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MAGGIO 2017

FIELDBUS & NETWORKS

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tutti i consumi elettrici ‘gestibili’. Infatti,

esistono tecniche e strategie domotiche

per coordinare i carichi con la produzione

dell’impianto fotovoltaico. Infine, sensori

intelligenti e reti domotiche sono il naturale

substrato delle abitazioni ‘a impatto zero’.

Qualche esempio

Vi sono numerosi esempi a livello mon-

diale di edifici nZEb famosi. In Canada, per

esempio, è degno di nota il Vancouver Con-

vention Centre West. Si tratta di una strut-

tura imponente che sorge su aree non più

utilizzate e che unisce mirabilmente l’am-

biente urbano e quello marino. È il primo

edificio ad aver ottenuto la certificazione

Leed Platinum. Il tetto di 2,5 ettari di esten-

sione, ospita 400.000 piante indigene. Un

impianto idroelettrico sfrutta l’acqua ma-

rina per fornire riscaldamento ed energia

elettrica alla costruzione. Inoltre, il centro è

dotato di sensori in grado di controllare le

emissioni di CO

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e COV. Sempre in Canada,

a Yelloknife, il Greenstone Building, sede di

16 agenzie federali governative, è un edifi-

cio a quattro piani con la facciata ricoperta

da celle fotovoltaiche, con un giardino sul

tetto che raccoglie l’acqua piovana per gli

usi non potabili. La facciata in vetro lascia

filtrare i raggi del sole nell’atrio centrale

riducendo la necessità di illuminazione

elettrica e il ricorso alla caldaia in inverno.

Il raffrescamento è affidato a un condizio-

natore a condensazione ad alta efficienza

raffreddato ad aria. Si tratta di un caso

virtuoso di edifico commerciale ecososteni-

bile e a basse emissioni: consuma il 57%

di energia in meno rispetto a edifici dalle

stesse caratteristiche.

InDanimarca, laGreen Lighthouse, struttura

collocata presso l’Università della capitale,

è il primo edificio pubblico ‘carbon-free’ da-

nese. Oltre il 70% del risparmio energetico

è ottenuto grazie a come questa struttura

è stata pensata e disegnata. L’edificio è

orientato in modo da sfruttare al massimo

la luce solare e la ventilazione naturale;

pannelli fotovoltaici e pompe di calore ge-

otermiche garantiscono il riscaldamento e

raffreddamento degli ambienti interni. In

Germania, a Heliotrope, è stata realizzata

un’abitazione a basso impatto ambientale.

Essa è a basso consumo principalmente per

la sua capacità di ruotare secondo l’orienta-

mento del Sole e delle condizioni atmosfe-

riche, così da sfruttare al massimo il calore

e la luce. Invece, durante i mesi caldi l’edifi-

cio espone al sole il retro, opportunamente

schermato e isolato. Queste caratteristiche

riducono notevolmente la richiesta di ener-

gia per il riscaldamento e il raffrescamento

della casa, entrambi integrati da una pompa

di calore. L’acqua calda è invece prodotta

da pannelli solari, mentre i pannelli foto-

voltaici sul tetto dell’edificio producono più

energia elettrica di quella consumata.

Passando a ‘casa nostra’, a Cesena, in Emi-

lia Romagna, la Fiorita Passive House è un

edificio composto da otto unità immobiliari,

progettato per consumi prossimi allo zero

secondo lo standard del Passive House In-

stitute. È il risultato di una ristrutturazione

edilizia con demolizione e ricostruzione a

parità di volume. A differenza dell’edificio

originario, che non aveva isolamento ter-

mico, la nuova costruzione ha un rivesti-

mento parietale di tipo ventilato: il moto

convettivo all’interno della parete produce

un raffrescamento naturale e limita la

formazione di umidità. Schermi frangi-

sole scorrevoli installati lungo il perimetro

esterno dell’edificio consentono di gestire in

maniera funzionale la radiazione luminosa

a seconda della stagione e delle esigenze

climatiche. Per la produzione di energia elet-

trica e acqua calda sanitaria l’edificio sfrutta

pannelli fotovoltaici, pannelli solari e una

pompa di calore. AMilano, il nuovo campus

della Bocconi, che dovrebbe essere termi-

nato entro il 2019, è stato progettato da uno

studio giapponese come un vero e proprio

polo multifunzionale per tutta la città. Oltre

alla costruzione di una residenza per gli stu-

denti e un centro sportivo con piscina aperto

a tutti, il progetto prevede la riqualificazione

del parco di 17.500 m

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dentro al quale si

trova la costruzione. Il campus sarà costruito

con una particolare attenzione all’efficienza

energetica, prevedendo l’installazione di

pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione

e illuminazione naturale, l’integrazione di

muri isolanti al 50% opachi e 50% traspa-

renti, un sistema di riciclaggio dell’acqua

piovana. Infine, il progetto Botticelli riguarda

un edificio a energia zero costruito secondo

lo standard Passive House in Sicilia nella

zona dell’Etna, nel Comune di Mascalucia,

in provincia di Catania. È il primo esempio di

edificio a energia zero nei climi mediterranei

del Sud Europa e della Sicilia, in cui si è re-

alizzata la progettazione integrata secondo

il concetto Passive House e che raggiunge

il target di edificio attivo producendo più

energia di quella che consuma. L’elevato

isolamento termico dell’involucro edilizio è

stato realizzato grazie a tecnologie costrut-

tive locali, comuni e consolidate. Le superfici

vetrate sono completate da lamelle impac-

chettabili esterne, per proteggere dal sole

quando necessario. Sono stati applicati con

successo tutti i requisiti in termini di presta-

zioni energetiche, tenuta all’aria dell’involu-

cro e condizioni di comfort.

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giardino sul tetto

Foto tratta da buildingdata.energy.gov

Fieldbus & Networks

Foto tratta da iapps.manascisaac.com