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MAGGIO 2017

FIELDBUS & NETWORKS

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Fieldbus & Networks

di serie, mentre l’azionamento integra la funzione ‘one-touch tuning’, che

consente di regolare automaticamente i parametri cinematici del sistema.

Sono presenti la funzione di soppressione delle vibrazioni, che elimina gli

shock meccanici del sistema, e la funzione di ‘drive recorder’, che registra

ininterrottamente i parametri del servosistema congelandoli nel momento

in cui si verifica un allarme: esaminando questi ultimi tramite la funzione

oscilloscopio è possibile l’identificazione immediata del problema. La con-

figurazione, la programmazione, il setup e il debug del sistema vengono

compiuti dal software GX Works 3, unico tool in grado di gestire tutte

le funzionalità dei Simple Motion Module FX5-40SSC-S e FX5-80SSC-S.

Panasonic ElectricWorks Italia

Il bus Ethercat (profilo CoE) nel PLC FP7 di

Panasonic Electric Works

( www.panasonic-electric-works.it )

e la sua integrazione con il driver di

Minas A5B costituiscono una fondamentale base per il controllo e posi-

zionamento di assi sincronizzati a elevata precisione e velocità.

L’elevata potenza di elaborazione e le prestazioni del bus Ethernet realtime

standard permettono il controllo di 16 assi in 0,5ms e 32 assi in 1ms. Sono

disponibili unità di espansione da 16/32/64 assi, che integrano uno slot

per SD Card per memorizzare il log dati di comunicazione, rendendo così

più semplice il debug. Sono supportate funzioni complesse come interpo-

lazione lineare, circolare, elicoidale, camme e sincronizzazioni elettroniche

(fino a 32 gruppi), assi virtuali e vi è la possibilità di gestire l’override di

velocità su tutte le tabelle di posizionamento (fino al 500%). Il tool Con-

trol Motion Integrator per la configurazione delle funzioni motion/profili di

camma e la libreria software con blocchi funzioni conformi IEC 61131-3 per

FPWin Pro consentono di ridurre i tempi di realizzazione e quindi il time to

market. L’integrazione dei bus standard Ethercat ed Ethernet/IP, nonché

le potenti funzionalità web/html5 per accesso remoto e diagnostica ren-

dono la piattaforma FP7 una soluzione per realizzare macchine conformi

all’Industry 4.0.

Pilz Italia

I sistemi di controllo dell’automazione e del movimento di

Pilz

( www.pilz.it )

si chiamano PMCprimo, disponibili in versione standalone, drive-integra-

ted o a bordo di touch panel, e si pongono al vertice del mercato per la

semplicità di programmazione e per le funzionalità di sicurezza che forni-

scono. Funzioni complesse di motion control possono infatti essere com-

prese e implementate tramite un corso di una sola giornata; le funzioni di

safe motion a bordo dei vari assi

comandati da PMCprimo, poi, si

adattano a motori standard già in

uso e senza bisogno di trasduttori

aggiuntivi. Nel caso poi di motori

lineari o coppia, la soluzione di

safemotion diventa anche l’unica

presente nel mercato che dia la

possibilità di aggiungere sicu-

rezza senza richieste aggiuntive

alle dotazioni standard dei motori.

PMCprimo e i drive PMCprotego DS con sicurezza integrata si interfac-

ciano con il campo tramite i fieldbus Ethercat, Canopen, Safetynet-p, Pro-

fibus, Profinet e la parte di controllo non necessita di configurazione della

rete, in quanto autoriconosce tutti i dispositivi presenti e li rende subito

disponibili all’uso. Questa caratteristica e la presenza di function block

plug&play per la gestione di camme elettroniche e interpolazioni assi,

permettono di avere padronanza e autonomia nella gestione del sistema

in tempi rapidi.

Robox

RP-2, ultimo nato dei motion controller

Robox

( www.robox.it )

, è un tipico

‘figlio’ dell’Industria 4.0. Il fatto che possa controllare quattro robot antro-

pomorfi a 6 assi, oppure una linea d’incarto a 18 assi, o una tappatrice

per il beverage a 32 assi, viene dato per scontato e, quasi, non desta inte-

resse. L’aspetto che più viene apprezzato è la sua capacità di connettersi,

capacità supportata da ben sei porte Ethernet. Due di queste sono desti-

nate alle connessioni master hard realtime con il campo (azionamenti,

I/O, dispositivi di sicurezza, organi sensoriali quali telecamere con esi-

genze spinte di realtime ecc.). A questo scopo Robox damolti anni utilizza

Ethercat, bus che, secondo Robox stessa, garantisce quanto richiesto oggi

dalle prestazioni motion

più avanzate. Altre due

porte, gestite da uno

switch interno, garanti-

scono connessioni TCP/

IP per scopi generali,

per esempio verso reti

di fabbrica, Scada, HMI,

PC dedicati allo svi-

luppo. Infine, due porte

Ethernet garantiscono a

RP-2 la capacità di lavo-

rare come slave per i più comuni fieldbus sul mercato, come Ethercat,

Profinet, Powerlink, Ethernet/IP. Anche queste due porte si possono com-

portare come switch, se le caratteristiche del bus prescelto lo consentono.

Le capacità di connessione sono arricchite dalla presenza di una porta

Canbus, un connettore USB tipo B, tipicamente di consolle, e due con-

nettori USB tipo A. Infine, è presente una datata, ma sempre utile, porta

RS232. Per le comunicazioni, usando porte TCP, sono disponibili package

software per OPC server e librerie per il framework .NET; OPC-UA è in via

di sviluppo.

Tale capacità di comunicazione permette di raccogliere e inviare, per

esempio su cloud, grandi quantità di informazioni ottenute da una vasta

rete di periferiche. Ricordiamo che RP-2, come il ‘fratello minore’ RP-1,

interfaccia direttamente, sfruttando il bus Axioline F, la periferia com-

pleta di Phoenix, periferia che, se conveniente, può essere interfacciata

via Ethercat o Canbus utilizzando gli appositi accoppiatori. RP-2 prevede

anche due canali SPI a 50 MHz a disposizione dell’utente per la raccolta

dati da ipotetici client, dati che possono essere convogliati verso l’Fpga

per un’elaborazione in hardware. Le capacità di comunicare a un livello

che possiamo definire ‘globale’ sono completate da una capacità di comu-

nicazione a livello locale: RP-2 è dotato di un hot-spot wi-fi e si presenta

al browser di un qualunque smartphone come un sito web da cui ottenere

informazioni diagnostiche/gestionali, per esempio atte a ben definire il

prodotto (part number, versioni software ecc.), informazioni diagnostiche

(situazione degli allarmi eventualmente presenti) oppure utili alla manu-

tenzione (stato degli I/O collegati a RP-2, quote degli assi ecc.). In un futuro

prossimo si può prevedere come questi dispositivi, che chiunque porta con