consentire la connessione di
diverse tipologie di client con-
temporaneamente, facendo
visualizzare pagine grafiche
e di report dedicate alla fun-
zione dell’operatore connesso.
Avremo pagine dedicate agli
operatori, altre dedicata alla
manutenzione, altre ancora ai
direttori di produzione con ap-
positi foglio di report. Il pan-
nello operatore non sarà più
“locale” ma diventerà “globale”.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
L’aspetto più rappresen-
tativo di Mitsubishi Electric è
la capacità di realizzare tutti i
prodotti in “casa” per mante-
nere gli standard di qualità e
per garantire la compatibilità
dei nuovi prodotti con le vec-
chie serie. Per questo motivo
Mitsubishi Electric ha poten-
ziato notevolmente la propria
divisione R&D, investendo nel
potenziamento della propria
struttura per affrontare le nuo-
ve sfide che il mercato ci sot-
toporrà.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
Mitsubishi Electric vanta
una gamma di prodotti con
funzionalità e performance
adatte alle più svariate appli-
cazioni. Sarebbe riduttivo ca-
talogare i prodotti per applica-
zioni, anche se alcune carat-
teristiche rendono i pannelli
operatore GOT2000 ideali sia
per applicazioni di processo,
sia per applicazioni di packa-
ging, sia in svariate altre appli-
cazioni, grazie all’ampia con-
nettività con molti prodotti di
automazione e periferiche ge-
neriche come mouse, tastiera,
stampanti…
In questo particolare momento
di mercato il settore più pro-
mettente è quello dell’export
per tutti quei settori in cui l’Ita-
lia e i suoi costruttori sono uni-
versalmente riconosciuti come
eccellenza.
D:
Quali sono i principali fat-
tori che distinguono la vo-
stra azienda rispetto ai con-
correnti?
R:
Tutti i pannelli operatore
GOT2000 di Mitsubishi Elec-
tric sono dotati di uno scher-
mo touch industriale con ca-
ratteristiche di resistenza e
durata decisamente superiori
ai normali schermi commer-
ciali; garantiti fino a 70.000
ore di lavoro in ambienti in-
dustriali, i pannelli operatore
GOT2000 sono ai vertici per
qualità e prestazioni. Inoltre,
l’elevato grado di protezione,
fino a IP67f, permette l’im-
piego dei pannelli operatore
in qualsiasi condizione am-
bientale. Oltre alle proprietà
grafiche, ciò che caratterizza
i pannelli operatore di Mitsu-
bishi Electric sono le funzioni
relative alla messa in servizio
delle macchine, alla riduzione
dei tempi di fermo e alla rac-
colta dei dati. Riteniamo che
il pannello operatore non sia
soltanto un’interfaccia grafica,
ma un importante strumento
per aumentare la produttività
della macchine.
D:
Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previ-
sioni sul lungo termine?
R:
I pannelli operatore HMI
rivestono una grande impor-
tanza nel mercato attuale e
saranno protagonisti nelle
nostre fabbriche ancora per
molti anni. Lo sviluppo tec-
nologico sarà ancora più ve-
loce e la nostra nuova sfida
sarà quella di offrire prodotti
e soluzioni sempre migliori.
Nel prossimo futuro vedremo
sicuramente l’interazione dei
pannelli col mondo del web
e degli smartphone / tablet,
sfruttando la tecnologia wire-
less anche per il collegamento
dei dispositivi di automazione.
Una fabbrica totalmente con-
nessa e aperta al mondo del
cloud avrà dei pannelli opera-
tore sempre più smart.
27
P
arola
alle
A
ziende
HMI - Strumentazione portatile
EON
ews
n
.
590
-
ottobre
2015
D:
Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento…)?
R:
Nonostante le difficoltà che
vediamo nel mercato della
strumentazione di misura do-
vute alle tensioni geo-politiche
degli ultimi anni, la strumenta-
zione portatile mostra un trend
di crescita confortante legato
in special modo allo sviluppo
e implementazione dei nuovi
protocolli wireless come LTE e
nel prossimo futuro 5G.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
La forza di
Keysight
sta
nella possibilità di sviluppare
gli strumenti in maniera com-
pletamente autonoma. Dal
progetto al prodotto finale,
passando per lo sviluppo in-
terno di tutti i maggiori compo-
nenti elettronici integrati nelle
nostre soluzioni. Questo mo-
dello di lavoro ci permette di
lanciare soluzioni sempre un
passo avanti alle esigenze del
mercato. Un esempio recen-
te è sicuramente il lancio di
uno strumento portatile della
serie FieldFox che raggiunge
la frequenza di 50 GHz, in-
tegrando misure di analisi di
spettro, analizzatore di rete,
CAT (Cable and antenna te-
ster), misuratore di potenza
e molto altro. Tutto questo in
uno strumento che pesa poco
più di tre chilogrammi ma in
grado di offrire le stesse pre-
stazioni della strumentazione
da banco.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
L’investimento in attività di
ricerca e sviluppo è fonda-
mentale per sviluppare i pro-
dotti che abbiamo in mente.
Prodotti in grado di servire il
mercato attuale e per quello
che si svilupperà nel prossi-
mo futuro. Buona parte della
nostra innovazione passa dai
Keysight Lab, dove sviluppia-
mo la nostra tecnologia più
avanzata. Ad esempio per il
nuovo FieldFox i nostri labora-
tori hanno creato diversi nuovi
componenti che hanno per-
messo di ridurre di più di un
terzo lo spazio necessario per
il design del front-end analo-
Keysight Technologies
Intervista a Giovanni D’Amore, market development
manager component test division – EMEA
A
cura
della
redazione
continua a pag.28
Giovanni
D’Amore