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MAGGIO 2016

sultazione dell’enorme database e fonte

di informazione che è la rete e il monito-

raggio di agevolazioni. Nel nostro caso,

per esempio, oltre a presentare nuove

evoluzioni e tecnologie, si avvisa la clien-

tela di possibili incentivi previsti per quella

tipologia di impianto. Presentare prospetti

sugli oneri e problematiche dati da bassa

efficienza a risparmio.

Mugnolo:

Xylem è impegnata a livello

globale nella riduzione dei consumi ener-

getici, a partire da uno dei nostri prodotti

‘core’, le pompe idrauliche. Le pompe

consumano ben il 10% della produzione

energetica globale e due pompe su tre

sprecano più energia del dovuto. Questo

significa che, attraverso l’uso di pompe e

motori ad alta efficienza, uniti a dei con-

vertitori di frequenza, si può risparmiare

più del 60% dell’energia, riducendo così

il consumo energetico globale del 4%.

Questo vorrebbe dire risparmiare 740 mi-

liardi di chilowattora (kWh), l’equivalente

di 176 centrali elettriche a carbone da

500 megawatt (MW) l’una, e 592 milioni

di tonnellate di CO2 all’anno, con grandi

benefici economici e ambientali. In Italia

l’efficienza energetica viene sem-

pre associata e limitata al solo

risparmio energetico, ma la

questione è molto più am-

pia. L’efficienza energetica

è un approccio mentale

che coinvolge tutti gli

aspetti legati alla pro-

duzione, è un processo

che deve prefiggersi un

miglioramento continuo,

atto a diminuire sprechi e

inefficienze attraverso l’analisi

del costo del ciclo di vita dell’im-

pianto, senza soffermarsi al solo costo

iniziale dell’investimento.

La Legge di Stabilità 2016 nel prorogare le

detrazioni del 65% per il risparmio energe-

tico ha introdotto diverse novità circa gli in-

terventi ammessi e le modalità di accesso

all’incentivo.

Incentivi per le imprese che investono in

fonti rinnovabili, efficientamento, regola-

mentazioni, variabilità dei costi delle ma-

terie prime…

Santovito:

Nota dolente. L’efficienza ener-

getica deve essere caratterizzata da azioni

che si ripagano da sole, i risultati delle

valutazioni e delle analisi devono dire in

quanto tempo; gli incentivi devono aiu-

tare a ridurre questo tempo, rendendo

più sostenibili gli interventi da parte delle

imprese. A oggi su questo fronte si sono

osservate situazioni anomale lato opera-

tori ma anche lato istituzioni che sarebbe

troppo lungo descriverle in qualche riga.

Tali anomalie stanno portando a una situa-

zione di poca fiducia verso i meccanismi di

incentivazione, il riferimento è soprattutto

ai certificati bianchi, frenando i benefici che

questo tipo di strumenti dovrebbero garan-

tire nella diffusione al mondo dell’energia.

Speriamo nel prossimo futuro.

Caruson:

Sicuramente possono essere

un’ottima leva.

Quali sono gli obblighi (soggetti coinvolti,

enti cui rivolgersi, tempi…) per le aziende

in ambito energia introdotte dai recenti de-

creti del Governo a seguito delle richieste

dell’Europa?

Santovito:

L’obbligo più importante che è

stato introdotto con il decreto legge 102

del 2014 è stato quello della diagnosi ener-

getica per alcuni soggetti, grandi imprese

e aziende energivore, la cui scadenza era

a dicembre 2015.Tale azione ha permesso

di far conoscere, anche se attraverso un

obbligo, la diagnosi energetica e la sua

importanza. Per noi operatori del settore

è stato un momento di lavoro molto in-

tenso anche perché come spesso accade

tutto si è concentrato in prossimità

della scadenza. Nonostante que-

sto abbiamo avuto la possi-

bilità di entrare in contatto

con aziende che hanno ap-

prezzato il lavoro svolto

e hanno deciso di proce-

dere oltre. Prossimo ap-

puntamento tra quattro

anni con la revisione della

diagnosi, in cui sarà richie-

sto alle aziende di applicare

criteri più restrittivi (bisognerà

introdurre strumenti di misura su

buona parte degli utilizzatori) che po-

tranno essere rispettati partendo almeno

con un paio di anni di anticipo.

Quali sono gli interventi più ‘gettonati’, che

vengono più intrapresi? Quali le opportu-

nità di risparmio nel tempo per le aziende?

Santovito:

Mi permetto una battuta rispon-

dendo ‘luci a LED’, volendo dimostrare

che oggi gli interventi più gettonati sono

quelli più semplici e le motivazioni spero di

averle espresse chiaramente con le rispo-

ste precedenti. Le opportunità di risparmio,

soprattutto in ambito industriale, derivano

solo da un corretto approccio alla gestione

dell’energia che sono chiaramente spe-

cificate all’interno delle ISO50001 e che

ogni esperto in gestione dell’energia deve

conoscere. Il bello delle proposte e delle

azioni di efficientamento energetico è che

una volta realizzate si riesce a misurare in

maniera oggettiva se il lavoro, nella sua

interezza, è stato fatto bene o male.

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