FEBBRAIO 2018
FIELDBUS & NETWORKS
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Sicurezza a distanza
L’oleodotto in questione ha una lunghezza complessiva di circa 20 km
ed è dotato di otto valvole di intercettazione, localizzate in camerette
dislocate lungo l’Appennino ligure.
Grazie a tali sistemi è possibile provvedere a sezionare la tratta chiu-
dendo le valvole, opportunamente motorizzate, direttamente dalle con-
trol room.
Le difficoltà logistiche conseguenti alla geografia del luogo hanno reso
infatti necessaria l’adozione di soluzioni di controllo da remoto sulla
tratta, per monitorare le variabili di processo e intervenire tempestiva-
mente in caso di anomalie.
Un PLC di sicurezza monitora la strumentazione all’interno di ciascuna
cameretta. Viene inoltre rilevata un’ampia serie di segnali accessori
esterni al processo, come quelli legati a eventuali intrusioni, mancanze
di tensione, o altre anomalie elettriche. In caso di situazioni anomale
la tratta viene sezionata e il PLC comanda in maniera automatica la
fermata dei pompaggi nei due depositi.
La dislocazione geografica dei siti remoti ha reso necessario utilizzare
tecnologie wireless per gestire la comunicazione tra i siti lungo l’oleo-
dotto e quello centrale.
Ovviamente, data la potenziale pericolosità dell’impianto, caratteristica
di questo tipo di applicazioni, è fondamentale che le misure di sicurezza
rimangano sempre attive e affidabili. In tal senso, è stato necessario
sia prevedere una completa ridondanza degli apparati, per garantire
l’operatività del sistema anche in caso di guasto, sia strutturare un ca-
nale sicuro di comunicazione tra gli apparati remoti e la sala centrale.
Comunicazione sicura
Date queste premesse, ogni sito remoto è stato provvisto di due router
firewall della serie FL mGuard con modem 3G integrato e doppia SIM,
destinati a garantire un collegamento sicuro con la sala tecnica presso
la sede di Iplom. Per una sicurezza ancora maggiore si è preferito ridon-
dare completamente l’apparato, sfruttando la presenza del doppio slot
SIM sugli mGuard, in modo da garantire una maggiore affidabilità del
sistema stesso.
Ciascuno dei due dispositivi è stato dunque corredato da due schede
SIM di differenti operatori telefonici. Questi apparati, lato cameretta,
sono collegati a un sistema di sicurezza in grado di gestire la ridondanza
della comunicazione, mantenendo sempre attive entrambe le reti.
Anche per la sala tecnica centrale sono stati adottati due apparati FL
mGuard ridondati. In questo caso, la scelta è ricaduta su modelli con
porte Ethernet collegate all’infrastruttura di rete di Iplom.
In questo modo, l’intera infrastruttura di comunicazione risulta compa-
tibile con i protocolli di automazione già utilizzati all’interno del sistema
di supervisione e gestione di Iplom e può quindi garantire la corretta
operatività dell’impianto.
La comunicazione verso il deposito avviene invece con due apparati
centro-stella collegati a due reti fisse (Adsl, Hdsl) con indirizzi IP pub-
blici. Per garantire la confidenzialità e l’integrità dei dati trasportati,
tutte le informazioni scambiate
sulla rete sono cifrate per mezzo di
VPN IPsec, che vengono attivate
automaticamente all’accensione
dei device mGuard e sono basate
sull’utilizzo di certificati.
La presenza del firewall all’interno
degli apparati usati a centro-stella
permette di isolare la rete IT da
quella OT (Operations Technology),
assicurando così la segregazione
delle due reti che svolgono com-
piti distinti.
Infine, un’alimentazione da UPS
garantisce la corrente necessaria
al pieno funzionamento della RTU
e della trasmissione wireless dei
segnali a/da RTU, anche in caso di
mancanza di fornitura dalla rete,
così che il sistema possa essere
sempre perfettamente funzio-
nante.
Una soluzione
efficiente ed efficace
La soluzione sviluppata ha per-
messo di collegare i vari sistemi di sicurezza in una rete safety Ethernet
certificata SIL, evitando collegamenti cablati in zone difficili da raggiun-
gere, con un notevole risparmio sia economico, sia di tempo di messa
in servizio. Grazie a questo sistema è possibile inoltre configurare i si-
stemi di sicurezza direttamente dalle control room, senza recarsi in loco
presso le singole camerette dove si vuole operare.
La comunicazione tra i siti remoti e quello centrale avviene corretta-
mente sia per il traffico di supervisione, sia per il controllo dei PLC in
campo e la quantità di dati scambiati durante il normale funzionamento
del sistema è trascurabile rispetto ai contratti attualmente in essere con
le varie compagnie.
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