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n.20 novembre 2015
appare più evidente: senza il lavoro ignaro e silenzioso di
migliaia di persone che hanno deciso di separare e rac-
cogliere gli imballaggi d’acciaio, di imprenditori che han-
no recuperato il rottame e di operai e tecnici che lo hanno
fuso, dandogli nuova vita, sarebbe venuto a mancare il
presupposto stesso per l’opera. Ovvero il materiale. La sua
vera anima: l’acciaio riciclato. L’opera d’arte, quindi, fini-
sce certamente col il tocco dello scultore, ma inizia con un
elementare e semplice gesto: recuperare una lattina vuota
invece di gettarla via. È questo il primo vero passo che ci
conduce verso la bellezza.
Anfima: dal riciclo degli imballaggi in
acciaio 6 milioni di euro per le aziende
italiane
Il riciclo non fa bene soltanto all’ambiente, ma anche all’e-
conomia. Grazie alla riduzione del Contributo Ambientale
Conai per gli imballaggi in acciaio le imprese utilizzatrici
risparmieranno quasi 6 milioni di euro. È questa la stima di
Anfima, l’associazione aderente a Confindustria che rag-
gruppa i Fabbricanti di Imballaggi Metallici ed Affini Italiani.
“La riduzione del Contributo Ambientale Conai da 26 a 13
euro/ton è un segnale davvero positivo per le imprese che
utilizzano imballaggi in acciaio, e in ultima analisi per gli
stessi consumatori – spiega Giovanni Cappelli, direttore
generale di Anfima -. Lattine, scatolette, barattoli e bombo-
lette oltre a essere i contenitori più sicuri e robusti sono di
acciaio, materiale che si ricicla all’infinito con grande bene-
ficio per l’ambiente”.
Il Contributo Ambientale Conai (CAC), stabilito per ciascu-
na tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la for-
ma di finanziamento attraverso la quale Conai ripartisce
tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della
raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei
rifiuti di imballaggi. Per quanto riguarda l’acciaio il CAC è
passato da 26 a 21 euro/ton il 1° aprile 2015 e, dal 1 otto-
bre 2015, è stato ulteriormente ridotto a 13 euro/ton.
“Si tratta di un traguardo importante – aggiunge Federico
Fusari, Direttore Generale di Ricrea, il Consorzio Naziona-
le Riciclo e Recupero Imballaggi in Acciaio -. 13 euro/ton è
il valore più basso dalla costituzione di Ricrea, e oltre a un
importante fattore competitivo per le imprese consorziate
rappresenta la misura dell’efficienza gestionale raggiunta
dal Consorzio. L’ulteriore riduzione dei costi per le imprese
infatti permetterà comunque di garantire il ritiro dei rifiuti
urbani di imballaggio sull’intero territorio nazionale e il ri-
conoscimento ai Comuni dei corrispettivi previsti dal nuovo
Accordo Quadro Anci-Conai”.
In Italia le aziende che producono contenitori in acciaio
danno lavoro a oltre tremilacinquecento dipendenti, per un
fatturato annuo complessivo di 1,6 miliardi di euro. La pro-
duzione si concentra principalmente in sei settori merceo-
logici: dalle scatole cosiddette “Open Top” per prodotti ali-
mentari, ai contenitori “General Line” per vernici e prodotti
industriali in genere; dalle bombolette aerosol alle chiusure
metalliche come capsule e tappi corona, fino ai grandi fusti
in lamierino d’acciaio.
I contenitori in acciaio sono facili da differenziare e posso-
no essere riciclati un numero infinito di volte senza dare
origine a scarti, mantenendo intatte le proprie qualità. Nel
2014 in Italia sono state avviate al riciclo 335.854 tonnel-
late di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare ben
2.239 copie dell’Albero della Vita, icona del Padiglione
Italia e simbolo di Expo 2015. Il tasso di recupero, pari al
74,3% rispetto alle quantità immesse a consumo, conferma
il nostro Paese tra i migliori in Europa.
www.consorzioricrea.org