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Automazione e Strumentazione
Giugno 2013
primo piano
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SCUOLA
a campione del peso di bottiglie”. Anche se qui è possi-
bile ricordare soltanto i primi classificati, a prescindere da
ogni retorica, è doveroso fare presente che tutti i lavori che
gli studenti hanno presentato nel corso dell’evento meri-
tavano di essere premiati. Infatti, bene ha fatto Omron a
conferire un riconoscimento a ciascuno di questi finalisti,
in base alle due tipologie (Esperti e Promesse), che erano
già stati sottoposti a una selezione tra i numerosi gruppi di
diverse scuole d’Italia, che avevano presentato i loro pro-
getti. I docenti che sono risultati primi classificati erano:
Bruno Biagini per gli
Esperti
e Davide Angrilli per i pro-
getti delle
Promesse
, entrambi con un progetto di braccio
meccanico. Angrilli ha ottenuto anche il premio speciale,
insieme a Michele Centonze, che li ha riconosciuti come i
docenti presenti nella fase finale con più progetti.
Nel giorno precedente alla premiazione, gli studenti fina-
listi giunti nella Capitale avevano sostenuto, presso l’ITIS
Caffè, un test per saggiare le loro competenze e, tra questi,
il primo classificato è stato Marco Plessi, dell’ITIS Levi di
Vignola, mentre al secondo e al terzo posto si sono classi-
ficati Antonello D’Aria ed Emilio Tria, entrambi dell’ITIS
Pentasuglia di Matera.
Un’iniziativa come questa di Omron e del Miur è dop-
piamente meritevole in quanto coniuga il conferimento di
premi, nella forma di strumenti utili alla formazione tec-
nica e di materiale di valore destinato per la didattica, con
lo stimolo costituito da un riconoscimento oggettivo, per
gli istituti e per le singole persone, ottenuto da un’impresa
internazionale come Omron. La maggior parte dei premi
per le scuole era costituita da strumenti e prodotti d’auto-
mazione fondamentali per la didattica avanzata, come con-
trollori (PLC e HMI) e kit di sviluppo che potevano com-
prendere anche azionamenti e sensori, mentre per i singoli
studenti Omron ha conferito anche delle borse di studio in
denaro. Ma, in più di un caso, gli studenti premiati hanno
dimostrato un interesse maggiore per l’attestato che ricono-
sceva le loro competenze e il valore del loro lavoro piutto-
sto che per i premi in denaro a loro destinati.
Il patrocinio di istituzioni come il Miur si è dimostrato più
che giustificato, visto che investire sull’
istruzione tecnica
è una delle poche vere
strategie
ad ampio respiro che pos-
sono garantire realmente la
crescita dell’economia indu-
striale
e lo
sviluppo del settore manifatturiero
. I tempi di
ritorno degli investimenti effettuati nell’istruzione potranno
essere lunghi, ma l’impatto sul sistema economico è note-
vole, come dimostrano molti paesi dell’Asia che hanno
cominciato la loro crescita industriale impegnandosi, per
prima cosa, nell’istruzione e nella formazione. Un esem-
pio di questo è proprio il Giappone, dove è nata Omron
all’inizio del ‘900, in un contesto sociale che sin dall’ini-
zio della sua industrializzazione ha puntato a sviluppare
al massimo il sistema scolastico. La speranza è che questo
atteggiamento lungimirante, capace di avere fiducia nella
formazione di nuovi cervelli e nuovi punti di vista, si raf-
forzi sempre di più anche in Italia, con un impegno sempre
più intenso di istituzioni come il Miur e di imprese attive
nel manifatturiero avanzato come Omron.
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