Automazione_Strumentazione_05_2013 - page 12

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Giugno 2013
Automazione e Strumentazione
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MERCATI
L’automazione italiana
sempre più export-oriented
In occasione della manifestazione fieristica SPS IPC Drives Italia
2013, Anie Automazione (che per l’occasione si è presentata
con nuovo nome e logo) ha presentato l’edizione 2013 del suo
Osservatorio Tecnico-Economico. Il documento, distribuito in
formato digitale, contiene le più recenti guide tecniche realiz-
zate dall’associazione, le testimonianze dei principali attori del
mondo dell’automazione e un corposo inserto con i dati del set-
tore.
Quest’anno il focus dell’Osservatorio tratta l’automazione di pro-
cesso, tema attuale anche alla luce del nuovo gruppo di lavoro
avviato in Anie Automazione che riunisce le principali aziende
che realizzano prodotti e sistemi per il controllo dei processi
industriali.
I dati di settore sono stati presentati dal Presidente di Anie Auto-
mazione, Giuliano Busetto, che ha dichiarato “Il 2012 che ci
siamo lasciati alle spalle è stato un anno difficile e quello attuale
non sembra orientato ad una inversione di tendenza. Cionono-
stante, il comparto dell’Automazione industriale, manifatturiera e
di processo mostra appieno la sua vitalità in termini di innova-
zione e tecnologia, due concetti che le nostre aziende associano
costantemente e doverosamente”.
Nel 2012, in Italia il fatturato delle imprese fornitrici di compo-
nenti e sistemi per l’automazione industriale è stato pari a circa
3,6 miliardi di euro con un calo del 7% rispetto al 2011.
Pur in ridimensionamento per le difficoltà di scenario, la domanda
estera ha continuato a fornire un contributo positivo alla crescita
del comparto. Nel 2012 le esportazioni
di tecnologie per l’automazione hanno
segnato un incremento annuo del 2,8 per
cento (+13,6% l’analoga variazione nel
2011). Mantenendosi elevata la quota
di esportazioni indirette (tra esportazioni
dirette e indirette si arriva a coprire oltre
il 60% del fatturato totale), il comparto
ha risentito delle criticità riscontrate nei
mercati esteri dai principali settori clienti a valle. A fronte della
significativa caduta della domanda europea, si è evidenziato
un ritmo di crescita sostenuto delle esportazioni verso il Medio
Oriente e l’Asia orientale.
La caduta della domanda interna ha depresso anche le importa-
zioni di tecnologie per l’automazione (-5,1 per cento nel 2012).
Le importazioni mantengono una prevalente origine europea
(superiore al 77% sul totale importato), con una decisa crescita
della quota relativa ai Paesi europei extra UE.
Gli investimenti totali - che includono la componente relativa a
macchinari, attrezzature e tecnologie - si manterranno deboli per
tutto l’anno in corso, mostrando limitati segnali di recupero solo
a partire dal 2014. La partita della crescita si giocherà pertanto
per le imprese italiane prevalentemente sui mercati esteri, grazie
al consolidamento delle maggiori economie emergenti e degli
Stati Uniti. Resta più incerta la capacità di ripresa dell’Unione
europea, che mantiene un ruolo importante come area di sbocco
delle esportazioni nazionali. Sono negative le attese sul fronte
domestico, dove la propensione a investire degli operatori resta
frenata dalla bassa fiducia e dalla minore disponibilità di risorse.
MERCATI
ABB Italia, export e innovazione
ABB Italia ha presentato i risultati del primo trimestre del 2013.
L’azienda registra ordini e ricavi che si attestano rispettivamente
a 504 e 509 milioni di euro, in lieve flessione rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso. La redditività rimane stabile. Cresce la
percentuale di export sui ricavi, che si assesta al 64%, orientata
soprattutto all’Europa (dove si registra una crescita a due cifre
rispetto al 2012) e all’Africa e Medio Oriente.
“L’inizio del 2013 conferma sostanzialmente l’andamento che
abbiamo registrato nel corso del precedente anno”, ha com-
mentato Barbara Frei, Presidente e Amministratore Delegato di
ABB SpA. “L’aumento della percentuale sui ricavi dell’export e
la crescita della stessa sul mercato Europeo conferma la nostra
capacità di servire con successo i mercati internazionali. Conti-
nuiamo a puntare sull’eccellenza operativa delle nostre fabbri-
che e sull’innovazione che l’organizzazione italiana è in grado
di generare. Ne è un esempio il recentissimo lancio della serie
Emax 2 - interamente sviluppata in Italia dal centro di Ricerca
e Sviluppo di Bergamo - il primo interruttore al mondo di bassa
tensione che include funzioni di gestione dell’energia e di comu-
nicazione con le reti elettriche intelligenti (smart grid). Un’inno-
vazione che potrebbe portare a sostanziali riduzioni dei consumi
energetici”.
L’azienda continua a puntare su sviluppo e innovazione. “Con
un investimento pari al 2% annuo del nostro fatturato in attività
di R&D e una media annua di 27 brevetti depositati nel nostro
Paese negli ultimi 5 anni, la vocazione all’innovazione di ABB
in Italia si traduce quindi in un impegno concreto”, ha aggiunto
Frei. “Mi piace citare l’intenzione espressa recentemente di
acquisire Power-One, società di punta nel settore delle energie
rinnovabili, per divenire leader globale negli inverter per il solare
fotovoltaico. Power-One ha una presenza importante nel nostro
Paese e questo investimento, oltre a rafforzarci in un comparto
per noi strategico come quello delle energie rinnovabili, con-
ferma l’attenzione del Gruppo ABB per il mercato italiano”.
PACKAGING
Bosch Rexroth collabora con LIAM
Bosch Rexroth e LIAM, laboratorio industriale di automazione
di macchine per il packaging, hanno firmato un accordo per la
promozione e lo sviluppo delle attività di ricerca.
L’accordo prevede lo stanziamento di una borsa di studio e la
fornitura di soluzioni dell’intero portafoglio prodotti necessarie per
l’attuazione di test, prove e progetti di sviluppo sperimentale.
Le attività di cui si occupa
il laboratorio sono
prototipazione virtuale,
soluzioni di diagnostica
predittiva, architetture
software machine
independent & platform
independent, benchmarking
di piattaforme commerciali
per l’automazione.
A CURA DELLA REDAZIONE
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