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Page Background 77 n. 20 novembre 2015

Il cippato è un materiale particolarmente efficiente, facile da

trasportare ed economico: il costo dell’energia primaria (per

la produzione di un megawatt) è di circa 30 euro, contro gli

80 euro del metano e gli oltre 60 euro del pellet (

fonte Aiel

).

L’approvvigionamento di questa materia prima – si stima un

consumo annuo di circa 200 tonnellate di cippato – avviene

tramite contratti di fornitura a livello provinciale, valorizzando

l’economia rurale del Piacentino. Dunque una filiera ecologica

che contribuisce alla manutenzione del territorio, valorizza le

materie prime locali e le trasforma in energia a impatto zero,

grazie ad un processo interamente green.

La centrale termica alimenta una rete di teleriscaldamento lun-

ga quasi mezzo chilometro a cui sono collegati gli edifici delle

scuole elementari e medie, del Municipio e del Centro Cultu-

rale, consentendo l’eliminazione delle caldaie, maggiormente

inquinanti. Sono inoltre stati messi in atto alcuni interventi per

accrescere l’efficienza energetica degli edifici raggiunti dalla

rete, ad esempio l’installazione di testine termostatiche che

regolano la temperatura ideale in ogni ambiente ed evitano

sprechi. Le centrali termiche a servizio delle singole strutture

(alimentate a gas metano) non dovranno essere riqualificate

per ottimizzarne i rendimenti e le prestazioni, ma rimarranno

mantenute attive solamente come elemento di back-up in caso

di estrema necessità, interfacciate all’impianto della relativa

struttura secondo la precedente configurazione.

Il cuore del sistema: la caldaia a cippato

L’impianto realizzato da Siram a Gragnano Trebbiense è costi-

tuito dai alcuni elementi principali, tra cui una centrale termica

dotata di una caldaia a biomassa da 530 kW che permette di

soddisfare il fabbisogno termico delle strutture collegate alla

rete e ottimizzare i rendimenti di produzione aumentando la

capacità di modulazione della centrale anche in presenza di

carichi ridotti (mezze stagioni, impianti a regime ecc.) e due

Puffer da 5.000 litri, grossi serbatoi di acqua calda prodotta

dai generatori in modo tale da compensare i picchi di richiesta

di energia dalla rete, avere una interfaccia nota per il genera-

tore al fine di riuscire a rendere lineare il suo funzionamento,

essere preparati in caso di guasto, ottimizzare la combustione,

ottenere la resa massima garantendo il minimo delle emissioni

ed infine allungare la vita della caldaia.

L’impianto è dotato anche di un filtro ad umido in grado di ab-

battere ulteriormente il residuo di polveri contenuto nei fumi

prima che gli stessi vengano espulsi in atmosfera attraverso la

canna fumaria sfruttando un lavaggio in controcorrente effet-

tuato dall’acqua.

Completano la soluzione un deposito di cippato con sistema

di estrazione della biomassa dal deposito al generatore. L’im-

pianto è dotato di un sistema automatico di trasporto del ma-

teriale dal deposito fino ad arrivare in camera di combustione

e una rete di teleriscaldamento, con collegamento alle scuole

elementari e medie, al Municipio e al centro culturale. Lunga

460 metri, la rete è realizzata con tubazioni in acciaio pre-iso-

lato da 4”, dotate di sistema di controllo dell’integrità dell’iso-

lamento. Da qui attraverso appositi scambiatori, il calore viene

trasferito alle singole strutture.

www.siram.it