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28 rmo novembre/dicembre 2022 HSD Mechatronics progetta, produce e commercializza elettromandrini, teste di fresatura a 2 assi e componenti tecnologicamente avanzati per la lavorazione del metalloe leghe di materiali compositi. È la prima media azienda italiana a essere Lighthouse Plant del cluster Fabbrica Intelligente. Oggi, grazie a Intelligenza Artificiale, digital twin, machine learning, e al supporto di alcune università ha dato vita a una nuova generazione di prodotti di Franco Astore Elettromandrini intelligenti per produzioni smart Non è più possibile prescindere dal confronto con un mondo in rapida evoluzione e in costante cambiamento. Il rapporto con la digitalizzazione, l’automazione, il ruolo delle nuove compe- tenze, la contaminazione dei talenti sono una realtà, in cui uo- mini e macchine lavorano insieme. Giuseppe Grosso, product strategy & development director di HSD racconta come stanno cambiando i paradigmi dell’industria manifatturiera e come HSD sarà un partner tecnologico per gli utilizzatori in questo processo di cambiamento. Processo di open innovation con le università. HSD è da trent’anni produttore di componenti performanti e tecnolo- gicamente avanzati per macchine utensili e robot. Con i suoi 80 milioni di euro di fatturato annuo e 340 dipendenti nel mondo - la Casa madre Biesse fattura 706 milioni l’anno - è anche la prima media azienda italiana, con il suo stabilimento di Gradara, a essere Lighthouse Plant del cluster Fabbrica In- telligente. L’impresa ha saputo far evolvere la propria offerta aspirando anche a perseguire l’obiettivo ‘zero difetti’. Dal 1991 a oggi HSD si è sempre impegnata per essere un partner tec- nologico al servizio dei propri utilizzatori. “Abbiamo avviato un processo di open innovation, rendendo digitale, integrata ed estesa l’intera supply chain - indica Giuseppe Grosso -. Oggi infatti, grazie a Intelligenza Artificiale, digital twin, machine STRATEGIE

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