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A
ttualità
consorzio è creare un ecosi-
stema per soluzioni di potenza
flessibili, di semplice uso e ca-
ratterizzati da un’elevata effi-
cienza realizzate da produttori
differenti e basate sulla tecno-
logia digitale.
Un comportamento più dina-
mico a bordo del blade server
sarà possibile grazie a una
maggiore flessibilità dell’archi-
tettura IBA (Intermediate Bus
Architecture). L’adozione della
tecnologia DBV (Dynamic Bus
Voltage) permetterà di regolare
la potenza in modo da garan-
tire un adeguamento il più effi-
ciente possibile al variare delle
condizioni di carico. La tecnolo-
gia DBV permette di ottenere
questo risultato modificando la
tensione del bus intermedio al
variare del carico. Un controllo
digitale avanzato della potenza
e un hardware ottimizzato ab-
binato a una serie di algoritmi
software permettono di imple-
mentare in maniera economica
la tecnologia DBV.
Grazie a ognuna di queste in-
novazioni, l’architettura di po-
tenza è pronta per affrontare
sia le sfide del 2016 sia quelle
future, quando i sistemi a più
core a elevata densità rappre-
senteranno il nucleo centrale di
un mondo sempre più digitale.
EONews:
Negli ultimi 18
mesi ci sono state signifi-
cative evoluzioni nel vo-
stro approccio al mercato?
Martin Hägerdal:
La risposta
alla domanda: “Perché au-
menta l’adozione della poten-
za digitale?” è relativamente
semplice. Si tratta della sola
via praticabile per soddisfare la
crescenza domanda di poten-
za e per risolvere in maniera
efficace le relative problemati-
che di gestione dei data cen-
ter e delle schede server, che
ospitano parecchi terminali DC
separati per scheda (un nume-
ro compreso tra 12 e 20 non
è insolito). Inoltre, solamente
la potenza digitale è in grado
di supportare l’esponenziale
aumento della richiesta del ca-
rico: la domanda di potenza
a livello di singola scheda nel
settore dei data server è cre-
sciuta di un fattore pari quattro
(da 300 a 1.200W) dagli inizi
degli anni ‘80. Nel 2015 si sono
raggiunti i 3kW per scheda e
alcuni studi prevedono che en-
tro il 2020 il consumo di poten-
za sarà pari a 5kW per scheda.
I benefici derivati dall’adozione
della potenza digitale sono pe-
raltro ovvi: maggiore efficienza,
che si traduce in una riduzione
sia dei costi operativi sia della
dissipazione termica (e quin-
di del calore che deve essere
rimosso), diminuzione degli
ingombri (con conseguente
aumento dello spazio disponi-
bile sulla scheda) e possibilità
di garantire la compatibilità con
normative che impongono vin-
coli sempre più severi.
Ma i vantaggi della potenza
digitale vanno oltre a quelli,
abbastanza ovvi, poco sopra
elencati, favorendone in tal
modo la diffusione in sistemi
caratterizzati da livelli di poten-
za anche inferiori all’intervallo
compreso tra 25 e 100°, seg-
mento nel quale il tasso di pe-
netrazione è molto elevato. Tra
i principali vantaggi si possono
annoverare i seguenti:
• notevoli miglioramenti in fase
di gestione e supervisione, gra-
zie ai quali l’alimentatore può
riportare dati operativi e pre-
stazionali al controllore del ser-
ver, oltre a modificare in modo
dinamico parametri e punti
di funzionamento cruciali se-
guendo le indicazioni fornite al
fine di adattarsi al variare delle
condizioni.
• Messa in sequenza più “intel-
ligente”, dove ognuno dei nu-
merosi terminali di potenza può
seguire un andamento a rampa
in salita (ramp up) o in discesa
(ramp down) in qualsiasi ordine
con, se necessario, la tempo-
rizzazione di questi andamen-
ti. Questa messa in sequenza
può anche essere modificata
“al volo”.
