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MAGGIO 2017

FIELDBUS & NETWORKS

96

Fieldbus & Networks

Nel corso degli anni, infatti, altri bus hanno successivamente fatto la

loro comparsa sul panorama automotive; le aggiunte più importanti

comprendono FlexRay, che si presenta come contendente di CAN per

la realizzazione di funzioni critiche, LIN (Local Interconnect Network),

che costituisce una soluzione economica per le funzioni non critiche

più semplici, Most (Media Oriented System Transport), orientato alle

applicazioni di infotainment, ed Ethernet che ha le potenzialità per oc-

cupare tutti i campi.

All’interno di una singola autovettura sono solitamente presenti più tec-

nologie di comunicazione, di conseguenza più gateway che consentono

il transito delle informazioni da un sottosistema all’altro.

La tecnologia CAN

Nella sua concezione originale, CAN nasce come bus multidrop e multi-

master orientato ai contenuti originati da eventi. Questa struttura a bus,

in cui ogni nodo è indipendente e può iniziare le trasmissioni quando lo

ritiene opportuno, ben si presta alle realizzazione di sistemi robusti, in

grado di tollerare il malfunzionamento, la rimozione o l’aggiunta di uno

o più nodi. Proprio per questo, i nodi sono sprovvisti di indirizzo esplicito,

mentre il protocollo è orientato al contenuto e prevede la trasmissione

in broadcast di messaggi dotati di un identificatore che ne caratterizza

la priorità. Il meccanismo di arbitraggio è non distruttivo e permette ai

messaggi con priorità più elevata di essere trasmessi prima degli altri

sul bus; gli altri nodi in ascolto possono usare filtri hardware o software

per selezionare i messaggi di interesse.

Il campo dati dei messaggi è volutamente piccolo: lo standard originale

prevede un massimo di 8 byte, la cui correttezza può essere verificata

per mezzo di un controllo ciclico di parità. CAN è ottimizzato per tra-

smettere piccole quantità di informazioni alla volta, una modalità che

ben si adatta allo streaming rapido dei parametri

monitorati in una rete di sensori e attuatori su un

automezzo. La trasmissione può essere su richie-

sta o ciclica; considerando che una rete veicolare è

tipicamente lunga meno di 40 m in un’automobile

e meno di 200 m in un veicolo commerciale, il bus

CAN offre una velocità di trasmissione sufficiente-

mente alta, da rendere i tempi di ciclo adatti anche

ad applicazioni critiche.

Per quanto riguarda lo strato fisico, le specifiche

originali lasciavano i progettisti essenzialmente li-

beri di scegliere l’implementazione più adatta alla

specifica applicazione. Nelle sue incarnazioni più

comuni, il bus CAN utilizza un semplice doppino

intrecciato (UTP o STP) per trasmettere un segnale

di tensione differenziale rispetto a una massa co-

mune. Il bus è costituito da due fili che possiamo

chiamare Can-Hi e Can-Lo, ai quali afferiscono i

vari nodi.

Per rendere il più possibile insensibile alle inter-

ferenze il segnale, i livelli di tensione sulle linee Can-Hi e Can-Lo sono

modificati in maniera simmetrica, così che la loro differenza fornisca la

massima escursione del segnale. Nella versione High-Speed, il livello

di riposo per entrambe le linee è tipicamente di 2,5 V e corrispondente

allo stato recessivo del bus (valore logico 1, differenza dei segnali 0

V nominali); il valore logico 0, corrispondente allo stato dominante, si

realizza portando la linea Can-Hi a 3,5 V e quella Can-Lo a 1,5 V, deter-

minando così una differenza tra le linee di 2 V nominali. Nella versione

Fault-Tolerant le tensioni sulle linee Can-Hi e Can-Lo sono allontanate

dal livello mediano anche per lo stato recessivo.

Un altro punto di forza di CAN è il meccanismo di arbitraggio non di-

struttivo, che permette di risolvere le collisioni (il protocollo viene in-

fatti indicato come Csma-CR+AMP: Carrier Sense Multiple Access and

Collision Resolution with Arbitration on Message Priority). Tutti i nodi

sono connessi al bus in una modalità logicamente equivalente a un

AND cablato. Questo significa che è sufficiente un solo nodo che im-

metta sul bus lo stato logico 0 (dominante), per trascinare con sé tutto

Sul medesimo automezzo coesistono una molteplicità di reti, non necessariamente

CAN, che possono dialogare tra loro per mezzo di gateway

Tabella 1: Selezione di standard di comunicazione impiegati in

ambito automobilistico

CAN è un bus multidrop multimaster orientato ai messaggi con un

accesso al mezzo di tipo Csma-CR+AMP. Il mezzo trasmissivo di

elezione è il doppino intrecciato con impedenza caratteristica di

120 Ohm (a seconda della variante, le terminazioni possono non

essere richieste)

Standard

Classe

SAE

Vel. max Real Time

Riferimenti

LIN

A

19,6 kbps soft

www.lin-subbus.org

CAN

A B C 125 kbps soft

www.can-cia.org

TT-CAN C (D)

10 Mbps hard

FlexRay

C (D)

10 Mbps hard

www.flexray.com