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MAGGIO 2017

FIELDBUS & NETWORKS

20

F

ra i principali trend che il mondo dell’industria sta vivendo figura

sicuramente quello della digitalizzazione, ovvero la tendenza a

impiegare sempre più dispositivi elettronici connessi in rete. Si

calcola che entro il 2020 arriveremo a scambiarci 44 zetabyte

di dati, 10 volte di più rispetto al 2013, corrispondenti a circa 50

miliardi di dispositivi connessi in rete. Ma cosa significa questo per l’indu-

stria? Giorgio Santandrea, presidente di PI Italia, se lo è chiesto in occasione

del primo appuntamento 2017 con i Profibus&Profinet Day. Ricordiamo che

PI Italia, con i suoi 52 soci e due centri di competenza e formazione aGenova

e Brescia, è una delle 27 organizzazioni regionali facenti parte di PI Inter-

national, l’organizzazione che supporta a livello internazionale gli standard

Profibus e Profinet e che conta nel mondo oltre 1.400 iscritti.

Fieldbus&Networks:

Il concetto di Industry 4.0 nasce in Germania

dalla collaborazione fra Governo e aziende, in Italia si è concretizzato

nel Piano Industria 4.0 oggi in essere, che ha l’intento di finanziare chi

fa investimenti su tecnologie considerate ‘abilitanti’. Il Piano ne ha

individuate nove, considerando i trend di mercato in atto, fra le quali

cloud computing, big data, realtà aumentata, additive manufacturing,

sicurezza, simulazione… In che prospettiva si pone PI Italia?

Giorgio Santandrea:

La comunicazione è l’asse portante di Industry

4.0 per cui gli standard che PI Italia supporta impattano almeno su una

metà delle tecnologie ‘abilitanti’ previste dal Piano. Per beneficiare in-

fatti degli incentivi occorre certificare che la nuova macchina o linea

per la quale si richiede il finanziamento sia integrata, ovvero in grado di

comunicare con il sistema gestionale aziendale e con le altre macchine

a monte e a valle del processo. Cosa ci si aspetta da questo? Ce lo dice

un’indagine condotta da Mc Kinsley: aumento della produttività, ridu-

PROFINET

OGGI E DOMANI

Fieldbus & Networks

Attualità

zione del time to market, diminuzione dei costi di magazzino e manuten-

zione, maggiore accuratezza nelle previsioni, abbassamento dei costi

per la qualità. Per cogliere questi vantaggi occorre però avere il coraggio

di intervenire sia sulla produzione sia sulla gestione aziendale. Industry

4.0 è infatti un concetto che non rimanda alla semplice adozione di una

specifica tecnologia o standard, bensì fa riferimento a un vero e proprio

ecosistema aziendale, che ha impatto non solo sulle tecnologie d’im-

pianto e linea, ma soprattutto sugli individui e sul business aziendale:

per trarre i massimi benefici da Industry 4.0 occorre perciò considerare

sia gli aspetti tecnici, sia quelli umani, pensando in termini di gestione

degli asset aziendali.

F&N:

Si parla molto di IoT (Internet of Things) e IIoT (Industrial Internet

of Things): che differenza c’è fra i due?

Santandrea:

L’IoT nasce come tecnologia ‘disruptive’ ed è frutto della

rivoluzione tecnologica determinata dall’avvento di Internet e di chip

sempre più piccoli, che hanno dato vita a smartphone e smart watch,

a oggetti che inizialmente nemmeno sapevamo come utilizzare e dei

quali oggi non possiamo fare a meno. Al centro vi è l’oggetto men-

tre la connessione, se lenta, non crea problema. Oggi però non solo le

persone usano Internet per comunicare, ma anche le apparecchiature

e le macchine, che possono e sanno inviare dati e informazioni sia a

persone, sia ad altre macchine e sistemi, e qui parliamo di IIoT e Indu-

di

Ilaria De Poli

@depoli_ilaria

QUALI VANTAGGI PORTA PROFINET

NELL’OTTICA DI INDUSTRY 4.0,

QUALI LE PROSPETTIVE FUTURE E

I TREND: QUESTI I TEMI DEL PRIMO

PROFIBUS&PROFINET DAY 2017,

SINTETIZZATI DA GIORGIO SANTANDREA,

PRESIDENTE DI PI ITALIA

Giorgio Santandrea, presidente di PI Italia, e Paolo Ferrari, docente

del dipartimento di ingegneria dell’università di Bergamo, erano fra

i relatori della giornata