EON
ews
n.
565
-
giugno
2013
18
T
avola
R
otonda
tono ai dispositivi di ricono-
scere i proprietari, in modo
tale da evitare eventuali in-
trusioni non autoriz-
zate. Tale approc-
cio è già stato se-
guito da Telit che lo
ha incluso nei suoi
prodotti”.
Il modello IoT por-
ta con sé numero-
se opportunità di
mercato, prevede
Maurice Zembra,
f onda t o r e de l l a
società
e una delle più im-
portanti riguarda le appli-
cazioni nell’area ‘smart ci-
ty’, che connettono aspetti
economici e sociali e settori
come l’energia, lo sviluppo
sostenibile e la sanità. “In
effetti questa è una delle
sfide più grandi del ventu-
nesimo secolo, visto che
le città concentrano il 74%
della popolazione europea,
e gli edifici sono respon-
sabili del 40% dei consumi
energetici totali in Europa.
Grazie alle varie tipologie
di oggetti connessi, come
contatori di energia, sensori
ambientali, e quant’altro, si
potrà migliorare il benessere
e le condizioni di vita nel-
le città in vari modi. Rispar-
miando energia negli edifici
e nei sistemi pubblici d’illu-
minazione, tramite soluzioni
di ‘smart building’ e ‘smart
grid’; controllando i rischi di
inquinamento dell’aria; ge-
stendo in modo ottimizza-
to i rifiuti, fornendo sistemi
per monitorare il trattamento
dell’acqua; oppure servizi
di telemonitoraggio di varie
patologie, come le malattie
respiratorie, il diabete, o le
patologie cardiache, diret-
tamente a casa dell’utente”.
Dal punto di vista della si-
curezza, ribadisce Zembra,
l’Internet delle Cose poggia
sull’uso congiunto di reti di
telecomunicazioni ed enormi
flussi di big data, contenenti
informazioni private o per-
sonali. “Qui, le imprese che
vogliono proporre o utilizza-
re tali soluzioni devono es-
sere attente alla criticità dei
dati che vengono
trasmessi in questa
modalità, e defini-
re le architetture di
telecomunicazioni
che forniscono la
massima sicurez-
za per i tipi di ap-
plicazioni richieste:
ad esempio, uso di
cloud private o pub-
bliche, o di mecca-
nismi e architetture di sicu-
rezza end-to-end, per ga-
rantire le connessioni tra gli
oggetti e i server applicativi;
autenticazione delle connes-
sioni, integrità dei dati, critto-
grafia”. La complessità può
invece nascere dai numeri di
oggetti da gestire e control-
lare per fornire infrastrutture
securizzate.
Una selezione delle intervi-
ste è disponibile su:
negli ultimi anni il grado di
protezione è comunque in
generale aumentato sensi-
bilmente”.
Per Salvatore Giannetto,
presidente di
la pro-
gressiva diffusio-
ne del paradigma
cloud permette di
sfruttare al massi-
mo le potenzialità
fornite dal concetto
di Internet delle Co-
se. “I servizi erogati
nella nuvola offro-
no opportunità di
business e anche
un miglioramento della qua-
lità della vita. Gli smart de-
vice sono entrati prepoten-
temente nella vita comune
di ogni individuo condizio-
nando i comporta-
menti degli utenti in
ambito lavorativo,
ludico e persona-
le. I nostri servizi
ReeVo Cloud sono
già stati pensati e
ingegnerizzati per
poter essere utiliz-
zati attraverso que-
sti dispositivi”. Per
quanto riguarda i
rischi di sicurezza,
vanno analizzati da
due punti di vista.
Il primo è contestualizzato
nell’ambito di utilizzo del de-
vice in modalità personale.
“Questo utilizzo presenta
molte criticità a livello di con-
trollo della security. In ambi-
to business, invece, esisto-
no piattaforme di controllo
dedicate a device che forni-
scono un livello di sicurezza
elevato”.
Domotica, automotive e
smart metering, puntualiz-
za Tony Spizzichino, senior
sales director Italy & South
Eastern Europe di
sono gli
ambiti applicativi
che più di altri rap-
presentano interes-
santi opportunità di
mercato legate al
mondo dei dispo-
sitivi intelligenti, in
grado di ricevere e
inviare messaggi,
informare sul pro-
prio stato, condivi-
dere file, e intera-
gire con gli esseri
umani secondo una logica
peer-to-peer. “Ci sono i si-
stemi ‘smart home’ capaci
di monitorare da remoto le
condizioni e lo stato degli
elettrodomestici; i disposi-
tivi automotive in grado di
comunicare aggiornamenti
sulla velocità dei veicoli o
sulla situazione del traffico;
o, ancora, i contatori intelli-
genti che trasmettono infor-
mazioni sui consumi”. Sulle
criticità di protezione, Spiz-
zichino avverte: “I sistemi
informatici di gestione delle
infrastrutture sono
vulnerabili anche
quando non sono
direttamente colle-
gati a Internet. Che
si tratti del contato-
re intelligente che
abbiamo in casa o
dei sistemi utilizzati
negli ambienti indu-
striali, l’Internet del-
le cose dovrebbe
oggi affrontare deli-
cate problematiche
legate alla sicurez-
za dei suoi sistemi connessi,
dal momento che il numero
complessivo dei dispositivi
Web-enabled è sorprenden-
temente in aumento. Una
delle possibili soluzioni è
rappresentata da sistemi di
autenticazione che consen-
segue da pag.17
“Gli smart
device sono
entrati
prepotentemente
nella vita
comune di ogni
individuo”
“I sistemi
informatici di
gestione delle
infrastrutture
sono vulnerabili
anche quando
non sono
direttamente
collegati a
Internet”
“Questa
è una
delle sfide
più grandi
del
ventunesimo
secolo”
Salvatore
Giannetto,
presidente
di Salvix
Tony
Spizzichino,
senior sales
director Italy &
South Eastern
Europe di
Telit Wireless
Solutions
Maurice
Zembra,
fondatore della
società Vertical
M2M