NOVEMBRE 2015
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
supporta l’uso del cavo UTP Cat.3 per bassi valori di potenza, ma
richiede il passaggio ai cavi di Cat.5 (o superiore) per le potenze più
alte. L’alimentazione viene trasportata utilizzando in modo comune
solo due dei quattro doppini disponibili: un doppino per la corrente
di andata e un doppino per la corrente di ritorno. Questo approccio
ha, tra l’altro, il vantaggio di dimezzare la resistenza complessiva
della tratta. Lo standard Ieee prevede due modalità, o alternative,
a seconda di quali siano i doppini utilizzati per il trasferimento di
potenza. Nella modalità ‘A’, la corrente continua di alimentazione
passa attraverso le coppie di conduttori 1-2 e 3-6, ossia i doppini che
trasportano il segnale dati. Questa è la modalità di alimentazione
adottata dagli endspan e richiede il ricorso a una tecnica comune-
mente denominata ‘phantom power’, per via del fatto che la potenza
viaggia ‘nascosta’ insieme al segnale dati.
Nella modalità ‘B’, l’alimentazione utilizza le coppie di conduttori
4-5 e 7-8. Nelle varianti 10Base-T e 100BaseTx di Ethernet si tratta
dei doppini inutilizzati, che possono quindi essere dedicati esclusi-
vamente all’alimentazione dei dispositivi compatibili PoE. Questa è
la modalità di connessione suggerita dallo standard per midspan. In
Gigabit-Ethernet (1000BaseT) anche questi doppini sono utilizzati nel
trasferimento dati e diventa così necessario sovrapporre l’alimenta-
zione ricorrendo a una tecnica phantom-power.
Sebbene nelle varianti più lente di Ethernet sia possibile iniettare l’a-
limentazione senza ricorrere ai circuiti ausiliari richiesti per sovrap-
porla e successivamente separarla dal segnale dati, molti produttori
introducono comunque nei loro midspan la circuiteria phantom-po-
wer per questioni di compatibilità con la variante Gigabit di Ethernet.
La potenza non è tutto
Per quanto concettualmente semplice, l’implementazione di un
meccanismo di alimentazione su cavo Ethernet comporta tutta una
serie di accorgimenti e funzionalità accessorie che richiedono una
forma di controllo intelligente da parte delle apparecchiature coin-
volte. Tanto per cominciare, bisogna garantire la compatibilità con le
apparecchiature tradizionali, evitando di alimentare dispositivi non
predisposti. Quando i dispositivi
sono invece compatibili, la priorità
è sulla sicurezza e sui meccanismi
di protezione da guasti, sovrari-
scaldamenti ed errori di cablaggio.
La logica di controllo, infine, può
essere impiegata per realizzare
forme più o meno sofisticate di ge-
stione della potenza estesa a tutti
i dispositivi della rete.
PSE e PD adottano una procedura
di rilevamento per capire se un
Figura 2 - L’alternativa ‘A’ dello standard Ieee 802.3 af utilizza le
coppie dati del cavo UTP
Figura 3 - L’alternativa ‘B’ dello standard Ieee 802.3 af inietta
l’alimentazione sulle coppie inutilizzate dalle varianti 10BaseT
e 100BaseTx di Ethernet
Fonte: Reichle & De-Massari