FEBBRAIO 2016
FIELDBUS & NETWORKS
58
Fieldbus & Networks
con una qualità definita e controllata. Oggi si sta assistendo a una
naturale evoluzione dell’ITC verso l’integrazione con sistemi elet-
tronici, da cui scaturisce la filiera
dell’Internet delle Cose. Mai come
in passato si è assistiti a una to-
tale convergenza delle tecnologie
basate sull’informatica, l’elettro-
nica e le telecomunicazioni. Nuove
dinamiche della domanda e della
tecnologia pongono le imprese
dell’intera filiera dinanzi a scelte
strategiche complesse e per nulla
scontate, da cui dipenderanno in
larga misura la diffusione delle
medesime. Nel caso nostro, poiché
la nostra realtà aziendale si basa
sulla ricerca e sviluppo di nuove
soluzioni nel campo ingegneristico
industriale, tale evoluzione rap-
presenta un vantaggio, poiché oggi non si può parlare di ricerca e
sviluppo se non si ha la completa padronanza delle tre tecnologie
basate sull’informatica, elettronica e telecomunicazione”.
Cristian Sartori
, industrial communication product manager
di
Siemens Italia
(
www.siemens.it): “Nella visione del futuro
dell’industria, la pervasività della comunicazione tra persone,
cose, macchine creerà completamente un nuovo ambiente di pro-
duzione. Le tecnologie di Information & Communication Techno-
logy non solo aiuteranno l’industria a essere più performante ed
efficiente, ma daranno il loro contributo anche per aumentare
valori come la capacità di innova-
zione e creatività. La strategia di
Siemens, per quanto riguarda la
convergenza delle reti, è offrire
una soluzione completa e non
solo semplici componenti per il
networking. Da oggi e nel futuro
prossimo Siemens si impegnerà
non soltanto ad ampliare la pro-
pria gamma di prodotti adatti al
singolo impianto di produzione e
prodotti adatti al livello aziendale,
ma anche nell’approccio al cliente,
consigliando la migliore soluzione
possibile con una prospettiva a
360°. La rete di comunicazione è
in grado di connettere i dispositivi di campo su rete Internet. Il
portfolio Siemens comprende non solo i dispositivi di campo ma
anche il mondo Rfid che garantisce semplificazione e univocità
ai legami tra oggetto finale e sistema di controllo di processo, in
maniera totalmente autonoma”.
Marika Silla
, marketing specialist di
Advantech Italia
(
www.
advantech.it): “Secondo le previsioni, il numero di oggetti connessi
passerà da 1,7 miliardi alla fine del 2014 a 6,6 miliardi nel 2020.
Questa crescita fenomenale è resa possibile dai costi in continua
discesa dei sensori e dei dispositivi hardware intelligenti embed-
ded, dalla comunicazione wireless dei dati e dall´elaborazione
dati. Le soluzioni IoT complesse richiedono piattaforme di comu-
nicazione più avanzate e un middleware che faciliti l´integrazione
senza soluzione di continuità di dispositivi e reti”.
Francesco Tieghi
, responsabile digital marketing di
Servi-
Tecno
(
www.servitecno.it): “La strategia Endian, brand distri-
buito in Italia da ServiTecno, si basa sulla trasmissione sicura
del flusso di dati tra oggetti che tradizionalmente non comuni-
cano tra loro. Chiave della soluzione è un’intelligenza centrale
che, tramite un tunnel VPN con funzionalità avanzate, permette
il transito protetto delle informazioni dagli impianti di produzione
in campo all’utente collegato e viceversa. L’intelligenza centrale
governa e controlla le operazioni effettuate dai singoli utenti (pre-
autorizzati) sugli impianti di produzione. Gli stessi utenti potranno
quindi accedere al singolo macchinario, collegato a un firewall
industriale, monitorarlo e gestirlo tramite i software normalmente
in uso all’azienda”.
F&N:
In che modo si può garantire un livello di standardizzazione
per componenti, protocolli di comunicazione e mezzi trasmissivi
tale da garantire l’interoperabilità dei sistemi forniti da diverse
aziende?
Griffini
: “Mitsubishi Electric è stata particolarmente precoce nel
riconoscere come, con la crescente rilevanza dell’IoT nella produ-
zione manifatturiera, la trasparenza assuma un’importanza asso-
luta. Non a caso questo è proprio uno dei presupposti da cui nasce
l’idea alla base di e-F@ctory Alliance. Per permettere al cliente
finale di disporre di una soluzione davvero completa, Mitsubishi
Electric ha deciso di potenziare i vantaggi ottenibili dalla sua
piattaforma e-F@ctory attraverso una partnership con una vasta
serie di fornitori tecnologici. È nata così e-F@ctory Alliance, una
rete di oltre 3.000 partner, in grado di fornire soluzioni a livello di
campo, di controllo, di processo e di business, tutte interoperabili
e accomunate dall’adozione di un unico protocollo standard. Non a
caso, la piattaforma e-F@ctory è stata premiata da Frost&Sullivan
per la sua capacità di integrare i componenti di automazione indu-
striale utilizzando protocolli e reti comuni”.
Motta
: “Non è solo l’utilizzo di un prodotto specifico a caratte-
rizzare la rivoluzione Industry 4.0. Creare un’azienda connessa è
molto più che collegare tra loro dei sistemi eterogenei. Innanzi-
tutto, si tratta di sviluppare una connessione, per esempio con
switch gestiti della serie Stratix di Rockwell Automation, senza
soluzione di continuità tra tutti i livelli IT e di controllo aziendali,
che abiliti l’accesso a dati operativi, in tempo reale e storici, qua-
lunque sia la fonte, siano essi dati di business o transazionali, sia
che impattino sui diversi impianti che sulla globalità delle ope-
razioni. Non solo, è necessario anche disporre di una tecnologia
sicura, per esempio firewall Stratix 5900, per trasformare questa
integrazione in valore aggiunto. La Internet suite permette alle
informazioni di fluire liberamente verso la destinazione desiderata
anche nelle operazioni di produzione più complesse, consentendo
una maggiore collaborazione tra dispositivi, macchine e operatori
(non per nulla qualcuno parla di Internet of Everything). Inoltre,
può teoricamente supportare un numero illimitato di nodi, per una
maggiore flessibilità nelle operazioni e nelle comunicazioni a tutti
i livelli aziendali. Già oggi, molti dei dispositivi in uso nelle linee
e impianti di produzione sono connessi su reti IP, ma opportunità
Cristian Sartori, industrial
communication product
manager di Siemens Italia
Cristian Randieri,
presidente e CEO di
Intellisystem Technologies