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FEBBRAIO 2016

FIELDBUS & NETWORKS

81

cordo con la norma IEC 60974-5-2

che prevede 24 V per il pin1, 0 V per

il pin3 e l’assegnazione della linea

di comunicazione e dello switching

al pin4. Questi tre pin sono utiliz-

zati per determinare sia la gestione

delle comunicazioni dati, sia la for-

nitura di corrente ai dispositivi sino

a valori di massimo 200 mA.

Le specifiche dello standard pre-

vedono due porte per il master: la

porta di classe A, in cui non sono

specificati gli utilizzi dei pin2 e 5,

sono solitamente utilizzati dai pro-

duttori per l’aggiunta di ulteriori

canali; la classe B è in grado di

fornire voltaggio aggiuntivo utiliz-

zando proprio i pin2 e 5.

I tempi di risposta di IO-Link sono

compatibili con l’esigenza informativa riguardante sia la frequenza

sia la velocità di trasmissione tra i dispositivi e il master. I tempi di

risposta dipendono da vari fattori e i file Iodd (I/O Description Device),

descrittivi dei dispositivi di rete,

indicano i valori relativi ai tempi

di ciclo minimi, rappresentanti l’in-

tervallo entro il quale il master è

in grado di indirizzare i device di

rete. Tali cicli sono in grado di in-

fluenzare notevolmente i tempi di

risposta, che devono inoltre tenere

in considerazione la latenza dei

processi interni al master stesso.

I dispositivi con tempi di ciclo mi-

nimi possono essere configurati da

un unico master e i tempi di rispo-

sta complessivi sono determinati

proprio dal set completo adottato.

È possibile, inoltre, impostare

tempi standard facendo conver-

gere le tempistiche di ciclo a valori

predefiniti. Il sistema di comunica-

zione è particolarmente robusto, determinando autonomamente tre

tentativi di trasmissione prima di dichiarare il fallimento della tra-

smissione del frame al relativo controller in caso di mancata risposta.

Struttura della trasmissione

Lo standard IO-Link prevede quattro tipi di dati di base che sono

inviati in modo ciclico e aciclico. I dati di processo, di stato, di dispo-

sitivo e gli eventi. I dati di processo sono trasmessi in modo ciclico

in un frame le cui dimensioni dipendono dalla tipologia di disposi-

tivo utilizzato. In dipendenza proprio dai sistemi connessi possono

essere inviati dati fino a 32 byte per ogni input/output con tempi di

trasmissione di 2 ms.

Ogni porta possiede un valore di stato (Port Qualifier) e tale valore

è rappresentativo della validità del dato trasmesso. I valori di si-

stema possono essere di vario tipo, come parametri, informazioni

di identificazione, informazioni diagnostiche ecc., e sono scambiati

aciclicamente e su specifica del master che ne richiede la ricezione.

Infine, esistono gli eventi, ossia segnalazioni che i dispositivi inviano

al master. Anche gli eventi, trasmessi aciclicamente, possono essere

di diversa natura, come errori, corto circuiti, informazioni di tipo manu-

tentivo o segnalazioni quali sovratemperature, presenza di depositi da

rimuovere ecc. Le comunicazioni di errore sono inviate verso il control-

ler o verso l’interfaccia HMI attraverso il master. Il master può anche

farsi carico di inviare informazioni autonomamente, per esempio nei

casi di rotture dei cavi o comunicazioni fallite.

Sviluppi futuri

Gli sviluppi futuri di IO-Link sono di sicuro interesse, perché lo

standard si concentra in un ambito in cui sino a qualche tempo fa

i segnali erano quasi esclusivamente di tipo on/off. Lo standard

è indipendente e flessibile, adatto a essere configurato in modo

semplice e facile da installare e utilizzare.

L’interesse generale per IO-Link è dimostrato anche dal sostegno

che il Consorzio riceve da parte di community particolarmente im-

portanti, come PI (Profibus & Profinet International), in termini di

definizione di standard, test, specifiche ecc., lavorando in modo

naturale con Profibus e Profinet così come con altri fieldbus e solu-

zioni basate su Industrial Ethernet.

Grazie poi alla sua adozione da parte di importanti produttori di

PLC, sembra possa diventare anche una valida alternativa agli

standard analogici, nonostante i costi più elevati rispetto ai suoi

antagonisti diretti.

Esempio di schema architetturale di un sistema basato

su tecnologia IO-Link

#$ % )

sia dalla tecnologia dei dispositivi in rete

%

#

(I/O Description Device) dei dispositivi

(fonte www.io-link.com)

(fonte www.io-link.com)

(fonte www.io-link.com)