarti)anzichéimportarledall’esterno.Lerisorseresidueadisposizionesonogliscarti
derivanti delle industrie agro-alimentari, dai reflui civili edal letamedelle stalle, sostanze esclu-
sivamenteorganichederivanti dalle attivitàdi trasformazionee consumodei prodotti agricoli.
Recuperarequestesostanzecreaun’agricolturasostenibilechenonhabisogno,senoninparte,
di risorse esterne (fertilizzazione chimica),
preserva la fertilità del terreno grazie ad una
ricostruita biodiversità, e inoltre consente di
trovareuncorretto impiegoper scarti e rifiuti
organici.
Unesempiodieccellenzadiagricolturacirco-
lare, la prima in tutta Europa, arriva dall’Italia:
dal territorio neorurale della Cassinazza, si-
tuato tra leprovincedi PaviaeMilano.
“Dal1996abbiamointrapresounpercorsodi
rinaturalizzazione dell’azienda in linea con la
Politica Agricola Comunitaria e finalizzata a
ripristinare lagiusta sintonia congli elementi
naturalieterritorialipersiconlaindustrializza-
zionedell’attività agricola, introducendo cor-
rezionichehannopermessodimassimizzare
l’uso produttivo del territorio rendendolo
compatibile con la maggiore biodiversità
possibile” ha spiegato Francesco Natta, Am-
ministratoreDelegatodiAcqua&Solesrl.“Re-
stituire al terreno il suo ciclo naturale, ovvero
ripristinare la fertilità dei terreni agricoli – da
cui dipende il 99,7%di ciò che mangiamo –
attraverso il recupero degli elementi nutritivi
asportatidairaccoltiescartatinellesuccessive
fasidiutilizzociharesiautonomidaunpunto
di vista degli elementi nutritivi, riducendo
l’inquinamento da nitrati e fosfati con effetti
positivi sull’economicitàdel progetto”.
I numeri del lavoropioneristico fattoallaCas-
sinazzaparlanodasoli:inquasiunventennio
sonoaumentatedel 170%le speciedi uccelli
presenti, del 146% le specie di libellule, del
105% le specie di farfalle diurne, dell’81% le
specie di mammiferi e dell’80% le specie di
cavallette. Il tuttosi traduce inuna fertilitàdel
suolo incrementata, oltre alle migliorate ca-
ratteristichedel paesaggio, visibili a tutti.
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n.20 novembre 2015