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VIRTUALIZZAZIONE |
SOFTWARE
EMBEDDED
59 • FEBBRAIO • 2016
F
in dal 2009, il mercato dei sistemi informati-
vi aziendali (enterprise computing) ha visto più im-
magini di sistemi operativi installati su macchine
virtuali che non direttamente su server fisici. Basti
pensare che nel 2015 l’83% delle nuove installazioni
sono state eseguite su macchine virtuali. Le analisi
suggeriscono che l’elemento alla base di questo ap-
proccio è la possibilità di conseguire sensibili rispar-
mi grazie a un più efficiente utilizzo e una migliore
gestione delle risorse hardware.
Tali caratteristiche saranno sicuramente apprezzate
nel settore dei sistemi embedded, dove la possibilità
di sviluppare progetti hardware più semplici e legge-
ri appare decisamente interessante. Nonostante ciò,
il pieno utilizzo della tecnologia di virtualizzazione
che è assai diffusa in molti degli attuali processori,
è relativamente raro, in special modo per quel che
riguarda le applicazioni critiche in termini di salva-
guardia (safety) e sicurezza (sicurezza). Esiste tutta-
via la possibilità di un cambiamento radicale grazie
agli hypervisor basati sul concetto di LPSK (Least
Privilege Separation Kernel).
Least Privilege e MILS: due principi complementari
Circa trent’anni fa, Saltzer e Schroeder (1) afferma-
vano che “ogni programma e ogni utente del sistema
dovrebbero agire utilizzando l’insieme minimo di
privilegi necessari per portare a termine il proprio
compito”. Questo approccio che utilizza il concetto
di “least privilege” (minimo privilegio) diventa inde-
rogabile laddove sono presenti applicazioni contrad-
distinte da differenti livelli di criticità che girano a
stretto contatto le une con le altre.
Il concetto di Separation Kernel (SK) è stato intro-
dotto nel 1981 da John Rushby (2) e costituisce la
base dell’iniziativa MILS (Multiple Independent Le-
vels of Security). Obbiettivo di questa iniziativa è in-
coraggiare una suddivisione di component e sistemi
in unità le cui dimensioni siano tali da consentirne
un esame rigoroso.
I concetti di MILS e Least Privilege sono entrambi
basati sui vantaggi della modularizzazione. Ma i
separation kernel si sono tradizionalmente basati
sull’isolamento delle risorse, il che significa che non
hanno applicato la granularità richiesta dal princi-
Sistemi embedded:
come sfruttare
i vantaggi della
virtualizzazione
Un mix ottimale fra tre principi
complementari - Least
Privilege, Separation Kernel
e Hypervisor – permette
di sfruttare in maniera
efficace le potenzialità dei
processori multicore e della
virtualizzazione dell’hardware
nei sistemi embedded
Mark Pitchford
Technical manager, EMEA
Lynx Software TechnologiesFig. 1 – La granularità più fine implicita nella
sovrapposizione dei principi del “minimo privile-
gio” sui blocchi del’SK limita in modo molto più
efficace il numero di flussi