NOVEMBRE 2017
FIELDBUS & NETWORKS
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produttive, costrette al fermo degli
impianti. Proprio alla luce di questi
fatti di cronaca e dell’evoluzione che
sta interessando tutto il mondo indu-
striale, un approccio alla sicurezza ‘a
porte stagne’ e del tipo ‘spero che non capiti mai alla mia azienda’ non è
più sostenibile. Se da una parte, i nuovi trend tecnologici aperti e integrati
(sistemi operativi e network soprattutto) stanno cambiando le modalità
operative aziendali, dall’altra anche gli attacchi informatici stanno evol-
vendo e tutto ciò rende più chemai di attualità il tema della cyber-security
estesa a tutti gli ambiti dell’impresa.
Una rosa… senza spine
L’avvento delle nuove tecnologie IIoT (Industrial Internet of Things) e
quindi del concetto di Industry 4.0 e di un’azienda interconnessa, dove
si attui la convergenza di sistemi tradizionalmente separati come quelli
informativi e di produzione (IT e OT), l’uso di tecnologie ‘mobile’, di tool
di analytics e di piattaforme cloud, offrono una serie di vantaggi, con tan-
gibili e significativi miglioramenti per le attività e i risultati di business
dell’azienda, ma al tempo stesso fanno crescere le potenziali minacce
alla sicurezza. È possibile avere la rosa senza le spine? Certamente no,
tuttavia è potere di noi utenti mitigarne gli effetti e la forza. Diffondere e
consolidare la cultura della sicurezza informatica anche in campoOT costi-
tuisce un primo, indispensabile passo da compiere, poiché sottovalutare il
problema costituisce di per sé una minaccia.
Inoltre, la sfida dell’Industria 4.0 richiede una
protezione diversificata dei sistemi aziendali,
dunque un approccio culturale nuovo al tema
della cyber-security: tutto deve essere proget-
tato inmodo olistico, la sicurezza dell’automa-
zione industriale insieme a quella aziendale, in
modo globale dal primo all’ultimo dispositivo.
È necessario poi cambiare ottica: i fattori di
preoccupazione non possono limitarsi a quelli
per i quali gli utenti sembrano averemaggiore
sensibilità, ovvero virus, attacchi esterni e sa-
botaggi informatici. A questi vanno aggiunte
quelle azioni che in genere vengono trascu-
rate, ma che statisticamente rappresentano il
numero più consistente di violazioni alla sicu-
rezza di un’applicazione, per esempio le azioni
involontarie e non autorizzate di accesso da
parte di personale interno non autorizzato o
esterno. La security deve diventare parte in-
tegrante dell’attività produttiva della fabbrica
e deve includere anche l’infrastruttura di rete,
i sistemi di controllo, le macchine e gli im-
pianti, deve coinvolgere le singole persone,
istituire prassi e procedure aziendali nel loro
complesso e lungo tutta l’azienda. In questo
scenario, anche le aziende che forniscono le
soluzioni per l’automazione devono attrezzarsi
per offrire ai propri clienti sistemi più adeguati
in termini di sicurezza. In Rockwell Automa-
tion riteniamo fondamentale che gli speciali-
sti IT estendano il loro raggio d’azione anche
alla parte di produzione aziendale, in stretta
collaborazione e totale sinergia con le figure
OT. A tale proposito abbiamo creato un team internazionale di professio-
nisti. Sono figure professionali di alto profilo con competenze IT tali da
poter accompagnare il cliente in tutte le fasi del progetto, partendo dalla
stesura delle specifiche di progettazione dell’infrastruttura di rete, al fine
di garantirne la massima sicurezza, per arrivare al supporto al cliente su
reti industriali già esistenti.
Sicurezza in tre fasi
Abbiamo inoltre sviluppato un approccio in tre fasi, per la definizione di un
programma completo di sicurezza industriale, che va dal livello gestionale
fino a quello operativo dell’impianto e che aiuta a mitigare i rischi grazie
alle persone, ai processi e alle tecnologie. I tre passaggi fondamentali pre-
vedono: un security assessment, che consiste in una valutazione estesa
a tutta l’azienda per individuare le aree a rischio e le potenziali minacce;
una difesa in profondità, con un approccio basato su molteplici livelli di
protezione; la verifica che i fornitori di automazione applichino nella pro-
gettazione dei propri prodotti i principi fondamentali della sicurezza.
Infine, ricordiamo che le minacce alla sicurezza delle aziende industriali
continueranno a evolvere: per riuscire a contenere i possibili danni è ne-
cessario affrontare il tema in maniera dinamica. Nuove competenze e
nuovi approcci aiutano a contenere i possibili danni, perché il problema
esiste e riguarda tutti noi. Dobbiamo imparare a non ignorarlo.
Rockwell Automation -
www.rockwellautomation.itFabrizio Conte, CSM country
manager Italy di Rockwell
Automation
Sottovalutare il problema della sicurezza
informatica in campo OT costituisce di per
sé una minaccia
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