NOVEMBRE 2017
FIELDBUS & NETWORKS
20
Fieldbus & Networks
IO-LINK: IL SEGRETO DELLA SEMPLIFICAZIONE
A Torino, al Centro Congressi del Lingotto, si è tenuta a metà ottobre la tappa italiana dell’IO-Link User Workshop:
folto il pubblico e tanto l’interesse
Supportata da una community internazionale che conta circa 170 aziende, alla quale ogni anno aderiscono nuove aziende,
IO-Link
( www.io-link.com )è una tecnologia relativamente giovane, in quanto ha fatto la sua comparsa sul mercato appena una decina di anni fa. È giunta alla ribalta nel mondo
dell’automazione sull’onda di Industria 4.0 e del concetto di digital manufacturing, poiché si tratta di protocollo di comunicazione punto-punto in grado
di collegare in modo semplice e intuitivo dispositivi quali sensori, attuatori e bordo macchina, a sistemi di livello superiore, quali i PLC, per poter così
raccogliere il dato a livello di campo inmodo immediato e semplice. IO-Link possiamo dire che ‘allunghi il filo’ della comunicazione industriale, rendendo
‘intelligente’ e digitale pressoché qualsiasi tipo di sensore al quale si collega.
La diagnostica IO-Link permette quindi all’utente di capire se un dispositivo è
collegatomale, se si è verificata una rottura, per esempio del cavo, se ci sono
problemi nella rilevazione dei dati di processo, che risultano non validi, o se
la comunicazione non è riuscita. La programmazione della diagnostica, poi, è
molto semplice, soprattutto nel caso di eventi già predefiniti dallo standard.
Inoltre, IO-Link è indipendente dal bus soprastante, utilizza le infrastrutture
esistenti senza bisogno di nuovi cablaggi o hardware aggiuntivo, migliora la
disponibilità della macchine in quanto permette l’immediata individuazione
di un guasto, quindi la sua soluzione, e mette a disposizione una modalità di
rilevazione di dati digitali a valore aggiunto semplice e veloce.
Non è un caso, dunque, se negli ultimi anni la crescita di questa tecnologia è
stata esponenziale: i nodi IO-Link venduti nel mondo a fine 2016 erano circa 5
milioni e 600 mila e a fine 2017 ci si aspetta di superare i 7 milioni. “Non c’è
limite alla crescita” ha sottolineato Giorgio Santandrea, presidente del Consor-
zio PI (Profibus e Profinet) Italia, “ci aspettiamo che IO-Link resti uno degli argo-
menti di cui si parlerà nel mondo dell’automazione ancora a lungo in futuro”.
A cura della redazione
Attualità
in breve
Giorgio Santandrea, presidente del Consorzio PI Italia
L’IO-Link User Workshop di
Torino è stata occasione per
scoprire le ultime novità della
tecnologia IO-Link
INDUSTRIAL ETHERNET: NASCE UN GRUPPO DI LAVORO SULLA SICUREZZA
CC-Link Partner Association
(
Clpa -
www.clpa-europe.com )ha creato
un gruppo di lavoro dedicato alla sicurezza delle reti Ethernet industriali.
L’obiettivo è creare un documento contenente le linee guida per gli utenti
che vogliono creare reti sicure di classe Gigabit utilizzando le tecnologie
CC-Link IE. Il documento tratterà specificatamente le strategie per gli
utenti che adotteranno il protocollo Slmp (Seamless Message Protocol)
e CC-Link IE Field Basic, che implicano l’utilizzo della comunicazione IP
generica sia per le comunicazioni cicliche, sia per quelle transitorie.
Nonostante l’industria stia facendo diversi passi per rendere più sicuro
l’hardware, Clpa riteneva che fosse possibile fare di più per affrontare le
carenze in termini di sicurezza di rete, senza compromettere le necessità
della produzione. Da qui, la decisione di creare un gruppo di lavoro che,
partendo dalle strategie di sicurezza di rete definite nello standard IEC
62443, si focalizzasse sull’automazione industriale e i sistemi di controllo.