MAGGIO 2017
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
A
gli albori dell’era automobilistica l’impianto elettrico di
una vettura poteva essere realizzato connettendo di-
rettamente le varie parti alle spie di funzionamento e
agli interruttori che dovevano azionarle. Negli anni ’50
un’automobile media richiedeva una quarantina di colle-
gamenti, essenzialmente circoscritti ai circuiti di batteria, avviamento,
candele e illuminazione, ma già all’inizio degli anni ’90 la lunghezza dei
cavi a bordo veicolo veniva misurata in chilometri. La complessità del
cablaggio è cresciuta esponenzialmente con l’introduzione dei sistemi
di accensione e iniezione elettronica e di dispositivi di sicurezza come
airbag e ABS (sistema antibloccaggio in frenata), nonché di climatizza-
tori e vetri elettrici. Oggi, anche escludendo i sistemi di guida assistita
con tutto il loro corollario di sensori e attuatori, un’automobile contiene
svariate decine di ECU (Unità Elettroniche di Controllo) che si occupano
della gestione dei rispettivi sottosistemi e in alcuni casi anche delle
comunicazioni tra le relative sottoreti.
CAN (Controller Area Network), uno dei bus utilizzati con maggior suc-
cesso in ambito automobilistico, è stato messo a punto da Bosch come
sistema multimaster per le comunicazioni tra i microcontrollori a bordo
della Mercedes Classe S. Inizialmente pensato per il solo controllo del
motore, CAN si è prima spinto dentro l’abitacolo delle autovetture, suc-
cessivamente si è evoluto fino a diventare il protocollo di riferimento
per le comunicazioni nelle reti di controllo a bordo di mezzi di trasporto
di ogni tipo, dalle vetture ai mezzi pesanti o agricoli, a treni, navi, aero-
plani. Nel corso degli anni, infatti, lo standard originario (Basic CAN),
concepito negli anni ’80, è stato ampliato ed esteso con varianti che
hanno permesso di aumentare la velocità (Full CAN), di semplificare il
cablaggio (Single Wire CAN), di implementare un meccanismo di allo-
cazione temporale (TT-CAN), di incrementare la banda dati (CAN FD)
e di ridurre i consumi (parti quinta e sesta dello standard ISO 11898).
Reti e gateway
CAN è un bus eclettico le cui differenti varianti si prestano al controllo
di reti caratterizzate da diversi livelli di criticità: una versione a bassa
velocità può essere impiegata per il controllo dell’impianto di climatiz-
zazione; una versione resiliente ai guasti può occuparsi della chiusura
centralizzata e dei vetri elettrici; le varianti critiche ad alta velocità pos-
sono essere impiegate nel controllo del motore, della trazione e dei
sistemi di frenata. Ogni sottorete costituisce un mondo a sé, ma può
essere messa in comunicazione con gli altri sistemi a differente velocità
e con il bus diagnostico per mezzo di opportuni gateway. Questi ultimi
sono sostanzialmente nodi dotati di transceiver multipli che provvedono
al trasferimento dei messaggi tra reti eterogenee, non necessariamente
tutte basate su CAN.
FEDELE ALLE SUE ORIGINI, IL BUS CAN
OFFRE UNA MOLTEPLICITÀ DI VARIANTI
E PROFILI ORIENTATI AD APPLICAZIONI
IN CAMPO AUTOMOTIVE
Tutorial
di
Massimo Giussani
Fonte: www.pixabay.com
CAN: UN BUS, MOLTE VARIANTI
Foto tratta da www.pixabay.com