• Algoritmi di controllo adat-
tativo che assicurano migliori
prestazioni rispetto alla singo-
la strategia di controllo basta
EON
ews
n
.
593
-
gennaio
2016
sull’hardware dell’alimentatore
analogico.
• La maggior “piattezza” della
curva di efficienza in funzione
del carico significa che un ali-
mentatore digitale è in grado
di garantire migliori prestazioni
anche in presenza di carichi di
valori ridotti, con conseguente
ulteriori risparmi sui consumi.
• Oltre agli ingombri più ridot-
ti, senza dubbio un vantaggio
considerevole ma difficilmente
valutabile in termini economici,
è garantita la semplificazione
della BOM (Bill Of Material)
grazie alla diminuzione del
numero di component passivi,
mentre sono richiesti conden-
satori “bulk” con valori di capa-
cità inferiori per il filtraggio in
uscita: ciò permette di ridurre
l’altezza dei componenti e di
conseguenza dell’interspazio
tra le schede.
EONews :
Qu a l i s o -
no le linee di prodotto
più interessanti o con le
magg i or i pot enz i a l i t à?
Martin Hägerdal:
Più che di
prodotti parlerei delle potenzia-
lità dell’approccio che prevede
l’uso della potenza digitale:
• Per l’affidabilità, l’enorme
numero di installazioni ad alta
affidabilità ed elevata concen-
trazione presenti sul campo,
che hanno fatto registrare cu-
mulativamente milioni di ore di
funzionamento e di registrazio-
ne dei dati, ci permette di forni-
re dati attendibili relativamente
alle prestazioni effettive e dimo-
strato senza ombra di dubbio i
vantaggi e i risparmi che è pos-
sibile conseguire.
• Per quanto concerne I tool
di configurazione come l’inter-
faccia utente grafica Ericsson
Digital Power Designer (EPD),
la loro adozione semplifica
non solo la fase di set-up ma
permette anche ai progettisti
di valutare i compromessi e
di verificare cosa succede nel
momento in cui eseguono una
regolazione dei parametri per
soddisfare molteplici obiettivi
spesso in conflitto tra di loro.
• Per quanto concerne l’approv-
vigionamento, il consorzio AMP
(Architects of Modern Power),
costituitosi nel 2014, mette a di-
sposizione degli utilizzatori pro-
dotti di potenza compatibili con
comandi di controllo e comuni-
cazione e file di configurazione
comuni. I membri fondatori di
questo consorzio per l’industria
della potenza sono Ericsson,
Cui e Murata, tutte aziende che
possono vantare competenze
di prim’ordine e lusinghieri ri-
sultati nel settore della potenza
digitale. Nel momento in cui al-
tri costruttori aderiranno a que-
sto consorzio, i problemi legati
all’approvvigionamento o ai
prezzi tenderanno a scemare
ulteriormente.
Come osservava Yogi Berra,
leggenda del baseball e filo-
sofo: E’ difficile fare previsioni,
specialmente per quel che ri-
guarda il futuro”. In ogni caso le
line guida sono ben delineate:
la richiesta, in costante aumen-
to, di una maggiore capacità di
potenza per scheda nei server
e nei data center, unitamente
alla necessità di ridurre I co-
sti operativi e aumentare nel
contempo le prestazioni, può
essere soddisfatta solamente
ricorrendo alla potenza digitale.
Questo approccio garantisce
non solo miglioramenti per quel
che riguarda gli elementi base
come efficienza, ingombri e co-
sti. Le ulteriori caratteristiche e
le funzionalità che mette a di-
sposizione sono l’unico modo
per implementare le nuove
strategie di controllo e gestio-
ne a livello di scheda richieste
dalle schede delle future gene-
razione che saranno caratteriz-
zate da alta potenza, elevata
complessità e dalla presenza
Sebbene in auge
da decenni, il
controllo PWM
analogico è
arrivato al
capolinea