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58 • novembre • 2015

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IoT

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Al punto che anche una startup, un nuovo entrante,

se capace di agire velocemente e concretizzare in pro-

getti innovativi le idee per sfruttare al meglio queste

nuove tecnologie, ha il potenziale di far concorrenza

alle imprese tradizionali, e mettere in crisi i loro mo-

delli di business rodati. Qui basta ricordare esempi

come quelli di Uber, che ha disintermediato il setto-

re del trasporto privato, o di Enjoy, nell’area del car

sharing. Ma si potrebbe continuare citando NetFlix e

Spotify nell’industria della fruizione

di contenuti video e audio; o parlare

di

Nest

, l’azienda che per la sua capa-

cità d’innovazione è stata acquisita

da

Google .

Nest ha reinventato il ter-

mostato, inserendolo nelle applica-

zioni di domotica e rendendolo un di-

spositivo IoT intelligente, in grado di

apprendere lo stile di vita dell’utente

e di regolare inmaniera opportuna le

temperature all’interno dell’abitazio-

ne, in modo da minimizzare anche i

consumi di energia.

Freni da rimuovere

In molti casi, il principale ostacolo

verso il raggiungimento di una IT

fluida, e la realizzazione di applica-

zioni IoT realmente innovati-

ve, resta ancora la mancanza

di interoperabilità tecnolo-

gica. Da un lato, c’è il per-

manere nelle organizzazioni

di sistemi e applicazioni IT

rigidi, che organizzano i dati

in ’silos informativi’; dall’al-

tro, l’implementazione della

Industrial Internet of Things

e delle relative applicazioni

richiede di connettere sempre

più strettamente tra loro due

distinte famiglie di tecnolo-

gie: l’information technology

(IT) e la operational techno-

logy (OT). La prima include

i sistemi informativi classici

(sistemi ERP, CRM, BI, data

warehouse e così via), men-

tre la seconda, OT, compren-

de l’hardware e il software

che monitora e amministra

le attrezzature sul campo e

i dispositivi fisici, ad esempio le infrastrutture per

il controllo delle linee e dei processi di produzione

nel settore del manufacturing. Questi due mondi,

IT e OT, diventeranno tutt’uno, predice la società di

consulenza Accenture, anche se tale fusione richie-

derà tempo, perché le tecnologie sono controllate da

diverse funzioni di business, operano sotto diversi

standard tecnici e sono fornite da diversi vendor.

Oggi la realtà è che in vari casi i software, i sen-

Fig. 3 – Le principali barriere all’adozione di Industrial Internet

(Fonte: World Economic Forum)

Fig. 2 – La home page dell’Industrial Internet Consortium