Table of Contents Table of Contents
Previous Page  42 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 42 / 84 Next Page
Page Background

SETTEMBRE 2016

FIELDBUS & NETWORKS

42

C

on l’avvento di concetti

come Industry 4.0 e Indu-

strial Internet of Things le

nostre industrie sono de-

stinate a diventare sempre

più connesse e, inevitabile conseguenza,

vulnerabili ai cyber-attacchi e ai rischi di

responsabilità civile. È vero che fin dalla

prima comparsa dei sistemi fieldbus

nell’industria, quindi da tempi lontani,

siamo abituati a parlare di ‘fabbrica con-

nessa’, dove i dati transitano dal livello

di campo via via su, verso il controllo e,

infine, all’ambito ‘office’, ma si parlava

comunque di ‘mondi’ tecnologicamente

differenti, ovvero legati a tecnologie,

protocolli, standard e prodotti in grado

di interoperare e scambiarsi dati solo

grazie a particolari accorgimenti o ad ap-

positi apparati che fungevano da ‘inter-

mediari’. Oggi, le imprese dei comparti

energia, trasporti, telecomunicazioni

e, più in generale, del

manifatturiero fanno

sempre più affidamento

sull’automazione, le

tecnologie robotiche, le

reti digitali e i disposi-

tivi connessi; Ethernet è

diffuso a livello di campo

e le connessioni arri-

vano su Internet, dove

i comandi e lo status di

apparecchiature e mac-

chine diventano gestibili

tramite comuni browser

e supporti d’uso comune,

come smartphone e ta-

blet. Così, il rischio che

gli impianti diventino

bersaglio di attacchi

criminali via web, come

purtroppo già avviene nel

mondo IT, è aumentato.

Oltretutto, in campo manifatturiero e dei

servizi gli attacchi ai sistemi di controllo

possono provocare interruzioni delle at-

tività molto onerose, oltre che pericolose

a livello di incolumità del personale, dei

beni strumentali e dell’ambiente. Nei

mesi scorsi, per esempio, tre aziende di

servizi in Ucraina, l’ente nazionale per

l’elettricità in Israele e, più di recente, un

impianto nucleare tedesco hanno subito

attacchi informatici. In questi casi non

si tratta di un furto di dati: gli attacchi

informatici a impianti di produzione e a

infrastrutture sensibili mirano ai sistemi

industriali di controllo (ICS) per manipo-

larne o interromperne il funzionamento.

La vulnerabilità degli ICS usati per con-

trollare i processi nei settori industriali

e produttivi è un problema da non sotto-

valutare. Lo scorso anno negli USA sono

stati registrati 295 incidenti informatici

agli ICS (fonte Allianz Global Corporate

& Specialty - Agcs) con un aumento del

20%. “Un cyber-attacco a un ICS può

dare luogo a danni fisici, come incendi o

esplosioni, ma anche a interruzioni delle

attività” afferma Nigel Pearson, global

head of fidelity di Agcs. “Alcuni ICS uti-

lizzati ancora oggi nelle imprese di pro-

duzione e di servizi sono stati progettati

prima che la sicurezza informatica

diventasse un problema importante”.

Inoltre ,“gli ICS sono soggetti a guasti

tecnici e a errori degli operatori, che

possono essere più frequenti e gravi in

termini di conseguenze e spesso non

inseriti nei rapporti informatici”.

La responsabilità civile

nelle smart factory

Se gli ICS sono un problema per il set-

tore dei servizi, nel campo della produ-

zione esistono rischi simili legati alla

business intelligence e ai danni fisici

collegati all’informatica. Le cosiddette

‘fabbriche intelligenti’ della Industria

4.0 si affidano fortemente alle supply

chain interconnesse, il che comporta

nuovi rischi e opportunità. “Il controllo

continuo e la manutenzione predittiva

delle linee di produzione automatizzate

ridurranno la frequenza delle perdite in

piccola scala e aumenteranno la vita

degli impianti” spiega Michael Bruch,

head of emerging trends di Agcs. “Le

supply chain saranno meglio control-

late, più prevedibili e visibili, facili da

monitorare, con una migliore traccia-

bilità dei prodotti e conseguente ridu-

zione delle perdite per deterioramento

o scadenza. Tuttavia, l’interconnessione

dei processi di produzione aumenterà

la vulnerabilità informatica, soprattutto

perché le falle nella sicurezza, presenti

nei software integrati, sono difficili da

individuare. Il potenziale complessivo

di perdita dunque sta aumentando in

modo importante e con esso crescono

esponenzialmente le potenziali richie-

ste di indennizzo a livello assicurativo,

che diventano sempre più consistenti e

complesse”. Se per esempio un robot

Fieldbus & Networks

LA CYBER-SECURITY

NELL’INDUSTRIA

SEMPRE PIÙ INTERCONNESSE E ACCESSIBILI VIA

WEB, LE SMART FACTORY RAPPRESENTANO

UN FACILE BERSAGLIO PER I CYBER-CRIMINALI.

VEDIAMO IN CHE MODO CI SI PUÒ DIFENDERE

di

Ilaria De Poli

Sicurezza

Fonte: www.pixabay.com