PO 447

progettare 447 • giugno / luglio 2022 89 rappresentato l’elemento di stimolo per mettere insieme le eccellenze che ci sono sul territorio e oltre, perché questo è un progetto che va oltre i confini regionali. La nostra Regione ha sempre avuto nodi di eccellenza sia nella parte industriale che in quella della ricerca in campo aerospa- ziale. La vera sfida è stata farli collaborare in maniera strutturata, costante e non occasionale”. E spiega: “Occorre fare in modo che, attraverso la condivisione di obiettivi e la messa in rete di eccellenza, la Campania possa dare un contributo al Paese per la sua capacità di competi- zione in campo scientifico, in un settore tecnologico importante per l’economia di qualunque nazione”. Nuove tecnologie e sostenibilità “Isaf è parte di un nuovomodello di fabbri- ca - spiega Claudio Voto, project manager del progetto - in cui si realizzeranno proces- si produttivi sostenibili che combinano tra loro tecnologie nuove e consolidate, sfrut- tando appieno le potenzialità dell’acqui- sizione e dell’analisi adattativa real-time della notevole mole di dati provenienti dal ‘campo’ come geometrie e parametri principali di processo. Risolvendo, inoltre, le attuali problematiche di sostenibilità correlate alla carteggiatura ed incollaggio degli shim in materiale composito e non Attraverso la sua divisione aerostrutture, Leonardo è orgogliosa di partecipare come leader industriale a questo importante pro- getto europeo di innovazione e sviluppo in ambito tecnologico e produttivo. Racco- gliere la sfida di questo progetto significa fare un salto importante verso un nuovo modo di assemblare grandi parti strutturali in materiale composito”. La Campania è uno dei principali distretti industriali dedicati all’industria aerospaziale. Insieme per il progetto europeo Isaf nasce la fabbrica per il montaggio intelligente del ma- teriale composito e si realizzeranno processi produttivi sostenibili. SPECIALE INDUSTRIA AEROSPACE Lo spazio a minor costi Il contributo del DAC (Distretto Aerospaziale della Campania) va inteso in due direzioni, uno importante ed è quello di aver creato le condizioni per mettere insieme sorgenti di territori diversi, con competenze diverse, integrandole con un obiettivo comune che è quello di realizzare una piattaforma satellitare capace di abbassare i costi per raggiungere lo spazio, realizzare esperimenti, creare un’economia dello spazio che si accessibile a molti e non più solo alle grandi potenze economiche o politiche del mondo. L’obiettivo di PM3 è quello di realizzare un prototipo, Trl 4 e Trl 6 con due obiettivi: quello di ospitare a bordo payload scientifici multi-operabili e dare in futuro un servizio di validazione in orbita. Sono state provate alcune tecnologie e realizzati alcune dimostratori, in particolare quello del controllo di assetto, propulsione primaria, propulsione secondaria docking, trasmissione wireless di potenza, strutture smart per l’additive manufacturing e tutte queste innovazioni sono confluite nella realizza- zione di questi dimostratori. Il peso della piattaforma è di circa 50 kg e la fine del prototipo è stata realizzata proprio in questi giorni. La piattaforma è destinata a un ampio pubblico di attori del comparto spaziale che invece di realizzare un satellite utile per validare la loro tecnologia potrà usare questa tecnologia che è già pronta per essere utilizzata perché adattabile ai diversi payload e alle diverse funzioni dei singoli operatori.

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