FEBBRAIO 2016
FIELDBUS & NETWORKS
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ancora maggiori sono attese dalla sempre più capillare diffu-
sione, anche per applicazioni industriali, di dispositivi quali tablet,
smartphone, videocamere e lettori Rfid, che aprono la strada a
nuove possibilità per aumentare la produttività, l’innovazione e
la collaborazione”.
Randieri
: “Il mondo ICT si trova oggi nel mezzo di una fase di
discontinuità tecnologica e di mercato. La discontinuità tecnolo-
gica può essere sinteticamente spiegata ricordando che la diffu-
sione dei sistemi elettronici gestibili tramite Internet ha schiuso
negli ultimissimi tempi nuovi scenari di convergenza che da circa
un decennio hanno animato dibattiti in tutto il mondo in termini
di standardizzazione. La discontinuità di mercato, diretta conse-
guenza della prima, è data dalla circostanza che il nuovo scenario
di concorrenza e/o cooperazione fra differenti piattaforme e stan-
dard fa emergere nuovi possibili bisogni dei consumatori, dun-
que nuove opportunità e rischi per le imprese della filiera. Più in
dettaglio, occorrerà aumentare il livello di standardizzazione dei
componenti, dei protocolli di comunicazione e dei mezzi trasmis-
sivi con l’obiettivo di ottenere l’interoperabilità di sistemi forniti
da diverse aziende. Affinché il mercato dell’IoT possa decollare
è fondamentale condividere le informazioni, accordarsi sugli
standard tecnologici, fare ‘mash-up’ applicativo. Soprattutto, è
necessario che cambi il modello di business: le aziende dovranno
accettare che prima di competere, e per poterlo fare al meglio, è
fondamentale cooperare. Più facile a dirsi che a farsi. La soluzione
migliore sarebbe quella di definire uno o più standard internazio-
nali, che, poggiandosi su protocolli standard, possano scongiurare
una frammentazione del mercato”.
Sartori
: “La quarta rivoluzione industriale prenderà vita anche
grazie all’importanza dell’interoperabilità tra sistemi e soluzioni
di diverse aziende. E gli standard sono fondamentali in ambito di
automazione e controllo (basti pensare allo standard per la safety
e per le smart grid), in ambito di reti di comunicazioni (Ethernet,
Real Time Ethernet come Profinet), ma anche in ambito superiore,
per l’integrazione tra software e hardware (OPC UA, Java ecc.).
Siemens ha promosso gli standard ed è stata uno degli attori
principali per lo sviluppo di Profibus prima e Profinet poi. Queste
soluzioni sono l’infrastruttura essenziale per garantire la standar-
dizzazione dei componenti, protocolli di comunicazione e mezzi
trasmissivi nell’automazione industriale”.
Silla
: “Negli ultimi anni, l’architet-
tura Rest-Representational State
Transfer è emersa come il tipo di
progetto predominante per i servizi
basati sul Web. Rest è semplice e
leggero. L’implementazione più
nota del progetto Rest non è altro
che l’http, il protocollo alla base
del World Wide Web. I client e
server dei servizi web, che uti-
lizzano l’architettura Rest e sono
implementati su http, possono
trarre vantaggio dell’enorme in-
frastruttura esistente su cui pog-
gia il Web”.
Tieghi
: “Partiamo dal presupposto che anche nelle PMI è molto
difficile imporre uno standard tecnologico e un unico protocollo,
figuriamoci in grandi realtà che controllano differenti processi
e devono oggi essere in grado
di comunicare con l’IT su diversi
fronti. È nata negli ultimi anni la
volontà (o forse è una necessità)
di definire uno standard di co-
municazione che renda possibile
l’IoT o Industrial Internet: OPC UA.
Questa soluzione garantisce co-
municazioni strutturate efficienti
e sicure, favorendo una migliore
connettività, la gestione di sistemi
e interoperabilità a tutti i livelli,
fondamento per la gestione degli
asset industriali e delle loro per-
formance”.
F&N:
Come interagisce la convergenza delle reti con le altre soluzioni
tecnologiche come i big data, il cloud e le app digitali?
Motta
: “Le nuove dirompenti tecnologie supportano sia la registra-
zione, sia la condivisione di dati, ai fini di una migliore collabora-
zione ed efficienza operativa. In particolare, secondo una recente
indagine condotta da LNS Research in ambito manufacturing,
nell’ultimo anno il cloud computing ha raddoppiato il numero delle
applicazioni in campo industriale. Passare ad applicazioni di ge-
stione dati esterne a un’azienda permetterà di alleggerire la strut-
tura IT di oneri e costi di manutenzione e consumo energetico”.
Randieri
: “La convergenza delle reti con le altre soluzioni tecno-
logiche come i big data, il cloud e le app digitali aprono nuovi. È
ciò che promette l’IoT non senza preoccupazioni da parte dei CIO e
degli IT manager i quali, consapevoli delle opportunità e del valore
di business generabili dai dati prodotti e scambiati dalle miriadi
di oggetti interconnessi, riconoscono anche l’inadeguatezza degli
strumenti tecnologici tradizionali e la necessità di un intervento
massivo sul piano infrastrutturale e architetturale. Una trasfor-
mazione che implica poi nuove focalizzazioni di carattere orga-
nizzativo e sulle competenze. Personalmente, sono concorde con
l’idea di molti osservatori che definiscono tale convergenza come
la quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dall’integrazione
dei processi fisici con i nuovi processi digitali, dall’utilizzo delle
informazioni e dei dati e dall’ottimizzazione dei processi operativi,
sia in termini di tempo e di qualità che di costi, sicurezza e varia-
bilità. Questa ‘convergenza’ coinvolgerà trasversalmente i diversi
processi manifatturieri, dalla produzione al supporto. In questo
contesto, nel prossimo futuro, solo le imprese capaci di creare
valore aggiunto nei diversi stadi della produzione, assicurando
una comunicazione in tempo reale tra i diversi attori della catena,
saranno in grado di guadagnare competitività e quote di mercato”.
Sartori
: “Tra i vari driver che hanno richiesto la convergenza
delle reti in ambito industriale vi sono sicuramente big data,
servizi cloud e app digitali. Quindi, le reti di comunicazione, ma
anche l’esigenza d’identificazione hanno dovuto saper ascoltare
le richieste di questi nuovi attori e pertanto l’interazione con essi
è stata massima. Per capire meglio questa convergenza si può
Francesco Tieghi,
responsabile digital
marketing di ServiTecno
Marika Silla, marketing
specialist di Advantech