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SETTEMBRE 2016

FIELDBUS & NETWORKS

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ampia di informazioni, che sono già disponibili all’interno, per esem-

pio, di inverter smart qual è Altivar Process di Schneider Electric, con

le funzioni cosiddette ‘service oriented’. Funzionalità, quelle integrate

nel drive, orientate a fornire un servizio predittivo di manutenzione e

con esso una migliore gestione di un asset determinante nel processo

produttivo di molti segmenti di mercato industriale. All’interno delle

architetture di automazione questo tipo di informazioni sono sempre

più presenti, tipicamente però queste venivano trasmesse utilizzando

reti o fieldbus proprietari, oggi invece grazie alla diffusione anche a

livello OT (Operation Technology) del protocollo IP Ethernet, le reti si

sono aperte. Persiste tuttavia una certa segmentazione rispetto la rete

IT, che resta chiusa tecnologicamente e culturalmente all’aggrega-

zione dei dati con i device di campo. Questa scelta in passato è stata

fatta per assicurare che fosse data la giusta priorità ai messaggi di

comando e controllo gestiti dal controllore PLC, il quale fungeva anche

da gestore del traffico, essendo un punto di rottura tra i vari livelli di

rete. Questa scelta costringeva inoltre a selezionare un subset di dati

richiesti per la gestione dell’energia, acquisirli dal device, per esempio

power meter, e copiarli nei PAC, per poter poi trasferire tale set di dati

ai sistemi di energy management e ad altri sistemi di monitoring. Per

questione principalmente di memoria, i dati non potevano essere tutti

replicati sul PLC,

ma dovevano es-

sere per forza limi-

tati in ampiezza. Per

rendere disponibili

le informazioni di

automazione, ge-

stendo anche i dati

dell’energia senza

compromettere il

focus sul controllo,

è dunque necessa-

rio consentire l’ac-

cesso dei device ai

sistemi di analisi. Qualsiasi soluzione di trasferimento produce un ca-

rico non necessario sul controller, o riduce la disponibilità dei dati. La

soluzione migliore è permettere una connessione Ethernet diretta tra

le applicazioni di analisi e i device intelligenti. Per mantenere il giusto

equilibrio in presenza di questo accesso dall’esterno, si devono adot-

tare in parallelo accorgimenti di sicurezza e verifica tali da garantire

che il sistema di controllo operi alla perfezione.

In questo senso, Schneider Electric ha fatto una scelta precisa in-

troducendo Modicon M580: un PAC Ethernet-enabled che riesce

sia a rispondere alle sfide attuali legate alla gestione dell’energia,

sia a preparare le aziende a sfruttare le opportunità future derivanti

dai big data.

Un PAC a base Ethernet

L’intelligenza software integrata con le funzionalità di networking è

alla base del concetto di ePAC (Ethernet PAC) cervello e cuore dei

sistemi industriali. Questo ePAC diventa dunque fulcro e punto di pas-

saggio nevralgico dei dati in una soluzione di automazione che vuole

rispondere a necessità di maggiore trasparenza ed elevata velocità

di comunicazione, o che vuole fornire una soluzione sincronizzata per

connettere dispositivi che si basano su standard di mercato aperti e

non proprietari. Questo avviene perché il back-plane del controllore

è stato trasformato in un router, che permette ai sistemi di livello più

alto di comunicare direttamente con i device intelligenti. Si aggiunge

poi un servizio standard Ethernet chiamato Quality of Services (QoS),

che permette un’analisi dei dati in acquisizione all’ePAC e una loro

definizione di priorità utile per non congestionare il traffico e permet-

tere quindi di gestire al meglio ciò che è realmente necessario acqui-

sire nel giusto tempo.

L’ePAC e la visione che è a supporto dello sviluppo di questo pro-

dotto, aiuta quindi a riscrivere il modello stesso di design delle

infrastrutture di rete dei nostri sistemi produttivi. La stessa associa-

zione Odva, ente internazionale che sviluppa e promuove lo standard

Ethernet/IP non modificato, vede nello sviluppo dell’IoT (Internet of

Things) un’opportunità e naturale evoluzione dei sistemi di fabbrica.

In un mondo in cui si stima si arriverà nel 2020 ad avere circa 50

miliardi di dispositivi connessi (fonte Cisco Consulting), cambieranno

secondo Odva le stesse topologie nei sistema di automazione. Dalla

classica segmentazione sui tre livelli di sistema (IT/control/device)

si tenderà ad architetture in cui i dispositivi dotati di microcontrol-

lore potranno connettersi e dialogare tra loro all’interno di un’unica

infrastruttura di rete senza livelli intermedi di sistema, creando così

un nuovo ecosistema.

L’evoluzione da PLC a ePAC come Modicon M580, nonché la trasfor-

mazione dei dispositivi di campo quali il drive Altivar Process, che

da semplice inverter si è trasformato in smart drive, sono elementi

chiave per costruire un futuro più sostenibile, nel quale l’analisi dei

dati possa rendere già oggi i processi più produttivi, con minore

spreco di energia. In una visione più

generale, i nodi finali saranno il nutri-

mento dei sistemi informativi che uti-

lizzeranno controllori ePAC come centro

nodale in grado, grazie alla plasticità

di adattamento della rete e a una più

rapida capacità di calcolo, di creare un

nuovo modello cognitivo dei sistemi di

fabbrica. Per raggiungere questi obiet-

tivi e prestazioni gli operatori di settore

e i loro clienti cercheranno nelle aziende

che forniscono tecnologia e nei loro part-

ner, quali i system integration, le com-

petenze necessarie su come sfruttare le

nuove opportunità legate alla Industry 4.0 e sviluppare fattivamente

quello che sono i concetti di smart plant e smart manufacturing. Come

indicato su di un white paper pubblicato nel 2013 dall’agenzia di studi

di mercato ARC, il concetto alla base dell’Ethernet PAC sarà ricono-

sciuto e assorbito dal mercato prevedendo anche “

(…) we believe

that many other leading suppliers in the automation industry may

soon follow suit with their own ePACs

”: riteniamo che altri fornitori

leader nel settore dell’automazione industriale renderanno presto di-

sponibili delle proprie soluzioni ePAC.

Schneider Electric

www.schneider-electric.it

L’evoluzione da PLC a ePAC come Modicon M580 rappresenta un

elemento chiave per sfruttare le opportunità create dai big data

Modicon M580 di Schneider Electric è un PAC Ethernet-enabled