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NOVEMBRE 2017

FIELDBUS & NETWORKS

94

Fieldbus & Networks

montaggio sul campo,

in quanto giocano un

ruolo importante nel

proteggere dalle in-

terferenze, che po-

trebbero degradare

la velocità di tra-

smissione effettiva. Un altro vantaggio offerto dallo standard GigE

Vision è la facilità e flessibilità nel caso serva collegare più teleca-

mere, sfruttando l’ampia scelta di hub, switch e router disponibili

sul mercato. Naturalmente, per poter sfruttare la banda di 1 Gbps

disponibile con GigE Vision, è fondamentale che tutti gli apparati

di rete coinvolti abbiano porte Gigabit Ethernet (e non a velocità

minori, come i 100 Mbps di Fast Ethernet). Inoltre, va ricordato che

tutte le telecamere GigE Vision che si collegano alla stessa rete

condividono l’intera larghezza di banda disponibile. Ciò significa che

i 1.000 Mbps disponibili vanno suddivisi per il numero di telecamere

connesse alla stessa rete. Pertanto, più

telecamere si collegano, minore è il po-

tenziale frame rate massimo che può

essere supportato.

Così come avviene per le comuni reti

basate sui protocolli TCP/IP, anche per

le reti che utilizzano GigE Vision a ogni

dispositivo vanno assegnati un indirizzo

IP univoco e una corretta maschera di

sottorete (subnet mask). I meccanismi

previsti per l’assegnazione automatica sono di tre tipi, tra cui il

classico Dhcp; di fatto, garantiscono la possibilità di collegare le

telecamere in modo semplicissimo, impedendo che due di esse ac-

quisiscano lo stesso indirizzo IP.

Le alternative: Camera Link, Ieee 1394

e USB

Nel settore della visione artificiale sono state adottate altre moda-

lità per collegare le telecamere alle unità di controllo ed elabora-

zione. Per quanto riguarda le telecamere digitali a elevata velocità

e risoluzione, una connessione molto diffusa è lo standard Camera

Link. Anch’esso definito dall’associazione AIA, la stessa che ha pro-

mosso la definizione di GigE Vision, permette la trasmissione dei

dati in modalità seriale con una velocità massima originariamente

di 2 Gbps nella versione ‘Base’, successivamente estesa fino a 5,4

Mbps nella versione ‘Me-

dium’ e a 6,8 Gbps nella

versione ‘Deca’. Come

interfaccia fisica utilizza

il connettore SDR-26,

al quale vengono atte-

stati dei cavi con doppini

schermati, lunghi fino a

15 m. Una differenza fon-

damentale tra GigE Vi-

sion e Camera Link è che

quest’ultima è un colle-

gamento punto-punto che

richiede la presenza di un frame grabber all’estremo opposto del

collegamento. Nel caso di GigE Vision, il frame grabber non serve

e i dati della telecamera raggiungono l’applicativo direttamente

dall’interfaccia Ethernet.

Un’altra soluzione disponibile per collegare le telecamere in un si-

stema di visione è l’interfaccia Ieee 1394, conosciuta anche con

il nome FireWire, con cui fu originariamente promossa da Apple.

La velocità di collegamento supportata è di 400 Mbps, successiva-

mente estesa 800 Mbps, mentre la lunghezza massima del cavo è

di soli 4,5 m, sebbene si possa estendere fino a circa 70 m tramite

l’utilizzo di ripetitori. Con FireWire, inoltre, è possibile collegare più

telecamere (fino a 16) allo stesso controllore.

Infine, USB3 Vision è lo standard derivato dalla celeberrima inter-

faccia usata per le periferiche dei PC. Fa della semplicità il suo

punto di forza, grazie alla configurazione plug&play, ma soffre delle

stesse limitazioni sulla lunghezza dei cablaggi di FireWire.

Vantaggi e svantaggi

Lo standard GigE Vision ha ottime prospettive di sviluppo grazie

ai numerosi vantaggi che offre rispetto alle soluzioni alternative,

ognuna delle quali mantiene comunque

le proprie peculiarità, che le possono far

preferire in determinate applicazioni.

Certamente lo standard GigE Vision

ha dalla sua parte il vantaggio della

facilità di cablaggio. Il cavo della tele-

camera può essere lungo fino a 100 m

senza alcun accorgimento particolare,

basta scegliere un comune cavo di rete

certificato in Cat.6 per applicazioni Gi-

gabit Ethernet, ormai diffuse in qualunque apparato informatico

moderno. La semplicità e la flessibilità del cablaggio si traduce so-

litamente anche in un vantaggio dal punto di vista dei costi, anche

per la possibilità di attingere alle enormi economie di scala deri-

vanti dall’utilizzo delle tecnologie Ethernet, che hanno un mercato di

ordini di grandezza più vasto rispetto a quello dei sistemi di visione.

A livello di prestazioni di picco sulla singola connessione, la solu-

zione Camera Link offre invece ancora dei vantaggi. Tuttavia, vanno

tenuti presenti i costi dei cablaggi e dell’indispensabile scheda

frame grabber.

Telecamera Tattile

con interfaccia GigE

Vision

Telecamera Imaging Source con interfaccia FireWire

Loghi dei principali standard

usati per collegare le telecamere

ai sistemi di visione

Fonte: www.pixabay.com