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EON
ews
n.
565
-
giugno
2013
R
eport
ta e il successo su tutti i
mercati. Quale luogo d’in-
contro privilegiato per le
aziende socie, ANIE Con-
findustria si mette a loro
disposizione nella veste di
‘incubatore’, per identifi-
care gli obiettivi e i per-
corsi comuni delle imprese
potenzialmente orienta-
te a collaborare con altri
soggetti. Concretamente,
poniamo in campo un si-
stema di “accom-
pagnamento” che
parta dall’analisi
dei fabbisogni e
giunga sino all’av-
vio definitivo della
rete. Siamo con-
vinti che metten-
do in rete piccole
e grandi aziende
che “fanno filiera”,
a trarne beneficio
possa essere sia
la competitività dei
singoli che quella collet-
tiva.
Esperienze dalle reti
- Opportunità per le
PMI elettroniche
Interviste a Inprolight e
PrecisoNet
PrecisioNet
Nove imprese nel territorio
di Reggio Emilia e Parma
hanno firmato lo scorso di-
cembre 2012 il primo con-
tratto di rete dell’area emi-
liana,
.
Le imprese operano nella
subfornitura meccanica ed
elettronica. L’insieme del-
le nove società conta cir-
ca 300 addetti e produce
un fatturato di 45 milioni
di euro. Tra le partecipan-
ti c’è anche Teknoema,
azienda che produce com-
ponenti elettronici a Ru-
biera (RE).
“Le nostre motivazioni ini-
ziali erano varie -spiega
Annalisa Corghi, presiden-
te della rete; cercare nuo-
vi mercati e nuovi sbocchi
internazionali condividen-
do le spese per le fiere e
il supporto commerciale
esterno, per costruire un
business di rete e conso-
lidare quello delle singole
aziende.
La rete propone infatti del-
le lavorazioni complesse
che risultano dall’integra-
zione di quelle delle im-
prese partecipanti”.
“Inizialmente il grande la-
voro è stato creare un’i-
dentità di rete e formaliz-
zare un contratto
e un regolamento
chiari, che tutelas-
sero le esigenze
individuali suppor-
tando gli obiettivi
della rete. È sta-
to fondamentale
delegare tutti gli
aspetti legali agli
esperti di Unindu-
stria Reggio Emi-
lia mentre noi ci
c o n c e n t r a v amo
sugli obiettivi. Abbiamo
regolato il processo deci-
sionale, costituendo organi
interni e dividendo le com-
petenze: un comitato si
occupa ad esempio della
parte tecnica ed emette le
offerte, un altro si occu-
pa degli acquisti condivisi,
cosa che ci consente di ri-
sparmiare molto”.
A pochi mesi di distanza i
risultati sono già positivi.
PrecisioNet ha partecipato
alla Hannover Messe e al
Mecspe di Parma, susci-
tando molta curiosità e ri-
cevendo incoraggiamenti.
“I clienti hanno compreso
che siamo fornitori dispo-
sti a mettersi in gioco!” af-
ferma orgogliosa Corghi,
che continua: “attraverso
lo scambio di informazio-
ni tecniche e commercia-
li e condividendo le pro-
prie expertise, le aziende
crescono nella cultura di
impresa e il business si
amplia”. I prossimi obiet-
tivi di PrecisioNet sono lo
sviluppo e la commercia-
In questa fase dell’econo-
mia in cui molte aziende
patiscono drammaticamen-
te, anche per un problema
di solvibilità, quale senso
può avere una proposta di
aggregazione aziendale?
La proposta po-
trebbe costituire
una risposta effi-
cace, soprattutto
i n un momen t o
come l’attuale, in
cui per le azien-
de è più difficile
ottenere finanzia-
menti. Confindu-
stria stessa si è
posta infatti tra i
suoi obiettivi an-
che quello di la-
vorare per consentire alle
reti di impresa di ottenere
benefici fiscali e maggiori
agevolazioni nell’accesso
al credito. In particolare,
per facilitare l’accesso al
credito sono state stipulate
delle convenzioni con isti-
tuti bancari, volte al miglio-
ramento del rating e all’ot-
tenimento di condizioni di
finanziamento più favore-
voli per le imprese in rete.
L’agevolazione fiscale per
le imprese che stipulano
contratti di rete consiste,
invece, in una sospensio-
ne dell’imposta sugli utili
della stessa azienda, sino
a 1 milione di euro, se tale
quota viene destinata alla
realizzazione, entro l’eser-
cizio successivo, degli in-
vestimenti previsti dal pro-
gramma comune di rete.
Rispetto ad altre modali-
tà di aggregazione, quali
obiettivi si propone la rete
d’impresa?
La rete d’impresa si ag-
giunge ad altre forme di
aggregazione già esistenti,
ma se ne distingue perché
si propone di raggiungere
tutte le imprese, di tutte le
dimensioni, di tutti i settori
e di tutti i territori. Consen-
te, ad esempio, la coope-
razione tra aziende prove-
nienti da regioni diverse.
Inoltre, un’aggregazione
come la rete d’impresa
permette di unire azien-
de di dimensioni diverse,
superando i limiti tipici dei
consorzi per l’ex-
port che si appli-
cano invece esclu-
sivamente alle im-
prese di dimensio-
ne medio-piccola.
Dal punto di vista
del contributo in-
fine, una impresa
che s i me t t e i n
rete può “utilizza-
re” le competenze
delle altre aziende
partecipanti alla
rete, per poter accelerare
il proprio ingresso in settori
di cui non ha una specifica
conoscenza. Si crea così
un sistema virtuoso anche
dal punto di vista delle co-
noscenze, che diventano
patrimonio comune.
Qual è la visione di ANIE
rispetto alle reti d’impresa?
A quali condizioni questa
modalità può dare buoni
risultati? E che tipo di ri-
sultati favorisce in modo
particolare?
ANIE Confindustria crede
molto nelle potenzialità di
sviluppo delle reti d’impre-
sa, a maggior ragione nel-
la congiuntura economica
che stiamo vivendo in cui
è assolutamente prioritario
accrescere la competitivi-
tà delle aziende ed il lo-
ro grado di innovazione e
di internazionalizzazione.
Esistono però delle condi-
zioni specifiche che pos-
sono consentire a questa
modalità aggregativa di
ottenere i migliori risultati
possibili. Una Federazione
come la nostra ha come
missione quella di offrire
alle proprie aziende oppor-
tunità di confronto conti-
nuo per favorire la cresci-
continua a pag.12
Marcello
Celentano,
vice presidente
per le PMI
di ANIE
Annalisa
Corghi,
presidente della
rete PrecisioNet
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