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FEBBRAIO 2016

FIELDBUS & NETWORKS

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non contesto lavorativo e aziendale, ma anche nella sfera privata.

Questa rivoluzione implica una profonda trasformazione dei pro-

cessi produttivi, che non possono prescindere da una formazione

continua del personale aziendale, che nella maggior parte dei casi

non possiede ancora il giusto livello di competenze per intera-

gire con la progressiva convergenza fra il sistema industriale, le

tecnologie ICT e le infrastrutture di comunicazione. In effetti, si

dovrebbe parlare di ‘ecosistema IoE’ (Internet of Everything), in

grado di incorporare, oltre a cose, dati e processi, anche le per-

sone. Secondo un recente sondaggio condotto da Cisco Consul-

ting Services, le aziende che saranno in grado di ricavare nuovo

valore aggiunto saranno quelle che sapranno focalizzarsi sul

miglioramento delle competenze relative alla gestione dei dati

(integrazione, automazione e analisi) e sull’agilità complessiva

dei processi, e non da quelle organizzazioni che, semplicemente,

connetteranno la maggioranza dei dispositivi alla rete. Inoltre, per

arrivare a risultati di successo sarà imperativo non solo formare

nuove competenze all’interno del personale, ma creare anche

un’efficace lavoro di squadra fra reparti IT e OT, abbinando il tutto

a un esteso ecosistema di partner”.

Motta

: “La rapida evoluzione che sta caratterizzando l’IoT e il con-

solidamento di questa cultura, associato alla facilità di adozione

e utilizzo nel privato da parte degli utenti di dispositivi di ultima

generazione, porterebbe a considerare che le competenze siano a

disposizione di molte aziende”.

Sartori

: “I processi nell’industria manifatturiera stanno diven-

tando sempre più complessi e questo richiede una tecnologia di

automazione all’avanguardia in termini di prestazioni, sicurezza

ed efficienza. Inoltre, è fondamentale capire per i produttori che

non è più l’utente che deve imparare un linguaggio di programma-

zione per le configurazioni di un progetto, ma è la stessa azienda

che deve fornire sistemi che devono essere

semplici e di facile utilizzo. È per questo che

Siemens con ‘TIA Portal’, il framework per

l’engineering integrato, vuole rendere im-

mediata la gestione di un progetto cercando

di dare all’utente finale sempre più il grado

di ‘user experience’ che può ottenere utiliz-

zando quotidianamente i dispositivi quali ta-

blet e smartphone”.

Silla

: “Proprio a questo proposito Advantech

ha partecipato attivamente alla ricerca pro-

mossa dal Politecnico di Milano con l’Osser-

vatorio Smart Manufacturing, ricerca durata

un anno e dalla quale è emerso che, pur ri-

velando un buon fermento, l’Italia ha ancora

molta strada da compiere da parte delle

aziende utenti, dei fornitori e delle istituzioni.

La ricerca ha evidenziato che “il percorso di

adozione dello smart manufacturing in Italia,

purtroppo, appare rallentato da diversi fat-

tori contestuali, culturali, organizzativi e di

capacità dell’offerta. Le principali barriere

sono le ridotte dimensioni delle nostre im-

prese, i limiti di cultura digitale nelle deci-

sioni per l’adozione delle tecnologie, l’assenza di equilibrio tra

‘operational technology’ e ‘information technology’ nelle organiz-

zazioni. E poi i problemi con i fornitori che nella percezione delle

imprese tendono a monetizzare commercialmente l’innovazione

proposta, più che a supportare la comprensione della portata del

cambiamento” (fonte

http://www.osservatori.net/smart-manufac-

turing/ultima-ricerca

)”.

Tieghi

: “Nel caso di Endian Connect Switchboard, la risposta è

sì. La soluzione è stata sviluppata in modo da renderne l’utilizzo

semplice anche per chi non possieda ‘skill’ tecnici. Tramite la Con-

nect App, infatti, è possibile gestire l’installato senza avere parti-

colari competenze informatiche. Alternativamente le funzionalità

switchboard possono essere, tramite API, inserite in una piatta-

forma già conosciuta per l’utente, come un portale di supporto,

rendendone la fruizione ancora più fluida. Inoltre, la disponibilità

della suite IoT in versione cloud elimina la necessità della sua

gestione ‘in house’”.

Borgne

: “Le competenze sono certamente una questione da af-

frontare, anche in ottica del cambiamento generazionale che oggi

avviene con l’ingresso nel mondo industriale di persone che vivono

in un mondo digitale e interconnesso e sono abituate a modalità di

interazione e gestione delle informazioni nuove. Si può facilitare

questo processo e dare loro la possibilità di operare al meglio lavo-

rando sulle interfacce, come HMI che hanno un funzionamento ‘ge-

sture’ e ‘multitouch’, e introducendo nuove interfacce, per esempio

con l’uso di ‘wearable’ per l’interazione uomo macchina”.

F&N:

Quali sono le applicazioni che potrebbero ottenere più van-

taggi dalla convergenza delle reti?

Silla

: “Sicuramente tutte le applicazioni in ambito Internet of

Things e machine-to-machine, tra cui reti di trasporto intelligenti,

Fonte: pixabay