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n.20 novembre 2015

EMISSIONI

MONITORAGGIO

I rifiuti inceneriti e trasformati in corrente elettrica, riscaldamento a di-

stanza e scorie generano una quantità molto inferiore di gas dannosi

per il clima rispetto all’immondizia accumulata nelle discariche. La

valorizzazione termica è una necessità sempre più rilevante a causa

dell’aumento, a livello mondiale, della quantità dei rifiuti e della dimi-

nuzione della superficie disponibile: ai circa 2.200 impianti ‛Waste to

Energy’ esistenti a livello globale se ne aggiungeranno presto altri

230. L’obiettivo è quello di ottenere una maggiore efficienza a fronte

di minori costi ed emissioni, anche grazie al riciclaggio dei metalli,

al trattamento delle scorie e allo sfruttamento del calore residuo. La

tecnica di misura in continuo contribuisce a migliorare le riserve di

efficienza.

Nella maggioranza dei casi i rifiuti sono inceneriti a circa 850 °C in

fornaci o, dopo adeguati processi di preparazione, in combustori a

letto fluido. Il processo genera, oltre al biossido di carbonio, anche

altre sostanze pericolose, come monossido di carbonio, biossido di

zolfo, ossido d’azoto, acido cloridrico, acido fluoridrico, mercurio, pol-

veri contenenti metalli pesanti e sostanze altamente tossiche.

I rifiuti disomogenei sono soggetti a processi di combustione con ci-

netiche differenti, provocano talvolta ostruzioni a parti dell’impianto

e modificano velocemente la composizione dei gas combusti. Sorge

quindi la necessità di una tecnica di misura molto affidabile e al con-

tempo estremamente sensibile, poiché essa ha il compito di fornire

informazioni precise sui principali parametri dell’impianto.

Il caso di Tekniska Verken

Anche per Tekniska Verken, uno dei più moderni inceneritori d’Eu-

ropa, sono vitali e necessari il monitoraggio continuo delle sostanze

dannose e l’emissione regolare di report per le autorità di sorveglian-

za. L’impianto produce energia per il riscaldamento e il raffreddamen-

to da oltre 420.000 tonnellate di rifiuti domestici e consente di rag-

giungere una velocità di efficienza energetica superiore al 60%. Per il

monitoraggio di processo e delle sostanze nocive il gestore si avvale

del sistema di analisi multicomponente a infrarossi MCS100E di Sick,

comprendente anche la misurazione integrata di O

2

e del carbonio

totale, nonché il rilevamento delle polveri in situ e la misurazione della

portata ad ultrasuoni (senza contatto) dei gas. Il sistema MCS100E

è pertanto in grado di rilevare simultaneamente circa otto sostanze

Energia prodotta

dagli scarti

Come ricavare

denaro dai rifiuti

Maggiore efficienza, costi minori ed emissioni ridotte anche grazie al riciclaggio

dei metalli, al trattamento delle scorie e allo sfruttamento del calore residuo

negli impianti ‘Waste to Energy’.

a cura della redazione