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65 rmo aprile 2023 Esigenza di partenza. La strategia di crescita in campo medi- cale messa a punto dall’azienda torinese segue una roadmap ben precisa, che vede la sua concretizzazione nello sviluppo di una piattaforma di moduli preconfigurati che permettono di realizzare una varietà numerosa di macchine, come se fos- sero standardizzate. Due in particolare le soluzioni ideate per questo comparto: un sistema lineare e uno rotativo. “Il primo è ideale per un tipo di produzione piuttosto flessibile mentre il secondo è più indicato per tutte quelle situazioni in cui è richie- sta una maggiore produttività - spiega Francesco Fraschetta, re- sponsabile commerciale di Bonetto Automation -. All’interno di questi sistemi vengono integrati dei gruppi operativi standard (i cosiddetti GOS), che si vanno di volta in volta a scegliere e configurare a seconda delle necessità progettuali. Ciascun GOS, infatti, è destinato a operazioni come manipolazione, handling, dosatura, incollaggio, saldatura e via dicendo. Quindi a fronte di una soluzione completa standardizzata al 90%, ciò che ogni volta andiamo a customizzare per il cliente varia a seconda del processo produttivo”. È stata proprio una piattaforma di questo genere la soluzione proposta da Bonetto a un›importante azienda del settore far- maceutico/medicale. “Un nostro cliente ci ha chiesto lo studio e lo sviluppo di un sistema automatizzato per la produzione di provette preriempite – entra nel dettaglio Fraschetta -. Quindi finalizzato a riempimento, tappatura, etichettatura, marca- tura, fino alla realizzazione delle macchine per il packaging primario e secondario”. Macchine connesse in rete. La soluzione messa a punto da Bonetto è costituita da tre macchine connesse in rete e collegate a un sistema centrale: la prima dedicata all’assemblaggio delle provette e alla dosatura del liquido contenuto al loro interno, la seconda al confezionamento primario e la terza alla marca- tura e al packaging secondario. Per la realizzazione di questo sistema, Bonetto si è avvalso della collaborazione di Camozzi. “Determinante è stato l’alto livello tecnologico delle solu- zioni che Camozzi ci ha offerto, fra cui un’isola di valvole con tecnologia brevettata CoilVision per la manutenzione predit- tiva in ottica IIoT, nonché la propensione a seguirci e a suppor- tarci nella customizzazione di alcuni loro prodotti standard, come le pinze della Serie CGSP destinate alla manipolazione di oggetti, che oltre a soddisfare determinate esigenze di in- gombro, hanno permesso di coprire tutte le diverse esigenze applicative - continua -. A fronte di una soluzione standardiz- zata per il 90%, infatti, circa un 10% del gruppo operativo doveva essere customizzato e il supporto di Camozzi è stato fondamentale. Collaborare con Camozzi ci ha permesso inol- tre di realizzare una linea totalmente Made in Italy. elemento di valore aggiuntivo e orgoglio per la nostra azienda”. Il sistema automatizzato per la produzione di provette pre- riempite destinato al settore medicale/farmaceutico e stato realizzato in soli cinque mesi. È questa la sfida che l’azienda torinese ha deciso di raccogliere alcuni mesi fa e di affrontare avvalendosi del supporto tecnico di Camozzi. Le elettrovalvole intelligenti della Serie D proposte da Camozzi, e integrate alla soluzione messa a punto da Bonetto, sono oggi pressoché uniche sul mercato, sia da un punto di vista concet- tuale sia delle informazioni che possono dare a livello di ma- nutenzione predittiva. “Si tratta di componenti in grado di monitorare il proprio funzionamento ed effettuare diagnosi sui sottocomponenti - spiega Andrea Camisani, Mechatronic Tech- nical Director di Camozzi -. L’approccio tradizionale secondo cui sono sviluppate le isole di valvole non contempla solo monito- raggio e diagnostica: il plus dell’isola di valvole serie D è quello di incorporare la tecnologia brevettata CoilVision, che consente di predire lo stato di usura ed efficienza di alcune parti delle val- vole stesse e poi di restituire un indicatore sintetico relativo allo stato di salute residuo, così da prevenire malfunzionamenti ed evitare conseguenti fermi produttivi. Tali dati vengono elabo- rati a bordo componente e poi inviati attraverso tecnologie wireless o cablate, secondo le preferenze del cliente, che può integrare i dati nelle proprie piattaforme o avvalersi del sof- tware gratuito Uvix di Camozzi”.
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