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SENSORI WIRELESS |
HARDWARE
EMBEDDED
59 • FEBBRAIO • 2016
il basso”, sino a quelle più adatte per applicazio-
ni IoT in ambito industriale cruciali per le azien-
de. In particolare, la modalità di collegamento
in rete di questi sensori determina se è possibile
installarli in sicurezza ed economicamente negli
ambienti difficili tipici delle applicazioni indu-
striali. Nel seguito esamineremo alcuni dei re-
quisiti imprescindibili che distinguono le reti di
sensori wireless (WSN) industriali.
Affidabilità e sicurezza.
A differenza delle ap-
plicazioni per i consumatori, dove il costo è spes-
so l’attributo più importante del sistema, per le
applicazioni industriali normalmente sono prio-
ritarie l’affidabilità e la sicurezza; nell’indagine
globale sugli utenti di WSN industriali condotta
da
OnWorld’s
,
l’una e l’altra
sono i due pro-
blemi più impor-
tanti menzionati
(Bibl. 1). Ciò non
deve
sorpren-
dere, quando si
considera che i
profitti di un’a-
zienda, la quali-
tà e l’efficienza
con cui questa
produce i beni
e garantisce la
sicurezza dei la-
voratori spesso
dipendono
da
queste reti. Per
questi
motivi,
l’affidabilità e la
sicurezza sono
essenziali per le
reti di sensori
wireless
indu-
striali.
Un principio ge-
nerale di proget-
tazione di una
rete, per quanto riguarda l’affidabilità, è la ri-
dondanza, ossia il ricorrere a meccanismi di fai-
lover, predisposti per problemi probabili e che
consentono il ripristino del sistema senza perdi-
ta di dati. In una rete di sensori wireless, esi-
stono due opportunità base per sfruttare questa
ridondanza. Il primo livello di ridondanza deri-
va dal concetto di ridondanza spaziale: per ogni
nodo wireless esistono almeno altri due nodi con
i quali tale nodo può comunicare e uno schema
di instradamento che consente di ritrasmette-
re i dati all’uno o all’altro nodo. In ogni caso i
dati raggiungono sempre la destinazione finale
prevista. Una rete
mesh
formata correttamente,
ossia in cui ogni nodo può comunicare con due
o più nodi adiacenti, è più affidabile di una rete
“da punto a punto” poiché invia automaticamen-
te i dati su un percorso alternativo se il primo
percorso non è disponibile. Il secondo livello di
ridondanza può essere ottenuto mediante più
canali disponibili nello spettro RF. Il concetto
è quello del “channel hopping”, in cui coppie di
nodi possono cambiare canali a ogni trasmissio-
ne, evitando così problemi temporanei con qua-
lunque dato canale nell’ambiente RF difficile e
continuamente variabile che è tipico delle appli-
cazioni industriali. La norma IEEE 802.15.4 re-
lativa alla banda di frequenza a 2,4GHz prevede
15 canali con la tecnica di espansione di spettro
(
spread spectrum
) disponibili per i “salti”, con-
sentendo ai sistemi channel hopping di offri-
re resilienza di gran lunga superiore a quella
dei sistemi senza salti (ossia a singolo canale).
Esistono molte norme per l’uso delle reti mesh
wireless che includono questa ridondanza dop-
pia, spaziale e di canale: la norma Time Slotted
Channel Hopping (TSCH), che include la norma
IEC62591 (WirelessHART) e l’imminente norma
IETF 6TiSCH (Bibl. 2). Queste norme, che uti-
lizzano frequenze radio nello spettro a 2,4GHz
disponibile globalmente senza bisogno di licen-
za, sono state sviluppate a partire dalla ricerca
condotta dal gruppo Dust Networks di Linear
Technology, che è stato pioniere nell’uso dei pro-
tocolli TSCH con dispositivi a bassa potenza e
risorse limitate, iniziando nel 2002 con i prodotti
SmartMesh.
Sebbene TSCH sia un componente fondamentale
per l’affidabilità dei dati in ambienti RF difficili,
la creazione e manutenzione della rete mesh è
essenziale per il funzionamento continuo, senza
problemi nel corso di anni. Una rete wireless in-
dustriale spesso deve funzionare per molti anni
e nel corso della sua vita sarà soggetta a diverse
problematiche di radiofrequenza nonché a re-
quisiti sulla trasmissione dei dati. Quindi, l’ele-