MAGGIO 2017
FIELDBUS & NETWORKS
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caricamento sugli automezzi che dovranno trasportarli. Il tutto lungo un
processo completamente automatizzato. “L’investimento che abbiamo af-
frontato è stato operato nell’ottica di portare a termine la trasformazione
di Marcegaglia in Connected Factory” precisa Livio Bonatti, network in-
frastructure manager, headquarter Marcegaglia. “Abbiamo quindi scelto
di adottare una rete unificata per l’azienda e gli stabilimenti, in grado di
abilitare la reingegnerizzazione dei processi in ottica Internet of Things e
lungo una supply chain totalmente informatizzata”. Sia i carriponte che i
mezzi AGV, attivi nei rispettivi stabilimenti, ricevono e trasmettono dati e
informazioni tra di loro e con il sistema centrale. Quest’ultimo impartisce
ordini e missioni e guida le macchine con una notevole precisione, come
necessario in quanto occorremuoveremateriali dagli ingombri e dal peso
più che consistente. “Per Marcegaglia un blocco o un rallentamento degli
impianti dovuto a ordini e missioni non eseguite correttamente potrebbe
generare perdite a livello di business” continua Bonatti. “Per rendere pos-
sibile la comunicazione senza interruzioni e la trasmissione di dati tra le
macchine automatiche, i PLC e il sistema,
risulta dunque fondamentale avere a
disposizione un’architettura veloce, af-
fidabile e ad altissime prestazioni, oltre
a dispositivi di rete adatti a un ambiente
industriale come quello in cui operiamo”.
Sottolinea quindi Roberto Ferrari, diret-
tore dello stabilimento di Casalmaggiore:
“I dati dal carroponte hanno bisogno di
una trasmissione stabile e continua, per
cui i carriponte sono impostati inmodo da
avere un continuo scambio inmillisecondi
per rilevare i rispettivi posizionamenti.
Se la comunicazione non è all’altezza i
carriponte rallentano e si fermano, con
forti conseguenze per la produzione”. Esigenze perfettamente in linea
con quelle dello stabilimento di Ravenna, come conferma Emiliano Dini,
responsabile automazione dello stesso: “Le navette AGV si spostano
tramite sensori per identificare il tracciato in aree dello stabilimento in
cui possono incrociarsi tra di loro e aperte al transito degli operatori. Pur
dotate di tutti gli strumenti di sicurezza, è fondamentale che siano sempre
connesse alla rete che ne controlla la localizzazione”.
Lo stabilimento è sempre connesso
L’architettura allestita da Marcegaglia riflette l’approccio Cisco Factory
Network ed è composta dagli apparati alla base dell’infrastruttura che
garantiscono la connettività, gli switch di fattura industriale della serie
Cisco IE2000. A questo si aggiunge la componente di Factory Wireless,
che porta la connettività in tutti i punti dei stabilimenti e comprende ac-
cess point Cisco 1600 e 2700 e controller wireless 5500, il tutto gestito
tramite Cisco Prime Infrastructure.
L’infrastruttura è completata dalla componente di Factory Security, che
con i firewall 5500, le sonde IPS Sourcefire e Cisco Identity Services
Engine mette la rete del Gruppo e gli stabilimenti
al riparo da attacchi esterni e interni. Il risultato è
una piattaforma che, integrando completamente gli
stabilimenti all’ambiente di rete aziendale in modo
sicuro, facile da gestire e con alte prestazioni, per-
mette tutta l’automazione degli impianti e, di con-
seguenza, favorisce la produttività.
L’industria è pronta
per il futuro
La lunga lista dei benefici ottenuti dal Gruppo
Marcegaglia parte dai vantaggi guadagnati sul
campo dalla qualità della soluzione. “Cisco usa
tecnologie e linguaggi standard che permettono la
totale personalizzazione dei sistemi anche in am-
bito industriale e, di conseguenza, le prestazioni
della rete” chiarisce Bonatti. Grazie all’architettura
Factory Network Marcegaglia ha ottenuto la mas-
sima visibilità su tutti gli impianti, il che permette
di individuare eventuali problemi prima che si veri-
fichino. L’affidabilità delle soluzioni Cisco consente
inoltre che tutto funzioni a dovere, con notevoli
benefici per il business. Altri vantaggi sono legati
al risparmio del costo e del tempo del personale impiegato a svolgere le
operazioni che sono state così demandate alle macchine, attive su più
turni senza l’impiego di manodopera. Non solo: “Abbiamo azzerato il ri-
schio di errore nella produzione” aggiunge Bonatti. “Programmando ogni
operazione e comunicandola via rete Cisco ai carriponte e alle navette,
ogni fase di lavorazione e ogni movimentazione o stoccaggio si svolgono
secondo la pianificazione. In questo
modo possiamo essere più efficienti,
grazie a un sistema che è anche in
grado di segnalare la possibilità di
un errore umano nelle poche pro-
cedure manuali che restano attive”.
Senza contare che, con un sistema
automatizzato, il personale non
deve portarsi su carriponte in quota,
stanziare sotto carichi sospesi, mo-
nitorare le operazioni a fianco degli
impianti o controllare gli sposta-
menti di materiale, a tutela dell’in-
columità dei dipendenti.
Alla sicurezza fisica corrisponde un
elevato livello di sicurezza informatica. Grazie ai paradigmi della Factory
Security di Cisco, Marcegaglia è infatti al riparo da attacchi, prese di con-
trollo esterne degli impianti, furti di dati e, in generale, rischi di blocchi
dell’attività.
Gruppo Marcegaglia -
www.marcegaglia.comCisco Italia -
www.cisco.com
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Fonte Cisco
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