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58 • novembre • 2015

hardware

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FUNCTIONAL SAFETY

58

nell’ambito di una decomposizione

appropriata, la famiglia HAL15xy è

anche idonea per l’uso in applicazioni

con classificazioni ASIL di livello su-

periore.

Per attivare la protezione antischiac-

ciamento di un alzacristalli elettrico

il più rapidamente possibile in caso

di rilevamento di un’eccessiva resis-

tenza meccanica, è necessario che

il sensore garantisca una commu-

tazione quanto più precisa possibile.

Le soglie di commutazione “BON” e “BOFF” e i

parametri che le influenzano sono correlati con

la sicurezza e fanno parte dei “requisiti tecnici

di sicurezza” (“Technical Safety Requirements” -

TSR). La precisione delle soglie di commutazione

è influenzata, ad esempio, da tensioni e correnti

operative, così come da proprietà ed attributi del-

la catena di trattamento del segnale interna al

sensore, quali la frequenza del ciclo di processo

del segnale. Tutte queste variabili correlate sono

a loro volta definite come “TSR”.

L’obiettivo della funzione di monitoraggio inte-

grata nel sensore è il cambiamento istantaneo

dell’uscita allo stato “fail safe” non appena i lim-

iti di tolleranza TSR vengono superati. A tal fine,

diverse funzioni devono essere monitorate lungo

la catena di trattamento del segnale dell’HAL

15xy. Tale catena comprende l’elemento Hall, se-

guito da un amplificatore di segnale che agisce

nel contempo da filtro, e un comparatore seguito

dallo stadio di uscita (opzionalmente con uscita

di tipo open-drain per le versioni a 3 fili o con in-

terfaccia di corrente per quelle a 2 fili). Le carat-

teristiche essenziali della precisione di elabora-

zione del segnale sono i livelli di riferimento tra

cui si trovano la tensione e la corrente derivati

dal “band gap”.

Il passaggio al di sopra o al di sotto della ten-

sione di “band-gap” da una banda di tolleranza

predefinita causata da un difetto nel sensore

comporterebbe un cambiamento dell’uscita nello

stato “fail safe”. Nel caso di un sensore a tre-fili

ciò significa un’uscita ad alta impedenza, mentre

per il sensore a due-fili significa una modalità a

basso consumo di corrente. Lo stato “fail safe” è

mantenuto per tutto il tempo in cui il guasto per-

siste, così da evitare la trasmissione di segnali

non affidabili alla centralina di controllo.

L’elemento principale di ogni sensore è l’elemen-

to Hall, per la cui tensione si testa la plausibil-

ità all’ingresso dell’amplificatore. Per rendere

la catena di trattamento del segnale immune

da errori, sono monitorate la frequenza interna

dell’oscillatore, le tensioni e le correnti operative.

Per migliorare la precisione nella misura del-

la velocità del motore in un alzacristallo, o per

ridurre l’imprecisione sulla posizione, la famiglia

HAL 15xy è stata ottimizzata dal punto di vista

del jitter di uscita. Il jitter di uscita è determi-

nato dalla velocità di acquisizione e dal rumore

termico del sensore e della relativa elettronica di

trattamento del segnale. Rispetto ai predecessori

sensori della famiglia HAL 5xy, i dispositivi della

famiglia HAL 15xy possono operare in presenza

di campi magnetici statici e dinamici fino a 12

kHz (ma con una semplice variazione di pro-

grammazione è possibile un funzionamento nella

gamma 3 kHz - 93 kHz) con un minimo rumore

termico, tipicamente limitato a 72 microtesla

(RMS). Aumentando la velocità di acquisizione a

500 kHz, anche il jitter risultante dal processo di

acquisizione è stato ridotto a un massimo di 0,72

microsecondi (RMS), che comporta un’evidente

distinzione rispetto ai prodotti concorrenti per i

quali il jitter è almeno pari a 1 microsecondo.

Il monitoraggio dell’intera catena di elaborazione

del segnale si conclude con la rilevazione di even-

tuali corto circuiti a livello dello stadio di uscita,

normalmente correlati a un aumento della tem-

peratura nel sensore. Con l’ausilio del controllo

della temperatura, il sensore entra in modalità

“fail safe” se si raggiunge una temperatura criti-

ca oltre la quale non è possibile garantire un fun-

zionamento corretto.

Fig. 3 – Interfacciamento del sensore al microcontrollore