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anche di ridurre le dimensioni dei dispositivi elettronici. Secondo Project Blue, società di consulenza sui metalli cri- tici, il mercato mondiale delle terre rare lo scorso anno ha raggiunto una quota di 9 miliardi di dollari. In un decennio la previsione è che questo mercato sarà più che raddoppiato, fino a raggiungere i 21 miliardi di dollari. La Erma, alleanza europea per le materie prime, prevede che l’industria auto- mobilistica e della mobilità dell’UE, in cui i magneti perma- nenti svolgeranno un ruolo importante, crescerà fino a 400 miliardi di euro entro il 2030. La domanda di terre rare, di conseguenza, è destinata ad aumentare per favorire gli svi- luppi delle varie tecnologie, dalle dimensioni più ridotte dei device alla migliore manutenzione degli stessi. PROPRIETÀ DEI METALLI ESSENZIALI Quando parliamo di terre rare ci riferiamo ai metalli essen- ziali che, grazie alle loro proprietà chimiche, possono essere sfruttati per realizzare prodotti di alta tecnologia. Nello spe- cifico, si tratta di diciassette elementi chimici: cerio (Ce), di- sprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio (Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y). Le terre rare sono presenti in tutto il mondo. In maggiori quantità si trovano in Brasile, Russia e Cina. Quest’ultima è il principale produttore globale anche grazie al più grande giacimento che si trova a Baotou. Ci sono però luci e ombre che riguardano questi elementi. Da un lato permettono la produzione di prodotti che, tra gli altri, favoriscono lo sfruttamento dell’energia rinnovabile. Dall’altro lato, però, c’è da evidenziare la poca sostenibilità dal punto di vista ambientale della loro estrazione e del loro raffinamento. Si tratta di processi che creano scarti tossici rilevanti e che hanno dannose conseguenze, tra le quali si segnala la perdita di biodiversità, l’inquinamento idrico, l’e- rosione del suolo e la formazione di pozzi di assorbimento. Riciclare i Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elet- troniche, permette di limitare le nuove estrazioni e, di conse- guenza, anche i danni ambientali che comportano. CINA ED EUROPA IN CHIARO SCURO Anche se le terre rare sono presenti su tutto il mondo, la Ci- na ne detiene il primato sia dal punto di vista di presenza nel suolo sia da quello dello sfruttamento strategico che or- mai dura da oltre trent’anni. Pechino, infatti, domina per la produzione globale di ossidi di terre rare, il prodotto grezzo estratto dalle miniere da cui si possono separare gli elementi delle terre rare. Il dominio della Cina non riguarda però solo l’estrazione delle terre rare, ma anche i processi successi- vi: la separazione degli elementi dagli ossidi, la raffinazione e la forgiatura in leghe, prima della trasformazione finale in magneti. Forte di una strategia industriale pianificata a lungo termine e di finanziamenti statali, la Cina ha ormai un van- 27 MAGGIO 2024 rmo
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