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n.20 novembre 2015

La Commissione europea ha recentemente avviato

una consultazione pubblica per raccogliere pareri sulla

strategia da adottare per impostare la transizione verso

la cosiddetta “economia circolare”, intesa quale economia ca-

pace di rigenerarsi autonomamente, in quanto sistema in cui

tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione,

sono organizzate in modo che “i rifiuti di qualcuno diventino

risorse per qualcun altro”.

Partendo quindi dal presupposto che sarà necessario con-

siderare l’intero ciclo di vita dei prodotti con la prospettiva

che, giunti a fine di vita, essi siano ancora risorse capaci di

rimanere all’interno del sistema economico creando (opportu-

namente riutilizzate) nuovo valore, è evidente che il passag-

gio a tale nuova economia comporterà modifiche all’insieme

delle catene di valore, dalla progettazione di beni/servizi ai

modelli di mercato e di impresa, dai metodi di trasformazio-

ne dei rifiuti in risorse alle modalità di consumo, implicando

un vero e proprio cambiamento sistemico e un forte impulso

innovativo, sia sul piano tecnologico che dell’organizzazione,

della società, dei metodi di finanziamento e delle politiche.

Andando oltre la green economy, l’economia circolare potrà

dunque promuovere la competitività e l’innovazione, stimo-

lando il nascere di nuovi modelli imprenditoriali e l’adozione

di nuove tecnologie, favorendo inoltre la modernizzazione

delle politiche sociali. In tale scenario, la gestione dei rifiuti

da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) è sicu-

ramente tra gli ambiti d’azione di maggiore interesse.

L’accordo di programma per la definizione delle condizio-

ni generali di raccolta e gestione dei rifiuti da apparec-

chiature elettriche ed elettroniche, recentemente firmato

dal Centro di Coordinamento Raee, dalle Associazioni di

categoria dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed

Elettroniche, dalle Associazioni delle Aziende di Raccolta

dei rifiuti e dalle Organizzazioni delle Imprese Commer-

ciali e della Distribuzione, può rappresentare un’opportu-

nità per le imprese?

“Il tema dello sviluppo e crescita sostenibile - spiega

Maria

Antonietta Portaluri

, Direttore Generale di Anie Confin-

dustria - è da tempo all’ordine del giorno nelle agende di tutti

i Paesi industrializzati, e anche l’industria è in prima linea su

fiuti:

questo fronte. L’efficienza nell’utilizzo e nel riciclo delle risor-

se riveste un’importanza fondamentale per le imprese rap-

presentate dall’Associazione Nazionale Imprese Elettrotec-

niche ed Elettroniche (Anie) ed è il principio cardine di ogni

attività manifatturiera che voglia essere in grado di sostenere

la competizione globale. I progressi conseguiti nel settore del

trattamento dei rifiuti sono un fattore chiave per trasformare

con successo i rifiuti in risorse; pertanto è possibile afferma-

re che con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma sia

stato compiuto un concreto passo avanti per incrementare

nei prossimi anni i livelli di raccolta e riciclo di preziose risor-

se derivanti dai rifiuti elettrici ed elettronici, coerentemente

con i principi dell’economia circolare. Tramite l’accordo tutte

le componenti della filiera Raee hanno infatti sottoscritto un

concreto impegno a fare ciascuna la propria parte nel rag-

giungimento dell’obiettivo stabilito dal Dlgs 49/2014 di arri-

vare, entro 5 anni, a raccogliere 720.000 t di Raee, pari circa

al 65% di tutte le Aee (Apparecchiature Elettriche ed Elettro-

niche) immesse sul mercato ogni anno, che corrispondono a

circa 12 kg a cittadino. Se in passato i rifiuti rappresentavano

un costo - conclude Portulari - nel mio settore rappresenta-

no invece ora un valore consistente per i materiali da essi

recuperabili, come confermato da uno studio pubblicato ad

Aprile 2015 dalla United Nations University

(http://unu.edu/):

nel 2014 sono state prodotte 41,8 milioni di tonnellate di ri-

fiuti elettronici, per un valore di circa 48 miliardi di euro in

relazione al contenuto di materie prime importanti quali oro,

argento, acciaio, alluminio e terre rare”.

Abbiamo domandato a Maria Antonietta Portaluri anche

alcune informazioni circa il progetto ‘Expo’ di Confindu-

stria, cui Anie ha aderito in qualità di Federazione part-

ner.

“L’Expo, evento che sta concentrando l’attenzione del mondo

su Milano e l’Italia, rappresenta il luogo in cui tutti i parteci-

panti possono discutere la sfida della nutrizione e dell’ali-

mentazione, il contesto internazionale nel quale gli operatori

possono valutare nuove opportunità di business, favorendo

il rilancio economico e d’immagine del Paese. Anie ha col-

to quest’occasione unica e prestigiosa aderendo al progetto

di Confindustria in Expo, la realizzazione della mostra ‘Fab