SPS_2023

42 speciale anteprima SPS ITALIA 2023 gestore elettrico di competenza, fino ai diversi partecipanti della rete siano essi fabbriche, edifici o abitazioni private. Sarà anche possibile condividere e confrontare le rispettive prestazioni attraverso dei benchmark; agevolare l’attuazione di strategie di innovazione e rinnovamento; verificare l’impatto e la sostenibilità dei piani energetici da parte degli enti preposti sul territorio, favorendo l’efficienza globale. Per questo la gestione e il trasporto dei dati deve necessariamente essere immune da attacchi cibernetici e garantire la massima affidabilità, continuità di servizio e sicurezza. Purtroppo, ogni giorno assistiamo a nuovi attacchi informatici, in ogni settore e contesto: questo non deve scoraggiare, ma anzi fare da stimolo per creare e adottare sistemi sempre più sicuri. La Commissione Europea sta lavorando con gli enti normativi affinché vengano applicati alle reti di distribuzione elettrica europee tutti gli standard di cybersecurity più evoluti. Allo stesso tempo, la diffusione dei dati deve essere regolamentata definendo i criteri di accesso dapartedi produttori,gestori di rete,costruttori di impianti eapparecchiature, e consumatori che sono e saranno sempre più al centro del sistema. Con un’adeguata gestione dei dati, i singoli consumatori potranno contribuire at- tivamente allo sviluppo del sistema energetico,siamediante l’ottimizzazione dei propri consumi, sia attraverso l’integrazione dei propri sistemi di produ- zione locali, diventando anche produttori. I dati aggregati consentiranno così la creazione di nuovi servizi. Prospettive a breve termine Il tema della de-carbonizzazione è globale e va affrontato con la guida dei Governi,congrandi investimenti e nuovepolitiche; questonon significa,per , che a livello locale non si possano e non si debbano fare dei cambiamenti per contribuire a ridurre il riscaldamento del pianeta. Non si tratta necessaria- mente di rinunce,ma di unamaggiore efficienza nell’uso dell’energia. Parlando di energia elettrica, esistono moltissime soluzioni presenti a ogni livello che permettono enormi risparmi a parità di servizio. Nei grandi edifici del terziario, per esempio, dove il fabbisogno di energia è enorme, è auspica- bile modernizzare almeno in parte gli impianti installati e utilizzare soluzioni software specifiche già esistenti sul mercato inmodo da ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi: si pu arrivare a risparmiare il 20-30% dei kW impie- gati. L’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti di grandi superfici pu , per esempio, fornire gran parte dell’energia necessaria all’esercizio quotidiano, o supportare la ricarica delle auto elettriche nei parcheggi. Gli investimenti da attuare per l’efficientamento e la produzione vengono generalmente re- cuperati dopo pochi anni, se si tratta di revamping,mentre nel caso di nuove costruzioni il costo aggiuntivo si aggira intorno al 5%. Per favorire questo processo di accelerazione occorre anche semplificare la burocrazia che, specie nel nostro Paese, spesso blocca comportamenti virtuosi in tale direzione. Qualche miglioramento potrà arrivare anche dagli interventi legati al Bonus 110%, al momento per difficilmente quantifica- bili. Nel prossimo futuro occorrerà continuare con politiche che agevolino la trasformazione e il recupero dei vecchi edifici, creando unità immobiliari più efficienti e creando un ‘volano’ che, in seguito, renderà questo genere di interventi economicamente convenienti a prescindere dagli aiuti di Stato. Oltre a ci , occorre aumentare l’informazione e la consapevolezza del po- tenziale di efficientamento ancora da esprimere. Molte aziende, sia multi- nazionali che PMI, iniziano a focalizzare la loro attenzione su progetti legati alle tematiche ambientali. Chi ha già avviato questo percorso anni fa, ora è praticamente immune dall’aumento dei costi dell’energia e ha recupe- rato pienamente l’investimento effettuato, portando al contempo beneficio all’ambiente. Si moltiplicano anche le iniziative mirate alla condivisione delle esperienze positive, dove realtà differenti imparano l’una dall’altra, in uno scambio di idee e iniziative che pu anche portare a collaborazioni di tipo tecnologico, sociale e commerciale. Una vera e propria ‘contaminazione’ tra mondi diversi, che hanno in comune la necessità di trasformare il loro rap- porto con l’energia e l’ambiente.Grandi compagnie elettriche dedicano spazi nei loro siti web alla divulgazione di conoscenze specifiche sui temi energetici e ambientali, con tutte le implicazioni tecnologiche, e investono per creare e fornire percorsi didattici e formativi di alto livello, con cui approfondire ogni contenuto inerente all’evoluzione dei sistemi elettrici e alla digitalizzazione, e creare nuove e adeguate competenze. Le professionalità richieste per accelerare e supportare la transizione ener- getica spesso necessitano di un mix di skill digitali, statistici, ingegneristici. L’elevata richiesta di risorse umane specializzate in questo ambito, ai vari livelli, impatterà moltissimo sulle organizzazioni. Per questa ragione gli stessi sindacati sono parte attiva nel processo di trasformazione e sono spesso portavocedi questenecessitànei confronti del Governoedelleaziende.Hanno un ruolo importante anche i fornitori specialisti in componenti e sistemi per la transizione energetica, che propongono seminari, webinar, conferenze, fino anche a collaborazioni con istituti di ricerca e università. In definitiva, la digi- talizzazione delle reti elettriche è un punto fondamentale per la realizzazione della transizioneenergetica,unasfidacrucialechecoinvolge l’interacomunità. Il ruolo della digitalizzazione sarà fondamentale per centrare gli obiettivi europei di medio e lungo termine e diventare climaticamente neutrali entro il 2050 Fonte foto shutterstock

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