GIUGNO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 364
30
AO
PANORAMA
di
Polly McGallagher
N
on è del tutto negativa la
situazione dell’industria chi-
mica italiana. Il panorama è
variegato e caratterizzato da
gruppi medio-grandi (ossia
con vendite mondiali superiori a 100 mi-
lioni di euro) a capitale totalmente italiano
che conseguono il 24% del valore della
produzione, mentre le PMI detengono
una quota del 39% e le imprese a capitale
estero il restante 37%. Tale valore nel 2012,
secondo le stime dell’associazione di set-
tore Federchimica (Confindustria), è stato
pari a 52,3 miliardi di euro, con una diminu-
zione - rispetto ai numeri del 2011- del 2%,
tutto sommato modesta rispetto all’inver-
sione ciclica iniziata nel 2008, che ha avuto
come picco negativo il 2009 e che fotografa
specularmente quella dell’intera economia
nazionale. I livelli di output e redditività pre-
crisi, risalenti al 2007 - quando il fatturato
raggiunse i 56,2 miliardi - infatti sono an-
cora i parametri di riferimento che il settore
agogna di riguadagnare, ma il loro raggiun-
gimento è soggetto a condizioni micro e
macroeconomiche che verranno delucidate
in seguito. In tema di puro e semplice ma-
nufacturing, corre l’obbligo di
notare che il calo dei livelli pro-
duttivi era stato parzialmente
compensato nel 2011 da una
dinamica dei prezzi piuttosto
vivace, con un conseguente
aumento di fatturato, condizione che non si
è replicata però lo scorso anno. Da rilevare,
inoltre, che il rallentamento della domanda
è derivato storicamente anche da un effetto
tutt’altro che secondario, ossia da un crite-
rio di stock feeding (gestione delle scorte di
materie prime) molto oculato da parte della
clientela, che opera sulla base del flusso dei
propri ordinativi. Se si considera che i settori
clienti (in ambito nazionale, perché l’export
è in buona salute) sono stati a loro volta
colpiti dalla crisi economico-finanziaria
strutturale e che i settori in modesta ripresa
mostrano un basso contenuto di chimica
(come ad esempio quello dei macchinari)
si evince che questo insieme di concause
agisce da freno a una marcata inversione di
tendenza.
Il comparto in Italia
L’accurata analisi del comparto rilasciata lo
scorso dicembre da Federchimica (‘L’indu-
stria chimica. Situazione e prospettive’) ha
evidenziato, in chiave Swot (punti di forza e
debolezza, opportunità e rischi) alcuni ele-
menti basilari. Il costo elevato delle materie
prime, unito alla crisi del mercato interno,
ha portato a una ristrutturazione drastica
del portafoglio prodotti: di conseguenza in
Italia si concentrano attività a maggior con-
tenuto di innovazione e valore aggiunto
che, pur condizionando i volumi nel breve,
non subiscono per contro la concorrenza
dei paesi a basso costo. Per semplificare,
si è rimodulata la presenza internazionale,
con il mantenimento in Italia delle produ-
zioni a forte valore aggiunto (fine e specia-
listica) e la remotizzazione di quelle che si
avvantaggiano dei minori costi dei paesi
esteri (commodities), secondo un principio
di ‘delocalizzazione selettiva’ o, per i grandi
gruppi, in base a un approccio decisamente
glocal.
L’analisi, pur non nascondendo le difficoltà
e l’obiettiva perdita di fatturato nel 2012,
è giunta a una conclusione nell’insieme
ottimistica. Infatti il settore, nonostante il
ridimensionamento della domanda, si è
dimostrato strutturalmente non del tutto
debole, mostrando parametri di redditi-
vità e solidità finanziaria al di sopra della
media nazionale e potendo contare sulla
presenza di imprese vigorose per crescita e
risultati economico-finanziari e una quota
L’industria chimica registra buoni risultati nei paesi emergenti.
Meno brillante la situazione in Europa e nel nostro paese, anche
se non del tutto negativa. Da sempre esportatrice, la
chimica italiana ha potenziato questa vocazione
L’industria
chimica: situazione
eprospettive
2008
%
2008
%
2009
%
2010
%
2011
%
2012
%
56,2
-
54,9
-2,3
44,9
-15,2
52,6
+8
53,4
+1,5
52,3
-2
Fonti:Federchimica-ISTAT
Andamento del fatturato della chimica in Italia (2007-2012) Miliardi di euro
Fonte: http://dilectusrecruitmentsolutions.co.uk