Il cippato è un materiale particolarmente efficiente, facile da
trasportare ed economico: il costo dell’energia primaria (per
la produzione di un megawatt) è di circa 30 euro, contro gli
80 euro del metano e gli oltre 60 euro del pellet (
fonte Aiel
).
L’approvvigionamento di questa materia prima – si stima un
consumo annuo di circa 200 tonnellate di cippato – avviene
tramite contratti di fornitura a livello provinciale, valorizzando
l’economia rurale del Piacentino. Dunque una filiera ecologica
che contribuisce alla manutenzione del territorio, valorizza le
materie prime locali e le trasforma in energia a impatto zero,
grazie ad un processo interamente green.
La centrale termica alimenta una rete di teleriscaldamento lun-
ga quasi mezzo chilometro a cui sono collegati gli edifici delle
scuole elementari e medie, del Municipio e del Centro Cultu-
rale, consentendo l’eliminazione delle caldaie, maggiormente
inquinanti. Sono inoltre stati messi in atto alcuni interventi per
accrescere l’efficienza energetica degli edifici raggiunti dalla
rete, ad esempio l’installazione di testine termostatiche che
regolano la temperatura ideale in ogni ambiente ed evitano
sprechi. Le centrali termiche a servizio delle singole strutture
(alimentate a gas metano) non dovranno essere riqualificate
per ottimizzarne i rendimenti e le prestazioni, ma rimarranno
mantenute attive solamente come elemento di back-up in caso
di estrema necessità, interfacciate all’impianto della relativa
struttura secondo la precedente configurazione.
Il cuore del sistema: la caldaia a cippato
L’impianto realizzato da Siram a Gragnano Trebbiense è costi-
tuito dai alcuni elementi principali, tra cui una centrale termica
dotata di una caldaia a biomassa da 530 kW che permette di
soddisfare il fabbisogno termico delle strutture collegate alla
rete e ottimizzare i rendimenti di produzione aumentando la
capacità di modulazione della centrale anche in presenza di
carichi ridotti (mezze stagioni, impianti a regime ecc.) e due
Puffer da 5.000 litri, grossi serbatoi di acqua calda prodotta
dai generatori in modo tale da compensare i picchi di richiesta
di energia dalla rete, avere una interfaccia nota per il genera-
tore al fine di riuscire a rendere lineare il suo funzionamento,
essere preparati in caso di guasto, ottimizzare la combustione,
ottenere la resa massima garantendo il minimo delle emissioni
ed infine allungare la vita della caldaia.
L’impianto è dotato anche di un filtro ad umido in grado di ab-
battere ulteriormente il residuo di polveri contenuto nei fumi
prima che gli stessi vengano espulsi in atmosfera attraverso la
canna fumaria sfruttando un lavaggio in controcorrente effet-
tuato dall’acqua.
Completano la soluzione un deposito di cippato con sistema
di estrazione della biomassa dal deposito al generatore. L’im-
pianto è dotato di un sistema automatico di trasporto del ma-
teriale dal deposito fino ad arrivare in camera di combustione
e una rete di teleriscaldamento, con collegamento alle scuole
elementari e medie, al Municipio e al centro culturale. Lunga
460 metri, la rete è realizzata con tubazioni in acciaio pre-iso-
lato da 4”, dotate di sistema di controllo dell’integrità dell’iso-
lamento. Da qui attraverso appositi scambiatori, il calore viene
trasferito alle singole strutture.
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