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28 rmo marzo 2022 richiedere particolari autorizzazioni, se non il possesso di un Visto B1, solitamente per attività commerciali, o di un normale Esta. Restano naturalmente gli adempimenti relativi al Covid: sul tema, le regole sono in continuo aggiornamento per ogni Paese, per cui è possibile consultare le apposite Schede Paese che Federmacchine aggiorna ogni 15 giorni in collaborazione con gli esperti dello Studio Arletti & Partners. “In tema di visti ci sono importanti novità anche nel Regno Unito post-Brexit - dice quindi Arletti -, dove gli interventi dei tecnici sono re- golati fra gli altri dallo Standard Visitor Visa. Relativamente a questo, era stato fatto un chiarimento per cui le autorità di frontiera avrebbero accettato solo interventi tecnici svolti da aziende fornitrici delle macchine, e non da aziende terze. Dal 6 ottobre scorso la normativa britannica è stata aggior- nata, per cui oggi sono previste attività di installazione, ri- parazione e manutenzione anche da parte di dipendenti di società terze in regime di subappalto. Non serve quindi più vi sia un contratto diretto con l’azienda britannica, ma il regime di subappalto deve essere entrato in vigore e stato reso noto alla data del contratto di vendita principale”. Inoltre, sebbene lo Standard Visitor consenta un soggiorno in UK fino a mas- simo sei mesi, è consigliabile non trattenersi oltre 30 giorni a trasferta, in quanto periodi più prolungati possono dare adito a ulteriori controlli da parte delle autorità britanniche. Per attività di lungo periodo sono disponibili altri visti come lo Skilled worker, l’Intra-company transfer o il Temporary worker. Agevolazioni ai trasfertisti. Interessanti in tema di trasferte sono le agevolazioni fiscali previste dal Regime Impatriati, in- trodotto a decorrere dal 2016 e ridisegnato e potenziato con disegno legislativo del 30 aprile 2019. L’agevolazione riguarda i lavoratori dipendenti che trasferiscono la loro residenza fi- scale in Italia e in possesso di due requisiti fondamentali: non essere stati residenti fiscali in Italia nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento e impegno a mantenere la resi- INCHIESTA Trasferte in Austria Recenti aggiornamenti hanno portato modifiche nella trasposizione della Direttiva 957/2018 per le trasferte in Austria: la prima riguarda la notifica di distacco che può essere unica anche per più cantieri, a patto che la durata complessiva della trasferta sia inferiore a una settimana. Viene poi approfondita la definizione di service agreement, documento di cui il trasfertista deve tenere copia da esibire in caso di controlli. Sono inoltre state ammorbidite le modalità di presentazione del Modello A1, per cui se anche non disponibile al momento del controllo è possibile presentare documentazione o prova dell’avvenuta richiesta, in inglese o in tedesco. Inoltre, viene introdotta la possibilità di presentare anche in inglese la documentazione a prova della remunerazione e dell’avvenuto allineamento salariale. Infine, è stata ammorbidita la struttura sanzionatoria, con eliminazione di un importo minimo di sanzione e introduzione di un tetto massimo.

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