SPS 2024 Web

SPECIALE SPS ITALIA 2024 37 di valore. Decentraland ha subito tra il 2021 e il 2022 una vera e propria emorragia di utenti attivi, perdendone l’80%,mentreThe Sandbox, a fronte di 2 milioni di utenti registrati, ne ha solo 30.000 attivi. Parliamo di… Industrial Metaverse La cinematografia e la letteratura sono prolifiche di storie basate su espe- rienze precorritrici del metaverso, ma, curiosamente, nessuna di queste è ambientata nel settore che, forse, è tra quelli che offre al metaverso più potenziale dal punto di vista dell’applicabilità, al netto dei facili entusiasmi: il mondo dell’industria. Esistono alcune applicazioni in ambito business già fruibili nel metaverso. La più semplice e diffusa prevede la frequentazione di conference room ‘meta’ dove incontrare i colleghi-avatar, insomma, dove svolgere meeting e dialogare, interagire e condividere documenti e risultati, in tempo reale e senza barriere linguistiche: Microsoft Mesh ne è un classico esempio. Si tratta in questo caso anche di un’occasione di socialità per tutte le risorse in smart working, che allontana l’effetto alienante di ore in solitaria davanti al proprio schermo, tra home office e video call. Così come esistono già diverse aziende che effettuano job recruitment, onboarding e training nel metaverso, allargando così le frontiere del settore delle risorse umane e stimolando l’engagement rispetto ai meeting video a distanza. È qui che si vive il passaggio dalla Internet of Things (dispositivi interconnessi) alla Internet of Experiences (persone interconnesse tramite i propri avatar). Ma la vera ‘next big thing’ è l’Industrial Metaverse. Il metaverso industriale, abilitato da intelligenza artificiale e machine learning e potenziato dalla disponibilità di tecnologie mature come il digital twin, non è così lontano. Diverse aziende stanno già stringendo accordi e investendo in questa di- rezione, perché la possibilità di creare mondi virtuali che sono le repliche esatte delle fabbriche e degli asset, e che ripetono i processi progettuali, produttivi/esecutivi e decisionali tipici del manifatturiero, della logistica e dell’industria in generale porta innegabili vantaggi. Innanzitutto, risparmio di tempo e risorse, in quanto il design e le oppor- tune valutazioni vengono eseguiti in ambiente virtuale e in modalità data- driven, sulla base di algoritmi e modellazioni che riprendono, sfruttano e migliorano le esperienze del passato. A seguire un migliore controllo dei flussi di lavoro, integrando i diversi dipartimenti in modo trasparente e senza soluzione di continuità. Altro vantaggio non indifferente, la simula- zione dell’intero ciclo di vita del prodotto, che comprende anche eventuali criticità che si possono palesare nel corso del tempo e riprende in modo realistico il comportamento del bene a fronte di stimoli e sollecitazioni ben precise. È inoltre possibile valutare la resa del prototipo 3D ‘calandolo’ in determinate situazioni o proponendolo a un particolare pubblico, a van- taggio, ad esempio, del reparto marketing che deve lanciare un prodotto e prevederne gradimento e rendimento. Insomma: il metaverso renderebbe possibile amplificare i già noti benefici del gemello digitale aprendo a un PLM - Product Lifecycle Management iperrealistico a 360 gradi. Possiamo ipotizzarlo come una sconfinata sandbox phygital dove le industrie avranno modo di testare e ottimizzare i propri sistemi e processi con un enorme risparmio di tempo e risorse, prima di realizzarli compiutamente. Ci sono imprese che già utilizzano il metaverso industriale (inteso come un digital twin esteso) per connettere gli ingegneri dei vari reparti in un ambiente immersivo che abilita una progettazione più creativa, un’inge- gnerizzazione più efficiente, e che assicura collaudo e convalida più affi- Nel metaverso si entra da protagonisti, non ci si limita a sperimentare mondi e sensazioni creati da altri per noi, ma si può interagire con essi e con le altre persone/entità presenti sotto forma di avatar Fonte: foto Shutterstock

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